Unsolved Mysteries, la recensione: la docuserie true crime Netflix che non cattura quanto vorrebbe

La recensione di Unsolved Mysteries, la docuserie Netflix ispirata al famoso programma true crime degli anni '80 e '90.

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Unsolved Mysteries: una scena della serie Netflix

Non possiamo che aprire questa recensione di Unsolved Mysteries facendo un passo indietro, ricordando lo storico show da cui questa docuserie appena arrivata su Netflix è tratta. Il programma condotto da Robert Stack tra gli anni '80 e i primi 2000, che faceva ampissimo uso di ricostruzioni interpretate da attori, passava agilmente dalle investigazioni su casi mai risolti, i cosiddetti cold case, ad indagini sul paranormale, restando comunque un prodotto ben curato e senza dubbio intrigante. Il fascino dell'originale sembra però leggermente perdersi in questa nuova versione prodotta da Shawn Levy (Stranger Things) e distribuita dalla piattaforma streaming, più per una scelta di tematiche che per la realizzazione.

Ma, d'altronde, a più di trent'anni dalla prima messa in onda di Unsolved Mysteries molte cose sono cambiate: la febbre da programmi true crime scoppiata negli ultimi decenni (tanto in streaming come su reti dedicate) non potrà che appannare quell'alone di originalità e sorpresa di cui la docuserie Netflix si vorrebbe ancora fregiare. I singoli episodi, sei di poco meno di un'ora in questa prima tranche, sono ben realizzati, intendiamoci, e riescono a catturare abbastanza bene l'attenzione dello spettatore, ma forse non riescono a colpirlo quanto vorrebbero. Una serie quindi adatta ai veri amanti del genere, coloro che non si lasciano scappare nemmeno uno di questi prodotti, che però fallirà nel distinguersi nel catalogo del colosso dello streaming, che offre prodotti true crime ben più incisi e memorabili.

Casi irrisolti ed incontri molto particolari

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Unsolved Mysteries: una scena della serie Netflix

Unsolved Mysteries presenta sei diverse storie, alcune delle quali dalle tematiche molto simili. Persone comuni che sono scomparse senza lasciare traccia e che in certi casi sono state ritrovate, morte in circostanze decisamente misteriose, o, in altri, di cui non si è saputo più nulla. Tra loro lo sposino il cui suicidio sembra essere stato inscenato per depistare le indagini, la parrucchiera svanita nel nulla e poi ricomparsa anni dopo in un bosco, o il ragazzo di colore ritrovato morto in un fiume molto tempo dopo una festa da cui non era mai tornato (e in cui era stato minacciato da coetanei estremamente razzisti). Di alcuni di loro il documentario ci presenta in maniera certa o solo intuibile i colpevoli, di altri il mistero sembra fitto e sempre più intricato. A distinguersi tra le varie storie il caso di un massacro, quello della famiglia Dupont de Ligonnès, avvenuto in Francia nel 2011, e il penultimo episodio, quello dedicato ad una serie di rapimenti da parte degli UFO (tematica che veniva ampiamente esplorata nella serie originale). Questi due episodi, che si differenziano in maniera evidente dagli altri, contribuiscono a rendere meno coesa la serie, ma risultano più incisivi e particolari rispetto agli altri, decisamente più piatti.

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Unsolved Mysteries: una scena della serie Netflix

Tra tutte le storie narrate quella che ci è rimasta più impressa, ancorandoci alla visione per tutti i 45 minuti di durata dell'episodio, è l'episodio dedicato Xavier Dupont de Ligonnès, nobile francese sospettato di aver ucciso moglie e figli per poi essere scomparso nel nulla. Il caso, molto conosciuto anche qui da noi (soprattutto visto che l'anno scorso era tornato alla ribalta della cronaca dopo che si credeva di aver finalmente arrestato Dupont de Ligonnès), viene corroborato dalle numerose testimonianze di parenti e di amici di famiglia, che ci raccontano prima un uomo assolutamente dedito al benessere dei suoi cari e poi, con un repentino cambio di direzione, ci mostrano i suoi lati oscuri più nascosti ed inquietanti. Unica pecca in questo caso è proprio il format adottato dalla serie, un po' limitante per una storia così interessante e complessa: meno di un'ora non è assolutamente sufficiente per sviscerare i dettagli della vicenda e noi spettatori vorremmo decisamente più.

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Un true crime che riporta il dolore delle vittime ma non indaga

Il fil rouge più evidente ad unire i sei episodi di Unsolved Mysteries è l'ampio spazio (forse un pò troppo, vista la brevità degli episodi) dato ai familiari e agli amici delle vittime, che si prendono il loro tempo per raccontare la loro prospettiva sui diversi eventi e per sviscerare un trauma ancora (anche se in certi casi a decenni di distanza da quando i delitti hanno avuto luogo) estremamente presente nelle loro vite. Se questo da una parte può essere molto toccante, dall'altra la troppa attenzione data alle testimonianze parziali dei "sopravvissuti" non lascia il tempo di convalidare i loro punti di vista con prove intangibili e reali, e toglie inoltre la possibilità di estendere e sviluppare le indagini, "modus operandi" tipico dei prodotti true crime capace di renderli così accattivanti.

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Unsolved Mysteries: una scena della serie Netflix

L'ultimo episodio, quello con cui si sceglie di chiudere la docuserie, esemplifica a pieno questa "mancanza di curiosità" da parte di Unsolved Mysteries: una donna scompare (e viene molto probabilmente uccisa) dopo aver assistito, molti anni prima, all'omicidio del patrigno. Sappiamo chi è il colpevole fin dall'inizio, ci viene infatti detto chiaramente da una delle sorelle della vittima nei primi minuti del documentario, e noi spettatori, per il resto della visione, non facciamo altro che assistere allo sfogo di parenti ed amici che sperano, un giorno, di trovare finalmente giustizia.
Non che non sia interessante, sia chiaro, ma non è esattamente quello che cerchiamo in questo genere di prodotto.

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Conclusioni

Concludiamo questa recensione di Unsolved Misteryes ribadendo quanto la docuserie Netflix ispirata al programma cult degli anni Ottanta e Novanta, sia stata per noi una parziale delusione. Gli episodi sono ben realizzati ma non riescono a catturare lo spettatore quanto vorrebbero. A distinguersi l’episodio dedicato ai rapimenti UFO e al caso Dupont de Ligonnès.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
3.0/5

Perché ci piace

  • Gli episodi sono ben realizzati e sviluppati in maniera chiara.
  • Alcuni episodi si distinguono dagli altri, in particolare quello dedicato al caso Dupont de Ligonnès.
  • Lo spazio dato ai parenti e agli amici delle vittime da vita a momenti molto toccanti...

Cosa non va

  • ...ma toglie tempo a ciò che di solito rende le serie true crime così interessanti: le indagini che vengono sviluppate e portate avanti anche durante il documentario.
  • Alcuni dei casi scelti non sono così interessanti ed intriganti.