Dalla sua uscita in sala la scorsa settimana ad oggi, Trolls ha già racimolato un paio di milioni di euro. Non saranno gli incassi stratosferici di altri concorrenti animati, ma il nuovo film di Dreamworks Animation sta dimostrando di saper divertire il pubblico dei giovanissimi a cui è dichiaratamente destinato, come dimostra per esempio la scelta di doppiare tutte le canzoni, anche quelle che sono dei vecchi successi riconosciuti e riconoscibili. Proprio delle canzoni e del loro utilizzo abbiamo parlato con i due registi della pellicola, Mike Mitchell e Walt Dohrn, che abbiamo avuto modo di intervistare al Viewconference di Torino, la manifestazione dedicata alla computer grafica che si è tenuta dal 24 al 28 ottobre scorso, così come della scelta delle voci originali, da Anna Kendrick a Justin Timberlake (in Italia sostituiti da Alessio Bernabei ed Elisa) e delle caratteristiche che avrebbe dovuto avere.
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Li abbiamo interrogati anche sull'ispirazione della pellicola, i giocattoli creati da Thomas Dam, e di quanto siano stati vincolanti nella costruzione della storia che racconta dei piccoli Troll del titolo che vivono cantando e ballando tutto il giorno, in uno stato di costante felicità. Una felicità messa a rischio dall'arrivo di minacciose creature chiamate Bergen, incapaci di provare gioia, se non per un momento dopo aver mangiato una delle buffe creature con i capelli dritti. Vediamo cosa ci hanno detto i due autori riguardo gli aspetti più belli di lavorare alle avventure della principessa dei Troll Poppy e dello scontroso Branch.
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