Quindici film, quindici (probabili) certezze. Anche quest'anno Movieplayer vi racconterà da molto vicino la Mostra del Cinema di Venezia. Per farlo, iniziamo nell'indicarvi quali sono - secondo noi - i film più attesi, quelli che suscitano maggiore curiosità, e quelli che senza dubbio sono già in odore di Oscar. Del resto, Venezia 2022 si preannuncia davvero eccezionale, e quest'anno non è stato facile scegliere "solo" quindici pellicole, lasciando fuori opere interessanti come The Son di Florian Zeller, Tár di Todd Field, Love Life di Kôji Fukada o Chiara di Susanna Nicchiarelli, oppure il western Dead for a Dollar di Walter Hill o ancora Call of God, film postumo di Kim Ki-duk e il corto House Comes With A Bird di una regista talentuosa come Janicza Bravo. La 79 Mostra del Cinema di Venezia, che si tiene dal 31 agosto al 10 settembre, è aperta dall'attesissimo White Noise di Noah Baumbach, e presenterà in anteprima (tra le molte) il nuovo film di Martin McDonagh, il biopic su Marilyn Monroe con Ana de Armas targato Netflix e la serialità di Refn, che torna in Danimarca con Copenhagen Cowboy. A chiudere Venezia 79 Alessandro Borghi con The Hanging Sun, un altro film certamente interessante. Dunque, in attesa che inizi la Mostra, ecco la nostra personale classifica dei film più attesi di Venezia 2022, selezionati tra le varie sezioni.
15 - Worlds Apart - Mondi Lontani
Il cinema si è subito buttato dentro la Pandemia da Covid-19, raccontandone soprattutto gli aspetti psicologici che hanno influito sulla popolazione mondiale. Così, la regista ternana (ma trapiantata in USA) Cecilia Minucchi porta alle Giornate degli Autori Worlds Apart - Mondi Lontani, interamente diretto e girato da remoto: gli attori e la stessa regista, infatti, erano nelle proprie case, isolati, durante il lockdown di Los Angeles. La riflessione, dunque, è quella che gira attorno alle scoperte umane e intime che vengono a galla dopo una convivenza forzata. Nel film si incrociano tre coppie di amici, tra segreti, amanti, inquilini, strane relazioni. L'ultimo film della Minucchi risale al 2007, era Parcheggio Scaduto e fu presentato a Cannes e al Sundance. Per questo interessante ritorno ha scelto un cast in cui spiccano Rahda Mitchell, Danny Huston e soprattutto Bob Odenkirk, a cui vogliamo un bene smisurato.
Venezia 2022: la riscossa delle star di Hollywood e del cinema italiano d'autore
14 - Il Signore delle Formiche
Luigi Lo Cascio, Elio Germano e Sara Serraioco diretti da Gianni Amelio, che a Venezia porta Il Signore delle Formiche, incentrato su Aldo Braibanti, scrittore e drammaturgo nonché poeta e partigiano. Il film di Amelio approfondisce il processo da lui subito: fu condannato a nove anni di reclusione dopo essere stato accusato di plagiare, sottomettendo in senso fisico e psicologico, un suo studente appena maggiorenne. Il ragazzo, per volere della famiglia, subì numerosi elettroshock, rimanendo indelebilmente segnato. L'opera di Amelio, che è in Concorso, si ispira a quei controversi fatti, delineando una storia a più voci dai riverberi ancora attuali.
Il signore delle formiche: il trailer del film di Gianni Amelio in concorso a Venezia 2022
13 - The Listener
L'ultimo film diretto da Steve Buscemi risale al 2007, praticamente un secolo fa. Era Interview, un remake passato per lo più inosservato. Prima ancora, nel 2005, diresse un ottimo film indie, Lonesome Jim, con Casey Affleck e Liv Tyler. Ora, l'ex Mr. Pink de Le Iene, torna dietro la macchina da presa per un altro piccolo e abbagliante film, The Listener, che chiude le Giornate degli Autori, sezione indipendente e parallela della Mostra. Girato a Los Angeles, l'opera ruota attorno ad una volontaria di un telefono amico, che segue le persone sole, ai margini, in difficoltà. Pian piano, scopriremo anche i motivi che muovono la compassione di Beth. Lo aspettiamo (molto) perché la protagonista ha il volto di un talento come quello di Tessa Thompson, e poi perché beh... Steve Buscemi è Steve Buscemi.
