Un giorno da leone, la recensione: su Sky e Now un bizzarro crime movie ricco di humour

Tra action-thriller e commedia, Un giorno da leone di John Swab uscito su Sky e Now, pur disperdendosi fra troppi rivoli, vanta un bel ritmo, buone trovate e tanta ironia, anche grazie a un cast nel quale spiccano J.K. Simmons, Scott Caan e Frank Grillo. Ma la sorpresa è un'altra.

J.K. Simmons, Scott Caan e Frank Grillo nella locandina del film

Innanzitutto sgombriamo il campo dagli equivoci: nonostante il titolo molto simile a una saga di successo tutta da ridere, Un giorno da leone (perfetta traduzione del titolo originale A day as a Lion) è qualcosa di profondamente diverso. Non che nel film di John Swab manchi l'ironia, anzi, ma qui la parte preponderante è più quella thriller-action rispetto alla commedia.

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J.K. Simmons in un'espressione perplessa in Un giorno da leone

Potremmo definire Un giorno da leone, disponibile su Sky e su Now, come una commedia poliziesca bizzarra e un po' sconclusionata, che alterna dramma e risate in modo stravagante, ma proprio questa sua irregolarità stilistica lo rende piacevole. Senza trascurare che oltre a Scott Caan (il figlio di James), protagonista e sceneggiatore del film, il cast vanta nomi come J.K. Simmons, Frank Grillo e Virginia Madsen, anche se a rubare la scena, come vedremo in questa recensione, c'è un'altra attrice.

Un padre premuroso ma troppo goffo e impacciato per fare il criminale

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Scott Caan è pronto a combinare un sacco di guai

In Un giorno da leone il protagonista è Jackie Powers, disperato perché il figlio adolescente si è infilato in un guaio: è accusato di un rapimento che in realtà non ha commesso ma si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato e ora per farlo difendere e uscire dal carcere minorile, Jackie deve ingaggiare un avvocato. Per trovare i soldi accetta l'incarico dal suo vecchio amico Dom (George Carroll) di riscuotere i debiti di Walter Boggs (J.K. Simmons), un cow-boy che deve restituire un bel po' di soldi al boss Pauly Russo(Frank Grillo).

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Virginia Madsen con i bigodini sulla sedia a rotelle parla alla figlia interpretata da Marianne Rendòn e all'improvvisato fidanzato Scott Caan.

Ma Jackie è goffo e impacciato, il tentativo finisce male, un uomo resta ucciso e lui scappa portando con sé una testimone, la cameriera del locale dove è avvenuto il fattaccio, Lola Brisky (Marianne Rendón), una che sogna di fare l'attrice convinta di avere un grande talento. Da lì partirà una corsa contro il tempo e una serie di mirabolanti eventi tra ex mogli fuori di testa, madri ricche in fin di vita e improbabili killer.

I riferimenti prestigiosi e i personaggi da amare di Un giorno da leone

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Frank Grillo nei panni di un minaccioso boss in Un giorno da leone

I riferimenti di Un giorno da leone sono chiari e definiti, anche se forse sono un po' troppi. Dalle atmosfere di Tarantino agli ironici intrecci del caso dei Coen, infarciti da ritmi e dialoghi alla Guy Ritchie. Con queste premesse, il film di John Swab non può che essere godibile e spassoso, anche se non tutto funziona a dovere: non è tanto il mix di generi tra crime, dramma e commedia con una spruzzata di romanticismo a destare perplessità, quanto il fatto che disperde le tante idee in troppi rivoli e aggrovigliate tortuosità. In sostanza è un film che pecca in omogeneità e non sembra deciso fino in fondo sulla strada da prendere. Ed è un peccato che questo deficit di scrittura infici il risultato finale, perché in realtà i personaggi sono tutti riusciti, eccentrici e bizzarri, anche quelli comprimari: si finisce insomma per avere una naturale empatia verso di loro, anche perché valorizzati da dialoghi buoni e mai banali.

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J.K. Simmons con cappello da cow-boy, barba lunga e pistola in mano

Un cast brillante e spassoso ma la sorpresa è Marianne Rendòn

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La brava Marianne Randòn e Scott Caan indecisi sul da farsi mentre la situazione precipita

Se i personaggi sono riusciti, è perché una grossa mano al film lo dà il cast. J.K. Simmons è una garanzia e uno spasso con il cappello da cowboy e la barba lunga, Scott Caan è gustosamente grottesco nei suoi impacciati e disperati tentativi di impedire che il figlio segua le sue orme di criminale di portare a termine i suoi propositi, mentre Frank Grillo conserva una costante ombra di minaccia. Irresistibile anche una Virginia Madsen che interpreta un'eccentrica vedova nera molto malata con tanto di bigodini fra i capelli per curare la sua acconciatura. Ma chi sorprende è Marianne Rendón, la cameriera aspirante attrice che via via si prende il centro del palcoscenico grazie a una notevole presenza scenica, anche quando dalla sua scontrosità affiorerà una vena di dolcezza. Insomma un gradevole ensemble di attori, che nonostante le citate lacune dello script, dà vita a una piacevolmente sconclusionato crime thriller infarcito di una robusta dose di sano umorismo.

Conclusioni

A conclusione della recensione di Un giorno da leone, ribadiamo che il bizzarro film di John Swab è un divertente incrocio tra un movimentato thriller crime e una commedia ricca di humour, che soffre un’eccessiva dispersione nel racconto, ma vanta anche un buon ritmo e un cast tutto da gustare, con la garanzia di nomi affermati ma anche di una bella sorpresa.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
1.0/5

Perché ci piace

  • Il mix di generi funziona e i momenti di humour sono piacevoli e azzeccati.
  • Il cast è ottimo, ma fra tanti big sorprende la prova di Marianne Rendón.
  • I personaggi sono tutti spassosi e destano empatia.

Cosa non va

  • A tratti la narrazione si disperde inutilmente in troppi rivoli.
  • Tra Tarantino, Guy Ritchie e i Coen, c’è il rischio che i riferimenti siano un po’ troppi.