La Piazza Grande di Locarno 2022 accoglie il ritorno di una Sophie Marceau più agguerrita che mai. Nel drammatico Une femme de notre temps, diretto da Jean-Paul Civeyrac, l'attrice interpreta una sovrintendente di polizia tormentata dal ricordo della sorella morta suicida che comincia a insospettirsi per via dei comportamenti del marito. Un ruolo femminile forte che rilancia la carriera della star de Il tempo delle mele dopo l'approdo su Prime Video della romcom I Love America.
Come spiega il regista e sceneggiatore Jean-Paul Civeyrac, il film è nato dall'idea di esplorare l'interiorità di un personaggio che a un certo punto della vita vacilla e rimette in discussione tutta la sua esistenza. "Questa è la storia di una donna, ma è anche una storia universale" aggiunge Sophie Marceau. "Seguiamo la traiettoria di questa protagonista che decide di non seguire la via che ha costruito, la vita matrimoniale, la relazione con la figlia, ma sceglie un cammino individuale, riscrive la propria storia e affronta i problemi decidendo di non nascondersi più. Possiamo dire che si tratta di una donna radicale, capace di prendere in mano il proprio destino. Trovo tutto questo molto femminile".
Una donna che ha il coraggio di uscire dagli sche(r)mi
Une femme de notre temps si iscrive nella tradizione del noir, è un film ricco di tensione e colpi di scena sottolineati da composizioni orchestrali incalzanti che accompagnano il gesto atletico di Juliane, personaggio interpretato da Sophie Marceau. "Juliane è un'arciera. Tutto il suo corpo si flette e si tende al momento in cui scocca le sue frecce" spiega l'interprete. "Allo stesso modo, lei mette tutta se stessa nella sua relazione col marito e con gli altri. Al momento in cui decide di cambiare percorso si getta a capofitto in questa decisione e la svolta sarà davvero radicale".
Il tempo delle mele, Sophie Marceau: ecco com'è oggi la protagonista del film
Vista l'abilità di Juliane con le armi, la violenza diventa una componente del film. Come spiega Jean-Paul Civeyrac: "Racconto una discesa agli inferi con tutte le pulsioni della violenza. Juliane supera un punto di non ritorno, si riappropria della propria storia e del proprio passato, ma per questo pagherà un prezzo". Riguardo alle influenze, qualcuno sottolinea le somiglianze con La sposa in nero di Francois Truffaut, ma il regista ammette di non averlo avuto in mente come modello di riferimento: "Non ci ho proprio pensato, anche perché ho visto il film di Truffaut moltissimi anni fa. Ammetto che dovrei rivederlo per cogliere le somiglianze, ma a livello inconscio ci sono tanti influssi che si sono depositati nel mio tempo nella mia mente e ogni tanto qualcosa emerge".
Alla ricerca di ruoli femminili promettenti
Il percorso vissuto da Juliane in Une femme de notre temps devia dall'esistenza borghese e rispettosa della legge vissuta fino a questo momento e coincide con una presa di coscienza di se stessa. Come sottolinea Sophie Marceau, "Juliane ha un buon lavoro, un marito, una figlia, una bella casa. Ha fatto tutto secondo le regole, eppure nel profondo sente che qualcosa non va. Il film mette in scena molte contraddizioni tra i personaggi e nel loro ménage matrimoniale. Il titolo del film è evocatore, visto che il ruolo della donna oggi è cambiato. Il mio personaggio è in grado di prendere il mano il proprio destino".
Parlando della disponibilità di ruoli femminili interessanti, Sophie Marceau ammette: "Oggi in Francia ci sono molte registe che hanno scritto bei ruoli per le donne, ma la tradizione dei ruoli femminili di contorno al protagonista maschile è ancora ben radicata. Lo si vede bene a teatro. I ruoli più comuni si dividono in tre tipologie, l'ingenua, la seduttrice e la vecchia intrigante. Quindi ho colto l'occasione di fare qualcosa di diverso. In questo caso però non parliamo di un film sulle donne, la protagonista è una donna, ma il film parla del destino di un personaggio in una situazione di crisi. I più bei film su donne sono stati fatti da uomini, anche in questo caso è un uomo ad avermi offerto un ruolo che esula dal contesto classico".