Un'ode alle seconde chance: si potrebbe definire così la nuova fiction con Vanessa Incontrada, Un'altra vita. Per sei puntate, in onda su Rai Uno in prima serata a partire da giovedì 11 settembre, il racconto si snoda attraverso una rivisitazione in chiave moderna di Jane Eyre. Diretto da Cinzia Th. Torrini e scritto da Stefano Bises, Ivan Cotroneo e Monica Rametta, ha il marchio di fabbrica di Rai Fiction ed Endemol Italia.
La protagonista, Emma, è una donna che si deve reinventare dopo uno scandalo che coinvolge il marito. Non è politico, come in The Good Wife (per capirci), ma legato alla sanità. Lui (Cesare Bocci) è Pietro Guarnieri, il primario di chirurgia nonché il direttore sanitario di una struttura all'avanguardia di Milano, dove lavora anche lei (Vanessa Incontrada) come radiologa. Hanno tre fighe e una vita agiata insieme, sono stimati nella società e possiedono un potere enorme sulla vita di molta gente, ma questa perfezione di facciata si sgretola quando il medico si trova al centro di uno scandalo per corruzione.
La produzione, il cast e la regista hanno raccontato il viaggio fisico e metaforico della professionista alla presentazione romana della fiction. Emma, infatti, lascia la capitale lombarda e scappa sull'isola di Ponza (con suocera al seguito, Loretta Goggi) per iniziare un capitolo nuovo della sua esistenza: durante il difficile processo di adattamento incontra Antonio (Daniele Liotti), una persona che ha sofferto molto e ha sperimentato sulla propria pelle i drammi familiari.
C'era una volta
"Questa è una fiction al femminile - spiega Massimo Del Frate, direttore fiction Endemol - e mette a confronto tre generazioni di donne, ma è un esempio anche per il pubblico maschile". Ad incorniciarne le avventure ci pensa uno scenario mozzafiato: "La parola fiction si associa all'immaginazione - aggiunge Piero Vigorelli, sindaco di Ponza - e Ponza con le sue bellezze rappresenta un'isola selvaggia, che ha conquistato persino un signore milanese al 100% come me". Vanessa Incontrada durante i ringraziamenti si commuove e con la voce rotta, ripercorrendo la nostalgia di casa provata durante i mesi di riprese in loco, saluta suo figlio che intanto gironzola per la sala della sede Rai. "Anch'io, come Emma, ho preso delle decisioni nella mia vita - dice - alcune giuste e molte sbagliate ma non saprei come avrei affrontato certi drammi perché io stessa non mi pongo il problema di come ho vissuto le scelte. Lei decide di cambiare vita, in parte irrazionalmente, ma non ha certezze. L'unica cosa che sa è che vuole proteggere le sue figlie, tenerle lontane da Milano e da quello che succede al marito".
Doppia identificazione
Per una madre-artista il processo di identificazione vale doppio: "Un'altra vita è stata un'esperienza forte per me, è la prima volta che interpreto un ruolo che mi mette così alla prova e mi ha ricordato mia mamma". Il set su un'isola ha inoltre aiutato il processo creativo stabilendo legami solidi anche fuori dall'orario delle riprese. "Non c'era distinzione di ruoli - ricorda la protagonista - né maggiori né minori. E con la troupe il sabato pomeriggio facevamo mega aperitivi con lo spritz. Spero che nelle puntate si percepisca l'amore che ci abbiamo messo, merito anche di una regia forte. Cinzia Th Torrini è stata molto di più, quasi una mamma per me".
Quella scrittura sottile
La regista non potrebbe essere più d'accordo: "Ho ritrovato la mia famiglia - spiega - e vedo gli attori, da cui cerco di tirar fuori il talento, come dei figli. In questa storia poi Ivan Cotroneo ha saputo realizzare una tavolozza di colori con dialoghi veri in cui il pubblico può identificarsi prendendo le parti della mamma, della nuora o della figlia o degli altri personaggi. Un'altra vita influenzerà le persone invitandole a non soccombere ad una vita che non sentono più adatta a loro e a fare delle scelte con il cuore". Il segreto? È presto svelato dallo stesso sceneggiatore, che prende per certi versi le distanze dal filone rosa che continua ad imperare su piccolo e grande schermo. "Queste donne - parola di Ivan Cotroneo - non parlano solo della ricerca del principe azzurro, come succede spesso nella fiction, ma di vita vera. Qui vediamo cosa accade alle famiglie e alle compagne di uomini finiti sotto i riflettori per gli illeciti. Inizia così l'avventura bellissima di mamma, tre figlie e suocera che sbarcano d'inverno su un'isola".
Uragano Goggi
La suocera in questione è Loretta Goggi, che in gran forma, confessa: "In vita mia di sceneggiati ne ho fatti tanti ma all'inizio non volevo proprio fare questo ruolo perché sulle suocere esistono molti luoghi comuni e in questo caso la mamma di lui è in parte responsabile delle sue scelte per le ambizioni proiettate sul figlio. Ma poi capisce che Emma è piena di forza e coraggio. Io, come lei, mi sono messa in gioco non due ma tre volte e so cosa significhi cambiare vita". Lo sforzo interpretativo è stato, poi, una nuova sfida: "Dopo tanti anni a teatro in cui la voce conta moltissimo, ho imparato grazie a Cinzia Th Torrini cosa voglia dire esprimersi con la faccia e con la pancia, per scherzare dico che sono diventata ventriloqua come con il pupazzo Rockfeller, ve lo ricordate?". "Loretta è il mio mito - svela Cesare Bocci - e ora il mio sentimento si è rafforzato". "Per il suo compleanno - rivela poi Daniele Liotti - le abbiamo organizzato una sorpresa nella hall dell'hotel e lei ci ha cantato Maledetta primavera, che credo sia il simbolo di questa nostra esperienza sul set e ci ha commossi tutti".