12 - Siccità
Il cinema anticipa la realtà e si sovrappone ad essa. Paolo Virzì mancava molto al cinema italiano, e dopo l'incompreso Notti Magiche rieccolo con Siccità (Fuori Concorso), scritto insieme a Francesca Archibugi, Paolo Giordano e Francesco Piccolo. Un film che, già dal titolo, appare marcatamente contemporaneo. Non solo, il plot centrale vede una Roma dove non piove da tre anni. La mancanza d'acqua si fa apocalittica, e la popolazione - in preda a crisi mentali - si ritrova a rivedere le regole sociali e comuni. Tra loro, un gruppo di persone diverse per età ed estrazione, che si ritroveranno legate da un destino comune. Su carta è il film più oscuro del regista toscano, o almeno quello che potrebbe avere degli inaspettati risvolti narrativi. Tra i protagonisti una schiera di grandi interpreti: da Claudia Pandolfi a Silvio Orlando, da Valerio Mastandrea a Monica Bellucci, Gabriel Montesi, Tommaso Ragno, Vinicio Marchioni, Elena Lietti ed Emanuela Fanelli.
11 - Master Gardener
Paul Schrader torna a Venezia per il secondo anno consecutivo. Nel 2021 aveva presentato Il Collezionista di Carte (The Card Counter), adesso riceva il Leone d'Oro alla Carriera e accompagna il suo nuovo film, Master Gardener, che vede protagonista una grande coppia: Joel Edgerton e Sigourney Weaver. Il film segue la storia di Narvel Roth, un orticoltore, impiegato nella tenuta di Mrs Haverhill, ricca vedova. Le cose cambiano quando l'uomo si troverà ad occuparsi della ribelle pronipote della donna, che scoperchierà i segreti di Narvel. Quando si tratta di destreggiarsi tra verità e oscurità Schrader è un maestro (vedi alla voce First Reformed), e poi tutto quello che fa lo sceneggiatore di Taxi Driver merita attenzione.
10 - Ti Mangio il Cuore
"Sono contento di presentare a Venezia un film a cui sono legato. È una storia di vendetta, una storia d'amore, di sentimento e annientamento", lo racconta così Pippo Mezzapesa il suo Ti Mangio il Cuore, che a Venezia è in Concorso nella Sezione Orizzonti. Un film che, fin dal trailer e dalle prime immagini rilasciate ci ha subito colpito: una bella fotografia in bianco e nero, una vicenda di rivalità territoriale e criminale, ma anche un'epopea di amore e (forse) di redenzione. Un western contemporaneo che ci porta in un Gargano spietato e arido, in cui una faida tra due famiglie viene riaccesa da un amore proibito. Nel cast un giro di nomi niente male: Francesco Patanè, Francesco Di Leva, Lidia Vitale, Giovanni Trombetta, Brenno Placido e Tommaso Ragno. La protagonista? Elodie, al suo debutto sul grande schermo.
Ti mangio il cuore: Elodie nelle prime foto del film di Pippo Mezzapesa
9 - Dreamin' Wild
Su carta, Dreamin' Wild di Bill Pohlad è tra i film più interessanti di Venezia 79. Il motivo è presto detto: tra una produzione e l'altra, Pohland ha diretto l'eccellente Love & Mercy, incentrato sulla complicata vita di Brian Wilson, il leader dei Beach Boys. Dimostrando talento e acuta conoscenza della musica, il suo nuovo film ha un sapore amaro: nel 1979 i Fratelli Emerson spendono tutti i loro soldi per produrre un disco. Finito nell'oblio, il disco è invece un capolavoro e verrà riscoperto dal pubblico e dalla critica dopo molti anni. Donnie, ormai cresciuto, dovrà fare i conti con il proprio passato. Come per Love & Mercy, anche qui c'è il lato più nero della musica. E sì, anche questa è una (drammatica) storia vera. Protagonisti, una super coppia: Casey Affleck e Walton Goggins. A Venezia 79 Fuori Concorso.
