Il programma di Venezia 2021 non tradisce le aspettative. Selezione di altissimo livello - almeno sulla carta - e hype alle stelle per molti dei titoli presenti nelle varie sezioni della Biennale anche in un'annata in cui la Mostra si è trovata a ridosso il colosso Cannes, slittato a luglio in seguito all'emergenza sanitaria. Il direttore artistico Alberto Barbera non si è fatto certo intimorire e ha sfoderato un programma all'altezza delle passate edizioni che unisce cinema d'autore e grandi produzioni. Dopo aver tracciato la via, lo scorso anno, delle misure di sicurezza necessarie per realizzare una manifestazione in presenza, quest'anno Venezia vedrà il ritorno delle stelle di Hollywood.
La 78 Mostra del Cinema di Venezia, che si terrà dal 1 all'11 settembre, ospiterà l'anteprima mondiale di Dune di Denis Villeneuve, in uscita nei cinema italiani il 15 settembre, che potrebbe portare al Lido Timothee Chalamet, Oscar Isaac, Zendaya e Jason Momoa mentre la regina delle scream queen Jamie Lee Curtis e Sir Ridley Scott verranno omaggiati col premio alla carriera, garantendo la presenza Fuori Concorso degli attesi Halloween Kills e The Last Duel, interpretato da un trio d'eccezione composto da Matt Damon, Adam Driver e Ben Affleck. Ancora Oscar Isaac - presente al Lido con ben tre lavori tra cui il Il collezionista di carte di Paul Schrader, in corsa per il Leone d'Oro - stavolta affiancato dalla collega Jessica Chastain, nella serie Sky Scene da un matrimonio, che verrà lanciata al Lido prima di arrivare sul piccolo schermo il 20 settembre. Massima attenzione alla nutrita pattuglia italiana capitanata dai cinque film in concorso, dai più blasonati Paolo Sorrentino e Mario Martone agli irresistibili emergenti gemelli D'Innocenzo e Gabriele Mainetti passando per l'outsider Michelangelo Frammartino.
In attesa del via ufficiale, ecco la nostra personale classifica dei film più attesi di Venezia 2021 scelti tra le varie sezioni.
15 - Mondocane
Un baffuto Alessandro Borghi si muove in una Taranto futuristica e distopica circondata da un recinto di filo spinato nell'opera prima di Alessandro Celli, Mondocane. Una storia di violenza, ma anche di amicizia. Un romanzo di formazione atipico che ve protagonisti due adolescenti intenti a superare prove di coraggio per entrare a far parte di una delle gang che si contendono un territorio devastato e letale dove non entra neppure la polizia. Porta la firma della Groelandia di Matteo Rovere questa storia estrema che promette di offrire uno sguardo alternativo sul drammatico presente che stiamo vivendo usando il filtro dell'immaginazione e della metafora e lanciando, al tempo stesso, i giovani talenti di Dennis Protopapa e Giuliano Soprano. Presentato nella Settimana della Critica.
14 - Qui rido io
Dopo aver raccontato una Napoli inedita, lontana dall'immagine da cartolina ridente e caotica che la sua città si porta dietro, Mario Martone ha scelto di tuffarsi nella storia della ricca tradizione teatrale partenopea per affrontare il mito dell'attore comico e commediografo Edoardo Scarpetta. Con un notevole sforzo produttivo per ricostruire ambienti e location della Napoli di inizio '900, Martone affida a Toni Servillo il ruolo del genio teatrale di umili origini, padre di Titina, Eduardo e Peppino De Filippo, che divenne ricchissimo grazie alle sue trovate artistiche. Tra le altre l'invenzione del personaggio di Felice Sciosciammocca, divenuto ben presto eroe del pubblico partenopeo, fino ad arrivare a proporre, al culmine della carriera la parodia del dannunziano La figlia di Jorio attirando le ire del Vate abruzzese. Qui rido io intriga, sulla carta, per il gusto per l'estetica così attento e innovativo di Martone, ma anche la caotica esistenza di Scarpetta che si divise tra mogli, amanti, figli legittimi e illegittimi dando vita a una delle più grandi dinastie teatrali di tutti i tempi.
