Una commedia garbata
Il nuovo film di Paolo Genovese e Luca Miniero, già autori del piccolo caso di Incantesimo napoletano, è la commedia quasi corale Nessun messaggio in segreteria.
Con un cast ricco di attori noti, vede il suo protagonista assoluto in Carlo Delle Piane, che interpreta l'annoiato pensionato Walter in missione per trasformare il timido patologico Piero (Pierfrancesco Favino) in un conquistatore di donne.
Il film, un'opera leggera e spensierata, non è certo per chi cerca opere pregne di significato, ma è comunque divertente da vedere, perché utilizza al meglio i clichè della commedia romantica senza però tralasciare momenti di originalità. Gli autori riescono infatti a staccarsi dai consueti stereotipi, giocando con gli interpreti e riuscendo a sorprendere il pubblico con una storia che coglie spesso di sorpresa.
Il punto forte di questa pellicola è infatti una sceneggiatura ben scritta, allegra e scoppiettante senza mai aver bisogno di ricorrere a volgarità gratuite e soprattutto che dipinge i vari personaggi senza ridurli alle misere macchiette a cui ci ha abituato il genere in Italia.
Molti infatti i momenti realmente divertenti, come la scenata di gelosia di Walter e il corso che lo stesso tiene a Piero su come conquistare la bella Francesca (una deliziosa Lorenza Indovina).
Il tutto servito da un cast affiatato e in stato di grazia. Pregevolissima l'interpretazione di tutti, primo fra tutti l'ottimo Carlo Delle Piane.
Sorprende Valerio Mastandrea che accetta di prendersi in giro, portando sulla scena un'esasperazione di quello che è forse il suo personaggio pubblico. Non delude neppure Anna Falchi, che per la prima volta esce dai ruoli consueti da bellona e si ritaglia la parte del grillo parlante di turno.
Nessun messaggio in segreteria è quindi un film che si fa guardare con piacere e pur senza aspirare ad essere un capolavoro riesce dove molti prodotti analoghi hanno fallito.