Ore - 7.00 Ieri vi abbiamo raccontato il nostro viaggio per raggiungere Venezia, tra auto e traghetto e delle cose da mettere a punto prima dell'inizio del Festival - al link che segue potete leggere la prima pagina del nostro diario. Oggi potrei iniziare raccontandovi di imprese ben più avvincenti, come dei miei tentativi per riuscire ad entrare in bagno alle sette del mattino - non è facile, quando si è in sette in un appartamento e c'è qualcuno che è più mattiniero di me, e magari ne ha approfittato dopo essere stato svegliato alle cinque e cinquanta dai rumori provenienti dalla pescheria qui di fronte dove il proprietario inizia a pulire il pesce sulla strada a colpi di machete. Ma di questa e altre strategie magari parleremo un'altra volta, perché oggi si fa sul serio: la 71esima Mostra del Cinema di Venezia inizia ufficialmente, c'è anche un film di apertura, una cerimonia di inaugurazione con relativo red carpet, e pensate, c'è persino una giuria che dovrebbe giudicare i film in concorso e incontrare la stampa, quindi dovrebbe essere tutto pronto.
Per noi equivale a dire che c'è tanto da fare (e da raccontarvi) photocall, conferenze stampa, film da vedere - a me questa mattina tocca l'ultimo lavoro di Larry Clark, mentre gli altri vedranno Birdman - e siamo di fretta perchè la proiezione è alle 9.00 (non solo siamo riusciti ad andare in bagno, ma ci siamo messi in testa di battere il record della colazione fatta in tempi utili) Ci aggiorniamo più tardi quindi, con le prime impressioni sui film della giornata!
Ore - 7.55 Breaking news: ci siamo accorti di aver dimenticato di comprare il caffè, ieri. E abbiamo rimediato con del caffè che era già in dispensa, lasciato da qualcuno dei precedenti inquilini della casa. Speriamo che sia buono, ma soprattutto speriamo che sia caffè.
Ore - 12.06 Quando sono tornato a casa dopo essere riuscito a fare diverse cose insieme - tra cui la fila per la richiesta del pass per il red carpet di stasera (dopo dovrò farne un'altra, per ritirarlo), essermi fermato in un negozio per fare una copia delle chiavi dell'appartamento (onde evitare che qualcuno sia costretto a farsi ospitare dal titolare della pescheria di fronte, il signor Machete) avevo l'impressione che la mattinata stesse filando troppo liscia per essere un Festival. Dopo essermi consultato con Antonio sugli appuntamenti fotografici di oggi (che ci divideremo) mi accorgo che la mia macchina fotografica è sparita. Provo a cercarla, anche se ero assolutamente certo di averla poggiata su una sedia, ma non la trovo. Cerco di non sprofondare nel baratro di panico che mi si apre sotto i piedi e chiedo ad Antonio se "per caso" l'avesse presa lui per errore e la sua risposta affermativa mi fa riprendere colore in viso. Torna indietro, mi restituisce il maltolto e inizia a cercare la sua macchina fotografica che non trova - fuoco, fuocherello - la macchina è più vicina di quanto si possa immaginare, perchè ce l'ha addosso, insieme ad un'altra tracolla. Quando mi arriva un suo messaggio, poco dopo - ho quasi il timore che possa aver preso qualche altra cosa (dopotutto lui è un fan di Winona Ryder, che è celebre per avere le manine di velluto, e uno un po' se li aspetta questi momenti di cleptomania durante un Festival così impegnativo psicologicamente) ma per fortuna mi ha solo chiesto di portargli "la videocamerina Sanyo" e mentre gli rispondo mi chiedo se riuscirò a mantermi abbastanza sanyo di mente anche io, fino al 7 settembre.
