Il nuovo anno è iniziato nel segno del giallo. Questo è certamente vero in streaming e su Netflix, dove dal 1° gennaio 2024 è disponibile Un inganno di troppo (in originale Fool Me Once), la più recente produzione seriale frutto del prolifico lavoro dell'autore statunitense Harlan Coben per il colosso dello streaming. Sicuramente, soprattutto se siete appassionati del lavoro dello scrittore - in piattaforma potete trovare anche le sue precedenti Safe, The Stranger, Estate di morte, Suburbia Killer, Svaniti nel nulla, Stay Close, Fidati di me - vi sarete già tuffati a capofitto in un binge watching a tema thriller e sarete arrivati alla conclusione di questo ottimo ritorno di Coben su Netflix. Il momento perfetto per la nostra spiegazione del finale di Un inganno di troppo e ovviamente... occhio agli spoiler se proseguite nella lettura.
Due colpevoli
Come spesso capita nei gialli di Harlan Coben, il colpevole è la persona meno sospettabile di tutte. In questo caso (qui la recensione della serie) gli omicidi principali erano due: quello di Claire, sorella della protagonista Maya, aggredita e uccisa durante un furto domestico finito male. Quello di Joe, il marito, morto anch'egli dopo un'aggressione a scopo di rapina, questa volta nel parco. In realtà è tutto estremamente concatenato ed è stato proprio Joe ad uccidere Claire... e la stessa Maya ad uccidere Joe. A questo punto vengono spiegati i retroscena che hanno portato ad un tanto drammatico triangolo di morte familiare: mentre la donna era all'estero durante una missione di guerra, nella quale hanno perso la vita alcuni civili, la sorella si è messa ad indagare sull'azienda farmaceutica dei Burkett, la famiglia di Joe, insieme a Corey, colui che aveva sbugiardato il comportamento di Maya in missione con una fuga di notizie.
Un nucleo benestante che ha costruito il proprio impero sulla salute delle persone e, a quanto pare, ha falsificato i risultati e i resoconti ufficiali, causando decessi, malattie e dipendenze, al contrario di quanto dichiarato, proprio come ciò che è davvero successo nella realtà con l'Oxycontin e la Purdue Pharma. Tra le "vittime" c'è anche Sami Kierce, il poliziotto che indaga sugli omicidi e che non ha ricevuto mazzette dalla famiglia, come aveva suggerito Caroline. Erano quindi i medicinali che prendeva a causare le sue amnesie, le sue paralisi temporanee e anche le sue allucinazioni: scopriamo così, da spettatori, che il suo sponsor Nicole con cui parlava spesso, è in realtà la sua ex fidanzata e collega poliziotta, morta in servizio, che gli dice di non sentirsi in colpa e di andare avanti, dato che ora sta per farsi una famiglia e non deve gettare tutto alle ortiche guardando troppo al passato.
Le colpe di Joe
Quando Joe ha scoperto che Claire stava indagando sulla sua famiglia e che era anche molto vicina alla verità, ha deciso di eliminarla. A sangue freddo. Non era la prima volta: lo aveva già fatto anni prima, quando erano tutti ragazzi nella prestigiosa accademia che frequentavano, la Franklin Biddle, con lo studente straniero più giovane eppure più talentuoso di tutti loro, Theo Mora. Il gruppo in una sorta di rito di iniziazione e nonnismo lo aveva fatto morire di soffocamento etilico continuando a versare vodka nella sua bocca attraverso un imbuto mentre era legato mani e piedi, e con una benda sugli occhi; nonostante si dimenasse e avesse le convulsioni. Lo aveva fatto nuovamente qualche tempo dopo con Andrew, suo fratello minore che dopo quella fatidica notte non si era mai più ripreso, durante un giorno in barca in cui erano tutti insieme. Andrew aveva dichiarato di voler denunciare l'accaduto e lavarsi finalmente la coscienza, ma Joe non poteva permetterlo e lo aveva gettato fuori bordo, facendolo annegare. Lo aveva fatto una terza volta (prima di Claire) con Tommy Dark, il capitano della barca dove erano a bordo i ragazzi il giorno del presunto suicidio di Andrew. Un uomo al quale i Burkett hanno dato delle mazzette negli anni successivi per comprare il suo silenzio. Joe l'ha assassinato usando volutamente l'automobile di Maya, lasciando delle tracce di sangue nel bagagliaio, per prevenire un eventuale proprio coinvolgimento futuro.
