Con il loro caleidoscopio di colori quasi accecanti e le cascate di glitter, i Trolls di DreamWorks si sono guadagnati un seguito fedele e appassionato. Non è un caso che, a inizio pandemia, nel 2020, con le sale chiuse, Universal abbia deciso di far uscire comunque Trolls World Tour, secondo capitolo di quella che ormai è una trilogia animata di successo destinata a continuare. Le famiglie hanno premiato quella scelta, guardando in massa il film in streaming (iniziando però una reazione a catena che ha portato altri Studios, come Disney, a far uscire diversi film importanti su piattaforma, decisione che oggi forse non ha poi così ripagato, ma sul momento sembrava l'opzione migliore). La recensione di Trolls 3 - Tutti insieme parte quindi con una conferma: i bambini, e i loro genitori, continueranno ad abbracciare questo franchise.
Se amate il pop non c'è da pensarci: Trolls 3, in sala dal 9 novembre, fa per voi. Il film di Walt Dohm è infatti un concentrato di musica che si rifà alle boy band anni '90. Basti pensare che, in una sola battuta, vengono citati Take That, One Directions, Backstreet Boys, New Kids On The Block. Per non farsi mancare nulla, il gruppo al centro di questa nuova storia si chiama BroZone, che richiama molto i Boyzone. Per non parlare del fatto che uno dei protagonisti, Branch, in originale è doppiato da Justin Timberlake, storico frontman degli 'Nsync. La voce di Poppy invece è di Anna Kendrick, mentre nella nostra versione le voci italiane sono di Stash dei The Kolors e Lodovica Comello.
Questo terzo episodio delle avventure di Poppy e Branch ha natura duplice: è sia sequel che prequel. Scopriamo infatti il passato da pop star del protagonista che, giovanissimo, si esibiva insieme ai fratelli, i BroZone, appunto. Il suo nome d'arte era baby Branch. E Poppy, come del resto il pubblico, ne era totalmente all'oscuro. Anche se la sua abilità nel canto e nel ballo avrebbe dovuto far sospettare qualcosa.
Una trama all'insegna dello spettacolo
La trama di Trolls 3 - Tutti insieme è un pretesto per inanellare un numero musicale dopo l'altro, all'insegna di quello che un amante dei lustrini e delle performance come Baz Luhrmann definisce "spettacolo spettacolare". Ogni canzone è infatti accompagnata da coreografie sempre più esagerate, colori sempre più forti, personaggi che sembrano usciti da un trip da acido.
Tutto parte con un matrimonio, interrotto da un arrivo a sorpresa: uno dei fratelli di Branch, John Dory, il più grande, lo cerca per chiedere il suo aiuto. Una coppia di pop star emergenti, i fratelli Velvet e Venner, ha infatti catturato Floyd, il più sensibile di loro, per rubargli progressivamente il talento. Grazie a un marchingegno ne concentrano l'essenza vitale, che, all'occasione, assumono per potersi esibire. In questo modo lo stanno però letteralmente prosciugando fino alla morte. Branch, insieme a Poppy e al fratello, si mette quindi in viaggio per recuperare gli altri e salvare Floyd.
Il talento non coincide sempre con il successo
Il cast di voci originali di Trolls 3 è formato da cantanti di grande talento, come Camilla Cabello, e Troye Sivan, amatissimi in USA, e Daveed Diggs, storico componente del cast originale di Hamilton (e recentemente voce di Sebastian nel live action Disney di La Sirenetta, qui la recensione). È impossibile quindi non farsi prendere dal ritmo guardando il film: esattamente lo scopo ultimo di un prodotto come questo. Realizzare qualcosa di leggero, colorato, adatto a tutta la famiglia.
Non bisogna quindi avere grandi pretese approcciandosi a Trolls 3, che però, comunque, tra un numero musicale e l'altro, inserisce anche dei temi interessanti. Ovvero come la vera famiglia sia quella che trova la propria armonia più che quella di sangue, e, soprattuto, come il successo non sia per forza sempre collegato al talento. C'è infatti chi vuole avere successo soltanto per il gusto del successo stesso, come i malvagissimi fratelli antagonisti, e pensa di meritarselo a prescindere, e chi invece, come i pop troll, amano cantare e ballare per il gusto di farlo, perché hanno il sacro fuoco della musica. Oggi il confine tra successo e capacità è sempre più labile, dato che, mettendo in mostra la propria vita sui social, chiunque può diventare famoso. Almeno per una nicchia, o per cinque minuti. Ma l'arte vera, soprattutto se condivisa, è tutta un'altra cosa.
Conclusioni
Come scritto nella recensione di Trolls 3 - Tutti insieme, il terzo capitolo della saga animata DreamWorks è un concentrato di canzoni pop pensato per tutta la famiglia. Se amate le boy band anni '90 questo è proprio il prodotto che fa per voi.
Perché ci piace
- I numeri musicali.
- Il cast di voci originali.
- La leggerezza adatta a tutta la famiglia.
- I colori.
Cosa non va
- Se non amate il pop anni '90 non fa per voi.
- È un film per i più piccoli: se non ci entrare probabilmente vi stancherete dopo pochi minuti.