Ma ora passiamo ad altro e parliamo di film, che poi è la ragione principale per la quale siamo qui. Birdman (o Le imprevedibili virtù dell'ignoranza) sembra aver convinto tutti coloro che lo hanno visto, sia i nostri redattori che gli spettatori che erano presenti questa mattina nella Sala Darsena completamente rinnovata e resa più comoda e funzionale. Io Birdman non l'ho visto - e conto di recuperarlo domani, se avrò il tempo - perchè sono andato a vedere l'ultimo lavoro di Larry Clark, che si è confermato un bluff e non ha avuto certo l'accoglienza riservata al film di Inarritu. In ogni caso in giornata torneremo a parlare di Birdman tra recensione, conferenza stampa e naturalmente anche le foto al cast (sempre che qualcuno non decida di rubarmi un'altra volta la macchina fotografica, il portatile, gli accrediti, e una quindicina di anni di vita) Ci risentiamo più tardi!
Ore - 16:14
Un photocall allegro e divertito quello di Birdman: Michael Keaton riprendeva tutto con il suo telefono, e con lui c'erano Edward Norton, Emma Stone bellissima e sorridente, Amy Ryan affascinante e civettuola nel suo abito bianco mentre Andrea Riseborough ha spiazzato un po' con un look nuovo e più aggressivo. Con loro ovviamente c'era anche il regista del film, Alejandro González Iñárritu.
Leggi la recensione di Birdman
Insomma, una prima mattinata di photocall tutto sommato tranquilla fino a quando sulla terrazza del Palazzo del Casinò non c'è stato un golpe. Un golpe piccolo piccolo, intendiamoci, ma il piccolo protagonista di The President, vestito così, è un dittatore credibilissimo. Accanto al piccolo Dachi Orvelashvili c'erano ovviamente il regista Mohsen Makhmalbaf e l'altro protagonista del film Mikheil Gomiashvili.
Ore - 20.47
Il red carpet della serata inaugurale si è concluso da circa un'ora e posso tranquillamente affermare che quest'anno è stata una vera battaglia. Sia perchè riuscire ad ottenere i pass più prestigiosi in questa giornata così importante è davvero un'impresa - e a me ne è toccato uno non numerato, che equivale a dire un po' ad arrangiarsi per trovare una posizione decente e scattare foto - e poi anche perchè fuori dal tappeto rosso un gruppo di persone ha tenuto una manifestazione di protesta con tanto di lanci di uova. Per il resto, oltre alle star di questa giornata - Inarritu e il cast di Birdman, a cominciare da Michael Keaton con Emma Stone e Andrea Riseborough - sul red carpet hanno sfilato le personalità più svariate dello showbiz nostrano. C'erano Alessandra Mastronardi, Carlo Verdone, la conduttrice Paola Ferrari - e posso affermare con stupore che di presenza è persino più luminosa che in televisione - Marina Ripa di Meana con un grosso fiocco nero sul capo (e marito al seguito con smoking e scarpette rosse) e poi un battaglione di attricette sconosciute in ghingheri (abiti da fata turchina, smalto fluo a profusione, una sistemata ai gioielli e poi via a sfilare sul tappeto rosso). In alcuni casi i fotografi riescono anche a capire di chi si tratti, il più delle volte la domanda "sì, ma questa chi è?" resta senza risposta.
Nel frattempo gli altri sono stati impegnati su diversi fronti: Valentina ha incontrato la giuria guidata da Desplat, mentre Marco si è dedicato a Inarritu & co. Antonio ha intervistato il regista e sceneggiatore di Before I Disappear, Shawn Christensen e i due protagonisti la star di The Vampire Diaries Paul Wesley e Fatimah Ptacek (che presta la sua voce anche alla versione originale del cartoon Dora l'Esploratrice. La proiezione dello stesso film - per non farci mancare nulla - è stata vivacizzata (e interrotta) da un allarme antincendio, poi rientrato.
Capirete che alla fine di una giornata così, un minimo di svago ci sta tutto: allora io mi sono concesso uno spritz con un amico - e altri colleghi - mentre gli altri sono quasi tutti davanti alla TV per la partita del Napoli. (La nostra redazione ha una lunga tradizione di partite del Napoli viste in trasferta festivaliera, da Berlino a Cannes, mancava solo Venezia)
Leggi anche:
Venezia 2014 - La giuria anomala di Desplat
La commedia di Inarritu presentata a Venezia
Diario da Venezia 2014, leggi anche