Con Natale a Miami, nel 2006, si consumava una delle separazioni più celebri della comicità nostrana, quella tra Massimo Boldi e Christian De Sica che per l'ultima volta condividevano il set e parte della ricca fetta dei guadagni cinematografici incassati sotto il vischio. Dieci anni e numerose pellicole a sfondo sposalizio dopo, da Matrimonio alle Bahamas a Matrimonio a Parigi passando per A Natale mi sposo e Matrimonio al Sud, ecco che l'attore torna in sala con una nuova variazione sul tema: Un Natale al Sud.
Massimo Boldi interpreta Peppino, carabiniere milanese che durante le vacanze di Natale trascorse in montagna insieme a sua moglie Bianca (Debora Villa) incontra Ambrogio (Biagio Izzo), ex usciere comunale aspirante cantante neomelodico e Celeste (Barbara Tabita), coppia agli antipodi con la quale condividono la medesima preoccupazione genitoriale. Riccardo (Riccardo Dose) e Simone (Simone Paciello), i rispettivi figli, sono fidanzati con due ragazze conosciute sull'app Cupido 2.0 senza averle però mai incontrate. Per cercare di rendere concrete le relazioni virtuali dei figli, le due coppie decidono di far partecipare i ragazzi all'annuale ritrovo degli utenti del sito per incontri al quale però si uniscono anche loro. Decisione che metterà in difficoltà i loro matrimoni.
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L'amore ai tempi delle app
Un Natale al Sud parte dall'osservazione di come i social influenzino sempre più le nostre relazioni umane e sentimentali per sfruttare l'attualità della tematica e rapportarla alla cornice natalizia tipica del genere cinematografico di cui Boldi è tra i volti più rappresentativi."Non è un vero e proprio cinepanettone ma rientra nella tradizione di un genere che faccio da quarant'anni", si affretta subito a puntualizzare l'attore all'inizio della conferenza stampa, "Un prodotto rivolto al grande pubblico che li ha sempre apprezzati e per il quale abbiamo cercato una storia attuale". Un progetto che segna un triplo debutto sul grande schermo, da quello del regista Federico Marsicano - "Abbiamo cercato di rinnovare e trasformare il genere. Massimo ha definito il film comico-sentimentale" - a quello di Anna Tatangelo passando per i giovani interpreti Riccardo Dose, Simone Paciello e Giulia Penna che, a differenza di Ludovica Bizzaglia, "nascono" youtubers. Scelta dettata dalla volontà di attirare in sala una nuova fascia di pubblico.
"È stata una sorpresa. La musica è sempre stata la mia priorità ma dopo l'esperienza con Carlo Conti ne 'I migliori anni' ho concluso l'anno con una ciliegina sulla torta. Spero che questo sia il primo film di una lunga serie" commenta la Tatangelo che nel film interpreta Eva, fashion blogger testimonial di Cupido 2.0 che nel corso del raduno organizzato in Puglia finirà per infatuarsi del personaggio interpretato da Massimo Boldi, a causa di strane pillole che promettono la felicità. Esperienza condivisa anche dai giovani attori che rappresentano il motore della storia. "Ricordo che durante il primo giorno sul set ero molto agitato", commenta Dose, "Massimo mi ha chiamato nel suo camerino e mi ha dato dei consigli che mi sono tornati molto utili".
Squadra che vince non si cambia
Fatta eccezione per le già citate new entry, la pellicola diretta da Marsicano ricalca il cast corale di Matrimonio al Sud con il ritorno di Biagio Izzo, Enzo Salvi, Debora Villa, Barbara Tabita e Paolo Conticini. "Dopo il successo dello scorso anno abbiamo pensato di replicare la squadra puntando al meglio grazie anche all'aggiunta di Anna e dei ragazzi", confida l'attore toscano che nel film veste i panni di Leo, web influencer perennemente connesso, "Ho cercato di caratterizzarlo anche se all'inizio non è stato facile perché non conoscevo questa realtà. Dopo essermi informato ho trovato moltissimi esempi di persone che grazie al web si sono costruiti una carriera e ovviamente il mio personaggio s'ispira anche a Gianluca Vacchi". Proprio la mancanza di una vera padronanza di app e smartphone ha delineato il personaggio interpretato da Barbara Tabita che commenta così la sua Celeste: "Una donna comune che si scontra con il 2.0 senza conoscerne le regole. Molte donne oggi si nascondono dietro una tastiera, magari perché insoddisfatte dai loro matrimoni, senza sapere chi c'è dall'altra parte dello schermo". L'ultima battuta spetta al "capocomico" Massimo Boldi che riflette sul cambiamento del genere attraverso la trasformazione dei costumi. "Durante questi anni tanto è cambiato. Negli anni '80 raccontavamo un sistema di vita molto diverso da quello di oggi, diviso tra Grand Hotel e Lamborghini. Credo che la comicità oggi sia migliorata e che si sia cercato, in parte, di adattare e ripulire il linguaggio".