Ore - 10.29 C'è un aspetto dei Festival del quale non vi ho ancora parlato e che invece secondo me ha un ruolo fondamentale nella riuscita della copertura editoriale sul festival stesso: la convivenza con altre persone per un periodo di tempo che va da una a due settimane. Dopo la prima settimana che condividi gli spazi abitativi con altre sei, sette persone (ma possono anche essere di più, considerato che gli affitti degli alloggi non sono esattamente a buon mercato) inizi a sentire la necessità di tornare alle tue abitudini, ai tuoi spazi, o nei casi più gravi a voler uccidere qualcuno. Fortunatamente noi non siamo arrivati a quel livello, ma quello che è successo ieri sera tardi, mentre io e Antonio eravamo in cucina a lavorare (la cucina è diventata il mio ufficio, penso che ormai l'abbiate capito) mi ha fatto capire che certi aspetti dei Festival non sono così scontati, almeno per quelli che non fanno il nostro lavoro.
E' successo che Luciana si sia premurata a spruzzare del deodorante in cucina - un prodotto molto forte - dando vita ad una piccola Chernobyl che ha reso l'aria irrespirabile. Abbiamo iniziato a ridere e non riuscivamo a smettere (forse il deodorante in questione contiene gas esilarante e non lo sapevamo) ma in altri contesti, se non ci fosse stata armonia nel gruppo, una cosa del genere avrebbe potuto dare il via ad una faida a colpi di Ambi Pur ai fiori di cotone o Glade ai boccioli di pesco e lavanda.
Detto questo, non sappiamo ancora cosa ci riserva la giornata di oggi, se ci saranno conflitti al deodorante o se vedremo film belli o brutti, non possiamo ancora saperlo: è tutto da scoprire e vi invitiamo a farlo insieme a noi, seguendo gli aggiornamenti di questo diario fino a stasera. Questa mattina Antonio è impegnato con i photocall, mentre a me toccheranno i tappeti rossi. Quindi conviene andare a farsi belli. - a più tardi!
n.b. Ci teniamo a sottolineare che quelli che vedete sul tavolino non sono deodoranti, ma lacca per capelli. Nessuna star è stata maltrattata durante lo svolgimento di questo festival.
Ore - 13.50
Visto che è ora di pranzo, La zuppa del Demonio ci sta tutta! A parte scherzi, da Antonio arriva un'immagine del photocall di Davide Ferrario per il suo documentario.
Ore - 15.41
Dopo il photocall con Gabriele Salvatores Antonio è corso ad intervistare il regista di Gomorra - La Serie, Stefano Sollima. Io invece devo andare a prepararmi perchè ho due sessioni fotografiche sul red carpet, nel pomeriggio. E' il momento di indossare di nuovo l'abito scuro... e non ne ho molta voglia. Ci leggiamo più tardi!
Ore - 20.37
Vento di celebrazioni per il tardo pomeriggio di questa settima giornata di Festival. Il vento era quello che soffiava forte sul tappeto rosso, facendo temere che potesse mettersi a piovere da un momento all'altro; le celebrazioni invece sono riservate a Thelma Schoonmaker, che oggi ha ricevuto un Leone d'Oro per la sua straordinaria carriera. Montatrice prediletta di Martin Scorsese, la Schoonmaker - un'elegante signora dai capelli candidi e il sorriso gentile - ha ritirato il riconoscimento e poi è uscita dalla Sala Grande per mostrarlo al pubblico.
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Nello stesso pomeriggio, sempre sul tappeto rosso, sono passati Gabriele Salvatores - autore di Italy in a Day - Isabella Ragonese fasciata in uno scintillante abito nero, il cast e gli autori del film A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence - presentato oggi in concorso - e last but not least un gruppo di agguerrite fanciulle orientali armate di tacco dodici che nessuno è riuscito a identificare, neanche l'organizzazione del Festival.
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