13 - La scuola cattolica
Quando è stato pubblicato nel 2016, il romanzo di Edoardo Albinati ha fatto molto discutere per la scelta di raccontare la formazione cattolica, ma anche il germe della violenza insito nel gruppo di giovani che, una volta usciti dal percorso di studi, si macchieranno del tristemente noto Delitto del Circeo. La scuola cattolica diventa ora un film diretto da Stefano Mordini, presentato Fuori Concorso, che prova a scandagliare quel sottile filo nero che si dipana attraverso i quartieri della Roma bene e la severità della formazione cattolica privata deflagrando con violenza impressionante. Nel cast Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Benedetta Porcaroli, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni e Valentina Cervi. "Il film vuole mettere in discussione valori, certezze, dogmi dietro i quali una parte della società italiana si è trincerata per tanti anni, raccontando il momento in cui queste convinzioni hanno cominciato a scricchiolare" dichiara Stefano Mordini.
12 - Halloween Kills
Con il nuovo Halloween, il produttore Jason Blum è riuscito nell'impresa di accontentare il pubblico e ottenere la benedizione dello stesso John Carpenter, supervisore del film e autore delle musiche. Il connubio tra Blum e il regista David Gordon Green ha portato a realizzare una trilogia il cui secondo capitolo verrà presentato Fuori Concorso in concomitanza col Leone d'Oro a Jamie Lee Curtis. Halloween Kills si apre là dove si era chiuso il primo capitolo, con Michael Myers intrappolato nella cantina di Laurie Straude, mamma e nonna combattiva, con la casa avvolta dalle fiamme. Naturalmente il killer mascherato non ci metterà molto a liberarsi tornando a turbare i sonni della famiglia di Laurie e del pubblico veneziano. Halloween Kills vedrà inoltre il ritorno di una nota location, l'Haddonfield Memorial Hospital, e l'arrivo di Anthony Michael Hall nel ruolo di Tommy Doyle, apparso per la prima volta da bambino nel film originale di Halloween nei panni di uno dei bambini a cui Laurie Strode faceva da babysitter.
11 - The Last Duel
Le suggestioni di una storia vera che risale alla Francia del XIV secolo tradotte in immagini dal talento di Ridley Scott. Il regista inglese affida al terzetto di star composto dagli amiconi Matt Damon e Ben Affleck e da Adam Driver, con l'aggiunta della protagonista femminile Jodie Comer, il ruolo di portare in scena una storia di onore, orgoglio, senso del dover ed etichetta. The Last Duel, nel programma del Fuori Concorso, si ispira al romanzo storico The Last Duel: A True Story of Crime, Scandal, and Trial by Combat in Medieval France di Eric Jager in cui si racconta la storia dell'ultimo "duello di Dio" della storia francese nato per difendere l'onore di una donna. "Il film vuole essere un tentativo di raccontare la storia, ignorata dai più, di una donna eroica. Più la esploravamo e più ritrovavano le vestigia di quel patriarcato formale e fortemente codificato dell'Europa del XIV secolo, presente anche nella società di oggi" hanno spiegato gli sceneggiatori Nicole Holofcener, Ben Affleck e Matt Damon.
10 - The Lost Daughter
I romanzi di Elena Ferrante continuano a fornire materiale prezioso per nuovi adattamenti. Perfino l'attrice Maggie Gyllenhaal, per il suo debutto dietro la macchina da presa selezionato per il Concorso, ha scelto di misurarsi con La figlia oscura, una storia di perdita e di ricerca di sé. Protagonista di The Lost Daughter è il premio Oscar Oliva Colman, già questo motivo di interesse vista l'intensità dell'attrice, nei panni di un'insegnante divorziata che si imbarca in una vacanza nel Sud Italia che si trasforma in un misterioso percorso di autocoscienza dopo che l'incontro con una madre e la sua figlioletta scatena eventi allarmanti. Maggie Gyllenhaal rinsalda la sua collaborazione con Netflix, forte di un cast composto anche dal marito Peter Sarsgaard oltre a da Dakota Johnson, Ed Harris e Jessie Buckley. "Sono entusiasta di lavorare di nuovo con Netflix" dichiara la regista. "Hanno supportato così tanto il lavoro di cui sono più orgogliosa e questo film non fa eccezione. Netflix ha costantemente sostenuto i registi che mi entusiasmano e mi ispirano e sono lieta di essere inclusa nel team".
