A Young Twisted Mind
Danny Desai, a malapena undicenne, fa secca la zia e finisce in riformatorio. Ne esce un lustro dopo e gli tocca tornare al paesello dove si ha compiuto il delitto e tentare di reintegrarsi. A scuola gli danno dello psicopatico, le sue migliori amiche d'infanzia, Jo Masterson e Lacey Porter, o sono fin troppo contente di vederlo o disertano la sua presenza. Il tempo e la pazienza sembrano le uniche armi a disposizione di Danny, ma le resistenze dei concittadini non sono destinate all'oblio perché una compagna di liceo viene uccisa da lì a poco e il ragazzo è il primo sospettato.
Twisted inizia così, di primo acchito l'abominevole incrocio tra Rectify e Pretty Little Liars prodotto da ABC Family con protagonista l'ex ragazzino canterino della stucchevole serie teen Victorious, proprio quell'Avan Jogia famoso per aver spupazzato Miley Cyrus alla sua festa di compleanno dei 18 anni. Premesse che fanno sembrare Twisted la serie più trash del piccolo schermo, eppure questa non è un clone di Pretty Little Liars con variabile di genere bensì un sonoro schiaffo ai pregiudizi di chi scrive e una serie teen dai risvolti gialli che parte con uno smisurato vantaggio: un protagonista indecifrabile e affascinante interpretato da un attore che... sa recitare.
Ogni episodio aggiunge un tassello al mosaico dei segreti della famiglia Desai, la quale comprende anche una mamma milf con i sensi di colpa e un padre aitante e defunto che nascondeva conti e appartamenti e forse non è davvero morto; ogni puntata gioca con il pubblico delineando il personaggio dell'inquietante Danny di volta in volta come un ragazzino vittima delle circostanze o come un abile manipolatore reo di tutti i crimini di cui lo accusano. È la parte più riuscita di Twisted, serie che poggia tutta sulla spalle di Jogia e la sua capacità - ampiamente dimostrata - di sembrare sia l'innocuo Beck di Victorious che un Dexter (evocato dal look con le magliette Henley) in erba. Twisted è un sussegirsi di colpi di scena e ribaltamenti del punto di vista secondo lo schema dettato da Adam Milch (già sceneggiatore di Greek - La confraternita, goliardica serie di ABC Family da cui proviene Aaron Hill, il pigro Scopino dei Kappa Tau che qui fa il poliziotto Eddie). Lo show si è già guadagnato il rinnovo per la seconda stagione e una commissione per una decina di puntate in più da spalmare da qui al 2014: più episodi per un giallo non costituiscono una bella notizia perché minacciano il ritmo di una serie per la quale è vitale mantenere la tensione scandita dalle nuove rivelazioni e costringe gli autori a infarcire le trame secondarie. Il nono episodio ne è la prova, merito di un'uscita sonoramente trash che salta fuori dal ripostiglio delle scope di casa Porter. Per adesso Twisted è intrigante nella misura in cui lo è il suo ambiguo - e potenzialmente sociopatico - protagonista e ben pianificata (nonché sufficientemente "twisted", contorta) per quanto riguarda la trama orizzontale mystery: una delle serie più riuscite di ABC Family a oggi.