Immaginate dei Puffi pieni di ottimismo, talmente felici da cantare di continuo. Pensate a dei piccoli gnomi silvani con psichedeliche chiome verticali dai colori sgargianti e avrete i Troll. Queste strambe e minuscole creature sono lontane anni luce dai troll dell'immaginario fantasy (enormi, irascibili, mostruosi e talvolta tonti), ma esseri pacifici che vivono in armonia tra loro e con la natura. Eppure la vita è dura per tutti. Infatti i Troll sono tenuti in prigionia dagli affamati Bergen, popolo di zoticoni, convinto che per raggiungere l'agognata felicità sia necessario nutrirsi dei piccoli capelluti.
Almeno sino al giorno in cui l'eroico re Peppy libera tutti suoi amici per fuggire lontano da questi mostri per poi lasciare le redini della comunità a sua figlia Poppy. Dotata di un entusiasmo smisurato e contagioso, la piccola troll dovrà affrontare la "pecora nera" del gruppo, lo spento Brunch, convinto che non ci sia davvero niente da ridere (e da cantare), perché la minaccia dei Bergen potrebbe tornare molto presto.
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Ispirato ad una celebre linea di giocattoli molto in voga negli anni Ottanta, Trolls è un inno canterino alla felicità, intesa non tanto come superficiale esplosione di gioia, ma come profonda ricerca di una propria dimensione personale e intima, raggiungibile soltanto dopo aver scavato (e scovato) nel proprio Io. Nonostante la morale, i colori, le canzoni completamente ridoppiate in italiano e il design morbido dei personaggi facciano pensare ad un'opera rivolta solo ai bambini, il film diretto da Mike Mitchell e Walt Dohrn allarga i suoi orizzonti verso ogni spettatore, grazie ad un messaggio semplice ma non banale. In questo senso sia la voce che la musica si trasformano in veicoli espressivi per i personaggi e in elementi narrativi per il film stesso.
Perché l'allegria si manifesta nei cori e nei duetti, ma va trovata da solisti. Lo sa bene Justin Timberlake, ex frontman degli 'N Sync e poi amata pop star solitaria, che in Trolls ci ha creduto davvero, producendo e organizzando una colonna sonora piena di successi recenti e grandi classici. Così, in Italia, hanno scelto di affidare la voce dei due protagonisti ad Elisa e ad Alessio Bernabei, cantanti che per la prima volta hanno prestato corde vocali e ugole all'arte del doppiaggio. Noi li abbiamo incontrati per capire come sono entrati in sintonia con leggii, copioni e creature intonate.