9 - Madres Paralelas
Il veterano Pedro Almodovar non si stanca di competere nelle prestigiose manifestazioni internazionali e torna in Concorso a Venezia col suo nuovo lavoro, un melodramma sulla maternità e sulla femminilità. Le Madres Paralelas della storia sono la sua musa Penelope Cruz, Milena Smit e Aitana Sánchez-Gijón, che, single rimaste incinte per errore, si ritrovano a partorire lo stesso giorno in un ospedale di Madrid. La più anziana, felice di avere un figlio inatteso oltre il tempo massimo, si ritrova a consolare la più giovane, spaventata dalle nuove responsabilità. Ma come in tutti i film di Almodovar, il fato ci mette lo zampino rendendo la situazione ancor più ingarbugliata. Come ogni opera almodovariana che si rispetti, il trailer e le prime immagini di Madres Paraleas mostrano riprese geometriche, colori sgargianti, un'attenzione alla femminilità in ogni suo aspetto e tante citazioni cinefile.
8 - Ultima notte a Soho
Grande l'attesa per il nuovo lavoro del cineasta inglese Edgar Wright che, con Ultima notte a Soho, realizza un altro sogno cinefilo confezionando un horror che spazia oltre il tempo e omaggia la Swingin London degli anni '60. Cast decisamente cool con una duplice presenza femminile: nel presente Thomasin McKenzie interpreta una giovane appassionata di moda che sviluppa un inaspettato legame telepatico con una cantante degli anni '60 interpretata da Anya Taylor-Joy. Aa affiancarle anche la star di Doctor Who Matt Smith e Diana Rigg. Un piccolo multiverso, quello di Edgar Wright, che si rivela molto meno affascinante di quanto potrebbe sembrare a prima vista dato che il sogno di gloria della protagonista minaccia di trasformarsi ben presto in un incubo.
7 - America Latina
Dopo l'exploit di Favolacce, pubblico e critica attendono al varco i gemelli Fabio e Damiano D'Innocenzo con il loro nuovo lavoro, questo America Latina che torna a vedere protagonista Elio Germano. La segretezza intorno ad America Latina è pari alla curiosità sul progetto girato tra Latina e Roma la scorsa primavera. Gli unici materiali ufficiali trapelati finora sono un poster piuttosto neutro e la prima foto di Elio Germano coi capelli rasati e gli occhi chiusi sul set di America Latina. Ma di che tipo di film si tratta? Il direttore artistico della Mostra di Venezia Alberto Barbera lo definisce "un assolo" mentre per gli stessi registi è "una storia d'amore, e come tutte le storie d'amore quindi un thriller".
6 - Scene da un matrimonio
Ci siamo permessi di fare uno strappo alla regola segnalando non solo film, ma anche una serie tv. Produzione HBO in arrivo in Italia su Sky e Now, fin dal titolo è chiaro che Scene da un matrimonio rilegge in chiave contemporanea il classico di Ingmar Bergman ispirandosi liberamente all'opera del maestro svedese. Jessica Chastain e Oscar Isaac sono la coppia in crisi al centro della storia scritta e diretta da Hagai Levi. Amore, odio, desiderio, monogamia, matrimonio, divorzio: i temi della miniserie originale saranno al centro anche del remake, raccontati attraverso la storia di una coppia americana contemporanea. Dopo la visione dell'intenso trailer, tutti e cinque gli episodi della serie saranno presentati in anteprima Fuori Concorso a Venezia prima di approdare su Sky il 20 settembre.
5 - The Power of the Dog
Altro titolo tra i più attesi e finora meno inflazionati del programma veneziano, The Power of the Dog, film originale Netflix, vede il ritorno di Jane Campion a Venezia con un dramma a tinte forti ambientato nel Montana degli anni '20. Cast di talenti composto da Benedict Cumberbatch, Jesse Plemons e Kirsten Dunst, il film scritto e diretto dalla regista neozelandese ricostruisce lo scontro tra due ricchi fratelli, l'uno cinico e crudele (Cumberbatch), l'altro gentile e generoso (Plemons), che gestiscono insieme un maestoso ranch. Quando il fratello buono sposa segretamente una vedova locale con figlio al seguito, dovrà subire le ire dell'altro. Vista la sensibilità di Jane Campion nello scavo psicologico dei personaggi e la delicatezza nella rappresentazione, è grande l'attesa per il suo ritorno al cinema che approderà su Netflix il 1 dicembre.
