Un'altra serie teen vampiresca ha affilato i canini e preso possesso della programmazione settimanale italiana: stiamo parlando di Vampire Academy, in onda ogni venerdì con due episodi all'interno della sezione dedicata di Peacock su Sky e NOW. Tratta dall'omonima saga letteraria di tra il paranormal romance e l'urban fantasy, nata dalla penna della scrittrice statunitense Richelle Mead e trasposta in versione televisiva da Julie Plec, che di vampiri ne sa qualcosa dopo il suo lavoro multiennale nel serial The Vampire Diaries e nei suoi spin-off The Originals e Legacies. Con quell'universo televisivo Vampire Academy ha in comune anche Marguerite MacIntyre, co-showrunner del nuoto teen drama e in The Vampire Diaries inteprete dello sceriffo Liz Forbes, la madre di Caroline.
La serie narra le vicende di Rose Hathaway, una dhampir adolescente che si allena come guardia del corpo della sua migliore amica Vasilisa "Lissa" Dragomir, una moroi. Mentre impara come sconfiggere gli strigoi, Rose intreccia una relazione proibita con il suo istruttore, Dimitri Belikov. Una delle relazioni che più hanno infiammato il cuore è però sicuramente quella tra la dhampir Meredith (Rhian Blundell) e l'arrampicatrice sociale Mia (Mia McKenna-Bruce), che rivelerà molti più lati del proprio carattere. Per l'occasione abbiamo intervistato Rhian Blundell, già vista in Doctor Who e Torchwood: ecco cosa ci ha raccontato.
Vampire Academy, dai libri alla serie tv
Avevi letto i libri prima di essere scelta per la parte o magari prima di iniziare a girare? Come ti sei approcciata al personaggio di Meredith?
Avevo letto i libri quando ero più giovane, quindi conoscevo i personaggi e quando ottenni la parte ero felicissima. Non li ho però riletti per scelta, perché sapevo che saremmo rimasti fedeli ai libri nella serie ma avremmo anche giocato con la timeline del racconto e non volevo avere un preconcetto troppo fresco entrando nei panni del personaggio. Avevo le mie conoscenze di base sulla saga e poi mi sono affidata a Julie Plec e alla sua visione. Però ammetto di averli riletti quando abbiamo finito di girare e li ho amati come la prima volta!
Perché pensi che le storie di vampiri affascinino ancora dopo secoli? Sembrano resistere al tempo come le creature fantastiche di cui raccontano.
Mi hanno fatto notare questo aspetto proprio di recente e penso che ci affascinano perché sono ancora abbastanza umani da poterci relazionare con loro e i loro sentimenti. Ma allo stesso tempo sono creature spaventose, che possono sentire il sangue che scorre e il cuore che batte nel petto. Sono vicini a ciò che siamo oggi.
In cosa pensi Vampire Academy sia diversa dalle altre serie sui vampiri?
Sicuramente il fatto che sia ambientata in un luogo circoscritto, mentre tutte le storie di vampiri che possiamo aver visto al cinema e in tv o di cui possiamo aver letto, parlano di vampiri che entrano nel mondo degli umani e cosa genera l'interazione tra le due specie. Il nostro show invece si chiede: cosa accadrebbe se togliessimo gli umani dall'equazione? Cosa accadrebbe se i vampiri avessero modo e spazio per crearsi una propria morale, le proprie regole, classi e tradizioni? Questo è l'aspetto più incredibile e originale per me. È una serie sui vampiri che si concentra puramente sui vampiri. Gli umani non sono parte del racconto.
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La tematica LGBTQIA+ in Vampire Academy
Meredith dice che preferisce combattere con le parole piuttosto che attraverso lo scontro fisico. Forse dovremmo seguire il suo consiglio nella vita reale, soprattutto in quest'epoca storica?
Al 110%. Penso che la parte migliore di Meredith sia che è giovane e quindi a volte può sbagliare, ma cerca di seguire sempre la testa e la logica piuttosto che l'istinto. Come esseri umani invece abbiamo spesso la brutta abitudine di affidarci all'orgoglio piuttosto che alla compassione.
Le storie di vampiri sono storicamente legate al tema della diversità. Il tuo personaggio, che è un guardiano dhampir, rappresenta anche la comunità LGBTQIA+. Di conseguenza c'è grande spazio per la rappresentazione nella serie.
Penso che ognuno degli interpreti siano stato preso perché era l'essenza di quel ruolo e quel personaggio. Quello che spero arrivi al pubblico è che ciò che ci rende diversi nel nostro mondo non è rilevante per i protagonisti dell'universo di Vampire Academy. Meredith è gay ma non ci si dà mai enfasi a quest'aspetto, lo è e basta, non c'è giudizio da parte degli altri per questo. È semplicemente ciò che è e questo vale anche per gli altri personaggi. Nella realtà sono aspetti che si commenterebbero, mentre nel serial non c'è n'è bisogno. Ovviamente dobbiamo essere attenti e consapevoli del mondo in cui viviamo e degli effetti sulle persone che ci vivono, come trattiamo le persone. Però è una boccata d'aria vedere come vengono caratterizzati questi personaggi che semplicemente esistono allo stesso livello degli altri. Quel mondo ha altri "problemi" riguardo alla diversità e a come vengono trattate le persone, che non riguarda questi aspetti ed è questo che lo rende interessante.
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Vampiri famosi
Se dovessi essere morsa da un vampiro della letteratura, del cinema o della tv chi sarebbe e perché?
Forse non è la risposta migliore ma la prima serie con la quale mi sono avvicinata ai vampiri è stata quella di Underworld con Kate Beckinsale. Quindi penso che sceglierei lei e quell'universo anche se mi rendo conto che non sia il mondo migliore in cui andare. Underworld era troppo cool! (ride)
C'è una scena o un episodio del tuo personaggio che ti è rimasto nel cuore?
C'è una scena che riguarda Meredith e la sua migliore amica che mi è rimasta impressa ma è verso la fine della stagione, quindi non voglio fare spoiler e dovrete arrivarci per godervela! (ride) Sono dei momenti davvero emozionanti. È un bel viaggio!