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Le colpe di Maya
Scoperte tutte queste verità sconvolgenti, Maya decide di dare un ultimo beneficio del dubbio a Joe. Sostituisce le due pistole nella cassaforte a casa e gli dà appuntamento una sera nel parco - lontano da Lily - per chiarire la faccenda una volta per tutte, dopo avergli detto che ha scoperto cosa aveva fatto. Lui nega inizialmente ma alla prima occasione utile, estrae la pistola per uccidere la moglie (non sapendo della sostituzione e che quindi sarebbe stata scarica), dandole così conferma di quanto sia un assassino a sangue freddo. Joe è davvero deceduto e nella nannycam c'era in realtà Luka, il fidanzato di Izabella, la babysitter di casa Burkett, con un deepfake dal matrimonio di Joe e Maya: i due erano stati pagati dalla matriarca Judith per far destabilizzare la nuora, che credeva colpevole della morte del figlio prediletto. A quel punto nel parco arrivano - fortuitamente per lei - i due ragazzini motociclisti ladruncoli (tra cui il figlio del coach della nipote di Maya) che assistono all'omicidio e quindi sanno che la colpevole era in realtà la donna.
Ma lei si getta sul corpo del marito per sporcarsi del suo sangue e non destare sospetti, e in seguito pulisce e sostituisce nuovamente le pistole, creando confusione durante le indagini della polizia. A questo punto sempre da spettatori, attraverso un'altra confessione della protagonista all'amico Shane, scopriamo la verità anche sulla missione in guerra dell'ex capitana: ha preso una decisione impossibile, contravvenendo agli ordini e disattivando l'audio dal centro di controllo, per salvare il maggior numero possibile dei propri soldati, ma causando così la morte di alcuni civili. Un senso di colpa e un rimorso che si porta dietro fin da quel giorno, con incubi ricorrenti, e che ora prova ad espiare con un ultimo sacrificio.
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Verità in diretta
In una sequenza estremamente emozionante del finale di Un inganno di troppo, Maya decide appunto di sacrificarsi e di incontrare, d'accordo con Kierce che ora conosce l'identità dei due assassini, la famiglia Burkett nella loro villa per svelarne tutti i segreti. Solo che aveva precedentemente posizionato a loro insaputa una nannycam in una cornice con una foto di lei, Joe e la piccola Lily e che ora trasmette in live stream grazie all'aiuto di Corey. Tutto il mondo assiste così in diretta non solo alla confessione da parte dei Burkett, ma anche all'omicidio di Maya da parte di Neil, il CEO dell'azienda. A quel punto la verità è stata davvero svelata al mondo intero. In un epilogo, ambientato 18 anni dopo, vediamo Lily oramai cresciuta che sta per dare alla luce a sua volta una figlia, mentre accorrono tutti gli amici e parenti: lo zio Eddie che l'ha cresciuta come se fosse sua, come aveva promesso alla cognata, insieme non solo ai figli Abby e Daniel con cui ha recuperato un rapporto ma anche al figliastro avuto da Claire prima che si conoscessero, e che ha messo in contatto col padre biologico. E lo stesso Kierce, che oramai è guarito e il cui figlio è oramai maggiorenne. Lily decide di chiamare la neonata Maya in onore della madre e di ciò che ha sacrificato per tutti loro, chiudendo idealmente un cerchio nel suo cuore e nella sua vita.