4 - Spencer
Un altro affezionato di Venezia è il regista cileno Pablo Larrain che negli ultimi anni ha scelto di allontanarsi dal cinema politico tout court per esplorare l'universo mainstream firmando dapprima la biografia Jackie, dedicata a Jackie Kennedy, e poi la serie horror La storia di Lisey, tratta da Stephen King. Adesso Larrain ci riprova con un'altra biografia al femminile, Spencer, ritratto di Lady Diana. Con una scelta inedita, il cineasta affida il ruolo di Diana all'americanissima Kristen Stewart e si focalizza su un momento particolare della sua vita, un weekend natalizio trascorso a Norfolk nei primi anni '90 che segna il momento esatto in cui Lady Diana matura la decisione di separarsi dal marito Carlo d'Inghilterra. Il film, che anticipa il 25° anniversario della morte di Diana Spencer nel 2022, sarà presentato in Concorso.
3 - Freaks Out
Lo abbiamo atteso molto a lungo. Adesso. L'opera seconda di Gabriele Mainetti si è fatta desiderare più del previsto, ma dopo i ritardi finisce a sorpresa nel Concorso veneziano. Tra slittamenti vari e una post-produzione complicata effettuata negli Stati Uniti, Mainetti non nasconde la propria ambizione. Dopo l'exploit di Lo chiamavano Jeeg Robot, il regista romano cambia completamente genere con un'opera ambiziosa e immaginifica curata nei dettagli. Freaks Out è ambientato a Roma nel 1943: Matilde, Cencio, Fulvio e Mario sono come fratelli quando il dramma della seconda guerra mondiale travolge Roma. Siamo nel '43, nel pieno del conflitto, e la città eterna ospita il circo in cui lavorano. Israel, il proprietario e loro padre putativo, scompare nel tentativo di aprire una via di fuga per tutti lasciando i quattro protagonisti allo sbando in una città in guerra. Nel cast Claudio Santamaria, Giorgio Tirabassi, Pietro Castellitto e Aurora Giovinazzo. Atmosfere retrò e incredibili trucchi rappresentano un ulteriore incentivo alla visione.
Freaks Out visto in anteprima, per Gabriele Mainetti "è migliore di Jeeg"
2 - È stata la mano di Dio
Batte bandiera Netflix anche il nuovo lavoro - semi-autobiografico - di Paolo Sorrentino, È stata la mano di Dio. Per raccontare la sua adolescenza e l'evento traumatico che ha cambiato per sempre la sua vita, Sorrentino si crea un alter ego col giovane Fabietto Schisa, diciassettenne napoletano la cui vita viene sconvolta da due importanti avvenimenti. Il primo è l'arrivo di Diego Armando Maradona a Napoli, il secondo è un tragico incidente familiare che riecheggia l'incidente in cui i genitori del regista persero la vita a causa di una fuga di gas nell'abitazione di montagna in cui si trovavano. Il regista si salvò perché il padre gli aveva permesso di seguire il Napoli di Maradona in trasferta invece di andare in vacanza con la famiglia. Tanti "sorrentinismi" nel trailer, marchio di fabbrica del regista premio Oscar capace di trasfigurare con la sua ironia anche una vicenda tanto drammatico. Il tutto con l'aiuto del fidato Toni Servillo e inoltre di Teresa Saponangelo, Massimiliano Gallo, Luisa Ranieri e Renato Carpentieri.
1 - Dune
Il fatto che l'adattamento della saga di Dune ad opera di Denis Villeneuve svetti in testa alla classifica dei film più attesi di Venezia 2021 non suona certo come una sorpresa. Sono mesi che l'hype intorno al progetto aumenta grazie alla presenza di un cast stellare e di un regista che si è distinto per coraggio e inventiva accostandosi a un mostro sacro come Blade Runner. Denis Villeneuve ha sfidato la "maledizione" dei predecessori David Lynch e Alejandro Jodorowski che per un motivo o per l'altro si sono accostati al classico di Frank Herbert riuscendo solo a scottarsi. Sarà questa la volta buona? Le premesse per un focus più accurato sulla saga fantascientifica ci sono tutte, inoltre la presenza di star amatissime come Timothee Chalamet, Zendaya e Jason Momoa e le ambientazioni suggestive e spettacolari fanno ben sperare, come spieghiamo nel commento al visionario trailer di Dune.
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