Una commedia pericolosa, la recensione: Enrico Brignano e il lato giallo della risata

La recensione di Una commedia pericolosa: toni leggeri e un giallo che non ti aspetti per il divertissement di genere con protagonista Enrico Brignano. Dirige Alessandro Pondi.

Una commedia pericolosa, la recensione: Enrico Brignano e il lato giallo della risata

Un'ottima sceneggiatura, regia leggera, interpreti al posto giusto. All'inizio della nostra recensione, potremmo quasi scrivere che Una commedia pericolosa è cinema d'altri tempi. Anzi, cinema italiano d'altri tempi. Che strizza l'occhio al cinematografia di genere francese anni Settanta, ma anche ad un certo stile naif, che segue il il momento, tra distrazioni e colori vividi. Funziona, e lo rimarchiamo. Lo rimarchiamo perché la commedia italiana, come dimostra il film di Alessandro Pondi, potrebbe avere ancora molto da dire, se solo si lasciasse andare, smarcandosi dal solito "equivoco". E se solo si prendesse meno sul serio, avendo però l'ambizioso coraggio di chiedere una certa predisposizione da parte del pubblico. Chiaro, nulla di troppo celebrale, né di troppo impegnativo.

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Una commedia pericolosa: un'inquadratura del film

Tuttavia, il film di Pondi, per paragone, potrebbe essere avvicinato agli improbabili gialli della Settimana Enigmistica. Abbiamo la soluzione sotto gli occhi, ma proprio non riusciamo a mettere insieme i pezzi. Ci prendiamo qualche secondo, ma poi il richiamo delle soluzioni all'ultima pagina è troppo forte. Ecco, Una commedia pericolosa fa la stessa cosa. Per la soluzione bisogna aspettare la fine del film, ma gli ingranaggi del giallo, sferzato dal rosa, ci sono tutti. Riempiendo in pieno le quasi due ore di trovate, svolte e ammiccamenti, miscelando il profilo dell'Ispettore Clouseau (con le dovute proporzioni, ovvio) ai movimenti quasi cartooneschi del protagonista, interpretato da Enrico Brignano.

Una commedia pericolosa: se la trama cita la Pantera Rosa

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Una commedia pericolosa: una foto

Dunque, avendo un protagonista del genere, il film non può non concentrarsi sulla mimica, sulla dialettica e sulla fisicità di Enrico Brignano, a suo agio in uno dei suoi migliori ruoli cinematografici. In Una commedia pericolosa, l'attore interpreta Maurilio Fattardi, tipico uomo qualunque che sogna di essere un agente segreto, consumando - fin da bambino - tutti i film di James Bond. Un sogno nel cassetto tanto affascinante quanto improbabile, e allora Maurilio, intanto, è il responsabile (molto zelante) di un grande magazzino. Viva da solo in un grande condominio di Roma, di quelli in cui la privacy è questione di tende chiuse.

In cerca di un caso da risolvere, la sera passa il tempo osservando (vabbè, spiando) i vicini. Durante la solita sbirciata, scopre che davanti a lui si è trasferita una donna, Rita (Gabriella Pession), una hostess dallo sguardo triste. Attraverso il binocolo, incappa in quella che sembra una litigata tra lei e uno sconosciuto. Tutto fa pensare ad un'aggressione. Precipitandosi a casa della donna con la polizia, non trova il cadavere, e anzi c'è la stessa Rita che sembra sbalordita dalla situazione. Qualcosa non torna, ed ecco che Maurilio mette in piedi un'improbabile indagine. Finalmente è arrivato il suo momento. Forse...

Una spy comedy intelligente

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Una commedia pericolosa: un'immagine del film

Alessandro Pondi, per sua stessa ammissione, ha sapientemente miscelato per Una commedia pericolosa gli archetipi dei film gialli (abbiamo citato La Pantera Rosa, ma certo è forte l'inflessione di Una finestra sul cortile), restando però legato ad una naturale italianità della vicenda. Da questo punto di vista, la sceneggiatura firmata insieme a Paolo Logli (il soggetto è anche di Riccardo Irrera), al netto di una certa lungaggine, e al netto dei numerosi personaggi su cui viene posta l'attenzione (citiamo Paola Minaccioni in versione femme fatale, o Fortunato Cerlino nel ruolo del commissario Laneve, che sembra uscito da una spy comedy), la commedia (alla fine innocua) di Pondi è un piacevole, giocoso e leggiadro intermezzo di genere, intrattenendo e stuzzicando al punto giusto.

Se la storia tinta di giallo lega e leviga gli eventi, Una commedia pericolosa trova il giusto spazio per una riflessione tutt'altro che banale, aprendo ad un paio di domande: cosa siamo disposti a fare pur di seguire i nostri sogni e le nostre ambizioni? C'è un momento in cui dovremmo chiudere definitivamente il sogno nel cassetto, accettando la realtà, pur deludente, delle cose? Ovvio, il film non si prende la briga di rispondere, ma accenna in modo garbato a quei quesiti che potrebbero demarcare il confine di una vita davvero realizzata, pur con le naturali zone d'ombra. Del resto, se il divertimento è fluido e non forzato, e il coinvolgimento intelligente non manca, Una commedia pericolosa scoperchia una certezza, nonché la regola numero 1 per ogni giallo che si rispetti: la verità sfugge dietro i nostri segreti, e non è mai quella che sembra.

Conclusioni

Intelligente, suggestivo, svagato, divertente: Una commedia pericolosa, come scritto nella nostra recensione, è un film che funziona nella misura in cui si cerca una visione leggera, però capace di stimolare davvero l'attenzione. Un cast in parte e una buona sceneggiatura fanno il resto, al netto di un'allegra confusione centrale dovuta ai troppi personaggi.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
3.3/5

Perché ci piace

  • Una buona sceneggiatura.
  • Un giallo che non si prende sul serio.
  • Il cast.

Cosa non va

  • Forse un po' troppi personaggi, che allungano il brodo.