Appuntamento imperdibile di ogni edizione della kermesse veneziana è la conferenza di apertura, in cui il Direttore del Festival e il Presidente della Biennale danno il benvenuto alle quattro giurie internazionali dell'edizione. Quest'anno a presiedere la Giuria del Concorso di Venezia 77 sarà un'attrice del calibro di Cate Blanchett, Claire Denis, invece, sarà a capo di quella Orizzonti, Claudio Giovannesi di quella del Premio Venezia Opera Prima "Luigi De Laurentiis" - Leone del Futuro e, infine, Celine Tricart per il Venice Virtual Reality.
La conferenza di un'edizione molto particolare come quella di Venezia 2020, il primo festival cinematografico in presenza dopo l'inizio dell'emergenza mondiale da Coronavirus, non poteva che cominciare sottolineando tutto ciò che rende quest'occasione così speciale. "Tutti coloro che sono qui quest'anno lo fanno con grande senso di responsabilità," apre così la conversazione Roberto Cicutto, Presidente della Biennale di Venezia: "Fino a metà maggio non sapevamo se questa Mostra si sarebbe fatta, è stato un enorme lavoro ma alla fine siamo riusciti ad ottenere un grande risultato. Abbiamo collaborato con le autorità per definire un protocollo di sicurezza all'altezza della situazione. Sapevamo fin da subito che, pur fornendoci un grande aiuto, le tecnologie digitali non avrebbero potuto sostituire la presenza fisica di pubblico e giornalisti nelle nostre sale." Alberto Barbera, direttore della Mostra, continua sottolineando quanto questa edizione del festival sia stata fortemente voluta: "Inizialmente c'era titubanza e preoccupazione, da parte di giornalisti e colleghi, ma la nostra risposta fin da subito è stata che, questo Festival, dovevamo farlo. Sapevamo che sarebbe stato un percorso ad ostacoli, ma i rischi sono tutti calcolati, perché i protocolli di sicurezza ci sono e sono rigidissimi."
Uno sguardo al futuro
La prima a prendere la parola tra i presidenti di giuria è poi Cate Blanchett, che spiega quanto per lei sia un privilegio partecipare alla Mostra del Cinema di Venezia: "Posso dire che per me essere qui è quasi un miracolo. Aspettavo quest'opportunità da moltissimo tempo, e non posso che complimentarmi con gli organizzatori per il grande lavoro che hanno fatto. Dopo un periodo come quello del lockdown, in cui ho parlato solo con maiali e galline per sei mesi, sono felicissima di poter finalmente conversare con degli adulti!" scherza l'attrice.
Venezia 2020: la nostra guida ai 15 film più attesi della 77a Mostra del Cinema
Cate Blanchett sposta poi l'attenzione sul momento molto particolare che l'industria cinematografica sta vivendo "Il mondo del cinema ha davanti a sé un periodo difficile, ma insieme possiamo riprenderci, possiamo ricominciare. Mi sento, con il ruolo che ricopro, di rappresentare tutti gli artisti che con determinazione e resilienza faranno in modo che l'industria possa ripartire." Anche Claire Denis e Claudio Giovannesi condividono il pensiero dell'attrice. Secondo il regista e sceneggiatore italiano, infatti, "questa è un'edizione unica, c'è il futuro del cinema in quello che facciamo. Ed io sono onorato di essere qui e di dare il mio contributo".
Quale sarà il futuro dell'industria cinematografica è un tema su cui si sofferma nuovamente Cate Blanchett: "Dobbiamo risorgere dalle nostre ceneri e reinventarci. È importante capire quale sarà il ruolo dello streaming e come dovrà avvenire, in sicurezza, la riapertura delle sale cinematografiche in tutto il mondo. Questo festival non può che essere un'occasione per porsi domande importanti su ciò che ci aspetta."
Un'occasione di condivisione e collaborazione
Un altro punto di fondamentale importanza nella conversazione tra direttori, presidenti di giuria e giornalisti presenti è stato il rapporto tra festival cinematografici, che non devono farsi concorrenza ma anzi devono collaborare per crescere insieme. "Negli ultimi anni abbiamo visto una forma di concorrenza rischiosa e dannosa, che ha avuto conseguenze negative sulla distribuzione dei film," spiega Barbera, "negli ultimi tempi, invece, la parola d'ordine è stata collaborazione; per noi è stato importante dimostrare la volontà di andare al di là di qualsiasi tipo di atteggiamento competitivo. L'auspicio è che ciò che abbiamo cominciato quest'anno, in termini di condivisione, continui anche in futuro. Se possiamo imparare una qualche lezione da questa pandemia, da questo lockdown, è proprio quella di portare avanti questo atteggiamento positivo, che può aiutarci a svolgere meglio il nostro lavoro. Vogliamo migliorare la nostra capacità di essere, come festival, al servizio di chi fa cinema." "Ogni festival ha un diverso carattere," continua Cate Blanchett "ma non deve esserci competizione. Una cosa che mi ha molto colpita di questa edizione della Mostra è come tanti festival da tutto il mondo la stiano supportando ed appoggiando".