Una gran voglia di vivere, la recensione: un road movie sentimentale che (non) cerca la felicità

La recensione di Una gran voglia di vivere: Michela Andreozzi adatta l'omonimo romanzo di Fabio Volo (nel film anche protagonista) in un road movie che esplora la crisi di una coppia moderna. Protagonista femminile, Vittoria Puccini. In streaming su Prime Video.

Una gran voglia di vivere, la recensione: un road movie sentimentale che (non) cerca la felicità

Fare il giro largo e poi tornare, capire e capirsi, confrontarsi e uscire dalla zona di conforto. Avventurarsi in un mondo nuovo, perdendo i punti di riferimento. Lanciarsi verso il cambiamento, mettendo la parte la paura di sbagliare. Michela Andreozzi, dopo Genitori vs Influencer, prosegue anzi rafforza il sodalizio con Fabio Volo, mettendo in scena la crisi di coppia che attraversa il decimo romanzo del factotum bresciano, ovvero il best-seller Una gran voglia di vivere. Dal libro, edito da Mondadori e uscito nel 2019, e attraversato da una costante e incostante ricerca della felicità come stato edificante (e il protagonista, come Volo, che spesso lo ripete nella sua ottima trasmissione radio mattutina, dice che "La felicità è sopravvalutata"), ecco l'omonimo film targato Prime Video, in cui veniamo rimpallati, tra frasi (un po' troppo) ad effetto e una certa riconoscibilità, nel mondo sottosopra di una coppia in crisi, consumata dal tempo e da un'istintiva voglia di rinascita.

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Una gran voglia di vivere: una scena del film

Incasellandosi nel vastissimo calderone delle commedie agro-dolci, costruite per una rilassata visione in streaming (rilassata fino ad un certo punto, se avete dubbi d'amore il film potrebbe farvene venire altri!), Una gran voglia di vivere è, per stessa ammissione della regista, un'opera liberatoria che dovrebbe scapigliare quella stessa voglia di vivere sopita da anni di rinunce. E no, non solo quelle che riguardano la collettività o la stretta attualità, ma anche quelle private, intime. Immaginando i protagonisti come se fossero i rami all'ombra dello stesso albero, per poi spostarli - di peso - in un on the road rivelatorio e luminoso (ma pure preimpostato, seguendo un sentiero facilmente intuibile anche da chi non ha letto il libro), il film prende in prestito dal romanzo il valore del viaggio come ristrutturazione, facendo sì che diventi protagonista quasi quanto i personaggi.

Destinazione paradiso nella trama di Una gran voglia di vivere

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Una gran voglia di vivere: una scena del film

Il viaggio in questione è quello di Marco e Anna, interpretati da Fabio Volo e Vittoria Puccini che, dopo anni di amore, suggellato dalla nascita di Tommaso (Ludovico Nava), sprofondano in una crisi da cui sembra impossibile uscire. Anna propone a Marco di trasferirsi tutti ad Ibiza (lo smart working aiuta), ma intanto a Marco viene chiesto di trasferirsi per lavoro ad Amsterdam. Nicchia, vacilla, è tentato, ciononostante non riesce a dirlo ad Anna. Intanto c'è da onorare la promessa fatta a Tommasa: un viaggio in Norvegia sulle tracce dei vichinghi. Ecco, dopo un inizio inceppato in cerca di rodaggio, in cui gli stessi attori prendono le misure della situazione, risultando (volutamente?) su due piani diversi, Una gran voglia di vivere inizia idealmente appena il set si sposta tra le splendide bellezze norvegesi. Durante il viaggio in camper, tra i Fiordi e il sole a mezzanotte, Marco e Anna affronteranno sé stessi e le loro paure, in relazione ad un contesto capace di scoperchiare la realtà e lo stato delle cose.

Una gran voglia di vivere: il film con Fabio Volo e Vittoria Puccini, in arrivo su Prime Video

Nuove prospettive

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Una gran voglia di vivere: una scena del film

Come scritto all'inizio della nostra recensione, Una gran voglia di vivere riesce in modo semplice a comunicarci i suoi punti di riferimento, in modo tale che Anna e Marco (sì, è una citazione diretta a Lucio Dalla, di cui Volo è un grande fan) diventino la nostra ipotetica estensione. Più o meno, ci ritroviamo nei loro tic, nei loro modi di fare, nel loro approccio relazionale, pur filtrati da una scrittura spesso traboccante nel suo concepimento narrativo, e dunque poco attinente ad una spontaneità tonale che avrebbe senz'altro aiutato nel processo di empatizzazione, e quindi di necessaria credibilità (considerando che l'intesa tra Volo e la Puccini si fortifica nel momento in cui c'è il relativo punto di non ritorno).

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Una gran voglia di vivere: una scena del film

Senza badare troppo alle differenze tra il film e il romanzo (una a caso, nel libro il viaggio si svolge tra l'Australia e la Nuova Zelanda), quello di Michela Andreozzi è un vero e proprio road movie che ribalta i concetti di quotidianità e razionalità, illumina ansie e dubbi e sfocia in una spassionata analisi di una coppia standard alle prese con una dimensione standard resa speciale dallo spunto itinerante e vagabondo. Del resto la voluta rigidità dei personaggi non aiuta, e il confine è ben marcato, sia quello cinematografico che quello metaforico: Una gran voglia di vivere scorre placido verso la meta finale, dimostrando che i sentimenti sono puri e veri solo quando vengono liberati dai preconcetti e dai fattori esterni. Nulla di nuovo, scriviamo noi e penserete voi, ma forse è abbastanza per osservare le cose da un'altra prospettiva (il che non guasta). Infine, una menzione speciale: il bellissimo omaggio a Fabio Concato, che vale la visione.

Conclusioni

Non tutto funziona, e alcuni dialoghi sono davvero poco naturali, ma al netto delle storture concludiamo la recensione di Una gran voglia di vivere consigliandolo sia a chi ha letto il libro di Fabio Volo (ovvio) ma anche a chi vuol passare una serata in compagnia di un film in cui potersi riconoscere. E forse, capirsi un po' di più.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
3.5/5

Perché ci piace

  • Gli scenari norvegesi.
  • L'omaggio a Fabio Concato.
  • Il senso stravolto della felicità.
  • La forte riconoscibilità delle situazioni e dei personaggi...

Cosa non va

  • ... non sempre naturali nei dialoghi.
  • Il film ci mette un po' per accendersi, e ci mette troppo poco per finire....