8 - White Noise
"È davvero meraviglioso tornare alla Mostra di Venezia ed è un incredibile onore portare White Noise come film della serata di apertura. Questo è un luogo che ama tanto il cinema, ed è un'emozione e un privilegio unirsi agli incredibili cineasti che hanno presentato qui i loro film". Noah Baumbach ci ricasca (dopo Storia di un Matrimonio) ed è pronto ad incantare Venezia 79 con un film che mischia ossessioni, dubbi, ironia e satira. Uno dei massimi autori americani (scuola newyorkese, quindi non si sbaglia), Baumbach adatta il romanzo di Don DeLillo in cui una famiglia contemporanea affronta i conflitti della vita quotidiana. Tra misteri universali e possibilità di felicità. Per Noah Baumbach, che ha un'idea ben precisa di cinema e di scrittura, è la prima volta che si confronta con un adattamento da libro a film. Il cast? Eccezionale: Adam Driver, Greta Gerwig, Don Cheadle, Raffey Cassidy, Sam Nivola, May Nivola, Jodie Turner-Smith. Lo vedremo su Netflix.
Bizzarri, nevrotici, innamorati: gli irresistibili antieroi del cinema di Noah Baumbach
7 - Pearl
Ti West ha dimostrato di essere un grande regista (ve lo abbiamo raccontato qui) e quindi trovare Pearl, ovvero il prequel di X - A Sexy Horror Story, ci ha fatto letteralmente sobbalzare dalla poltrona. Inserito tra i titoli Fuori Concorso, Pearl è distribuito (in USA) e prodotto da un brand come A24, che fino ad ora non ha mai sbagliato un film diventando in una manciata di anni un punto di riferimento per la critica e per il pubblico più esigente. La storia? Ci porta nel 1918, ed esplora, appunto, il background di Pearl (Mia Goth, anche sceneggiatrice), l'inquietante vecchietta conosciuta in quel turbinio di sangue e malvagità che è X.
Da The House of the Devil a X: Ti West e l'ascesa di un nuovo (grande) regista horror
6 - The Whale
Riecco una produzione A24 a Venezia 79, riecco Darren Aronofsky al Lido. C'era già stato con The Fountain - L'Albero della Vita, con il suo masterpice The Wrestler (vincendo il Leone d'Oro) e con Il Cigno Nero, prima del mezzo passo falso del 2017, quando presentò il discutibile Madre!. The Whale, dal canto suo, offre diversi spunti davvero allettanti, a cominciare dallo script firmato da Samuel D. Hunter: un professore gravemente obeso cerca di riallacciare i rapporti con la figlia adolescente. L'altra nota che lo rende tra gli attesissimi, è la presenza nel cast di Brendan Fraser, nel ruolo del protagonista Charlie, e di Sadie Sink, la Max di Stranger Things, nella parte della figlia Ellie. Per Fraser il film è "qualcosa di mai visto prima", mentre per lo sceneggiatore è stato "Un orgoglio lavorare con Aronosfky, un autore che amo da Requiem for a Dream. Ero una matricolata, e ora sono grato che ci sia il suo talento dietro questo film".
5 - Copenhagen Cowboy
La Mostra del Cinema di Venezia è sempre molto attenta alla serialità, e quest'anno ci porta nella Copenhagen neon-noir di un genio chiamato Nicolas Winding Refn. Non vediamo l'ora, per tanti motivi. È il ritorno in Danimarca di Refn, è un'avventura criminale al femminile (la protagonista è Angela Bundalovic), segue la sua precedente e sottovalutata serie Too Old To Die Young. Sei episodi creati dallo stesso Refn, che definisce lo show "Un aggancio al passato, pensando al futuro. Un'espansione dei miei alter ego, qui sotto forma di una giovane eroina". Una serie attesissima e già cult. Dopo Venezia 79, Copenhagen Cowboy approderà su Netflix.
Nicolas Winding Refn: "Suspiria è il cocaine movie definitivo"
4 - Don't Worry Darling
Nel 2019, Olivia Wilde si mise per la prima volta alla regia sfornando un piccolo capolavoro, ossia La Rivincita delle Sfigate (titolo originale, Booksmart), che fece impazzire la critica e il pubblico americano. Il passo successivo, per lei, somiglia ad una sorta di all-in: prende una sceneggiatura da black list (firmata da Katie Silberman, la stessa di Booksmart), scrittura Florence Pugh e Harry Styles tra i protagonisti (ma ci sarebbe dovuto essere Shia LaBeouf), e si confronta con una sorta di thriller psicologico che, per ammissione della stessa regista, mescola film come Matrix, Inception e The Truman Show. Il tutto, rivisto sotto la coltre idilliaca degli Anni Cinquanta, quando nella comunità top-secret di Victory inizia ad avvenire qualcosa di sinistro. Insomma, riferimenti e confronti non da poco, per quello che potrebbe essere il film più sorprendente (e rischioso) di Venezia 79.
3 - Gli Spiriti dell'Isola (The Banshees of Inisherin)
Ricordiamo ancora l'applauso ricevuto dall'irlandese Martin McDonagh in Sala Grande, alla fine di Tre Manifesti ad Ebbing, Missouri. Una Prima che gli portò talmente tanta fortuna che il film divenne immediatamente un nuovo classico. Dunque, non poteva esserci palcoscenico migliore per il suo nuovo lungometraggio, Gli Spiriti dell'Isola, che a Venezia 79 si candida tra i super favoriti del Concorso. Ambientato su un'isola al largo della costa irlandese, la pellicola segue due amici, Padraic e Colm. Il rapporto è bruscamente interrotto da quest'ultimo, ma Padraic cerca in tutti i modi di riallacciare i rapporti. Almeno fino a quando la situazione non degenera. Gli interpreti principali sono Colin Farrell e Brendan Gleeson, affezionatissimi di McDonagh dai tempi di In Bruges. Il resto, lo fa la fotografia di Ben Davis, le musiche di Carter Burwell e gli scorci naturali delle isole Achill e Inishmore.
2 - Bones & All
Piccolo incipit: per chi scrive è inspiegabile che Luca Guadagnino non venga particolarmente amato dalla stampa italiana com'è invece amato dalla stampa USA. Dunque, siamo certi che dopo quel capolavoro di Chiamami col tuo Nome e l'ottimo Suspiria (senza dimenticare il doc su Salvatore Ferragamo) il suo Bones & All sarà uno dei migliori film dell'anno. Del resto gli ingredienti ci sono tutti, e sono tutti di altissimo pregio. Il cast è all star, e vede nomi come Taylor Russell, Timothée Chalamet, Mark Rylance, Chloe Sevigny e André Holland. La colonna sonora è di due maestri come Trent Reznor e Atticus Ross. La produzione, tra le tante, è targata The Apartment Pictures, sinonimo di qualità. Tratto dall'omonimo libro di Camille DeAngelis, Bones & All è un coming-of-age dalle tinte orrorifiche, e racconta di un primo amore, quello tra Maren e Lee. Entrambi emarginati in un mondo pericoloso, intraprenderanno un viaggio alla ricerca di identità e bellezza. Dimenticavamo, a Venezia 79 è presentato in Concorso.
Luca Guadagnino, il suo cinema tra magnifiche ossessioni e leggi del desiderio
1 - Blonde
Andrew Dominik torna (in Concorso) a Venezia dai tempi di quel gran film che fu L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford. Era il 2007. Adesso, rieccolo alle prese con un'altra leggenda americana. Blonde, targato Netflix e basato sull'omonimo romanzo fiume di Joyce Carol Oates, ci porta letteralmente dentro la vita di Marilyn Monroe. Vita, morte e miracoli di un'icona universale, in un film - girato in bianco e nero - dai marcati risvolti drammatici, oscuri e dolenti. Un viaggio intimo e disperato, in cui svetta Ana de Armas nel ruolo (tutt'altro che facile) di Norma Jeane Mortenson. E occhio alla faccia di Bobby Cannavale, che veste i panni di Joe DiMaggio. Produce la Plan B di Brad Pitt. Sentiamo già il profumo di (numerose) candidature agli Oscar.
Blonde: il trailer ufficiale del film con Ana De Armas (VIDEO)