In questa recensione di Trese - Detective delle tenebre cercheremo di mettere in luce i pro e i contro di questo nuovo prodotto animato di Netflix che, con un ambientazione decisamente particolare, propone agli appassionati una nuova serie horror dove umani, demoni e creature sovrannaturali vivono una precaria e difficile convivenza tra le strade di una metropoli complessa e suggestiva come Manila. Ispirato all'omonimo fumetto filippino di Budjette Tan e KaJO Baldisimo - che dal 2015 risulta tutt'oggi ancora in corso - l'anime esprime chiaramente la volontà della celebre piattaforma streaming di puntare su un pubblico di appassionati, proponendo un numero sempre maggiore di anime non necessariamente giapponesi o statunitensi. Ovviamente non tutte le produzioni hanno goduto e godono dello stesso budget, ma non si può negare che la vasta offerta riesca ad accontentare più o meno tutti i palati. Trese - Detective delle tenebre rientra, infatti, tra le numerose produzioni di stampo fantasy-horror con la differenza di un'ambientazione più contemporanea e di una protagonista femminile forte e dal passato travagliato.
Una trama a tinte horror
Alexandra Trese è una detective molto particolare, i criminali che cattura, i crimini su cui indaga, non sono umani. Manila, infatti, non è una città semplice: i mostri del folklore filippino vivono celati tra gli umani, troppo spesso a stretto contatto con coloro che finiscono per essere le loro prede. Tra demoni di vario genere, esseri mitologici, Alexandra dovrà affrontare una grande varietà di casi dove non sempre il mostro è quello dall'aspetto più spaventoso. La donna, infatti, dopo aver preso il posto del padre nella lotta e la preservazione dell'equilibrio tra le varie specie, si ritroverà a dover fare i conti anche con un passato doloroso che la tormenta e che sembra riaffacciarsi ultimamente troppo spesso alla sua memoria.
25 migliori anime su Netflix da vedere
Un'idea interessante, ma con qualche problema
Non possiamo negare che l'idea di fondo sia veramente intrigante: l'ambientazione orientale, e la presenza di elementi del folclore filippino e non, rendono questa produzione interessante, nonostante le sue tante problematiche. Le difficili vicende di Alexandra scorrono senza troppi intoppi, ogni episodio racconta un caso che verrà risolto nell'arco dei più o meno trenta minuti della puntata e che aiuta a delineare una situazione di conflitto che pian piano trova radici nel passato. Tutto, infatti, sembra essere collegato alla storyline che, invece, si dipana per questa intera prima stagione e che costituisce il fulcro vero delle vicende di un mondo in cui i conflitti e le trame nascoste sono solo la punta dell'iceberg di una società allo sbando. Il primo problema si riscontra qui: alcune leggerezze, ingenuità e piccole incongruenze rischiano di rovinare la visione di un pubblico più attento in cerca di prodotti di qualità, non perfetti ma di sicuro frutto di una maggiore attenzione.
Le animazioni e lo stile
Nonostante la provenienza e il sapore orientale della storia, lo stile dei disegni sembra ricalcare un tipo di animazione decisamente più vicina a quelli che sono i prodotti occidentali; vediamo linee semplici senza particolari fronzoli o licenze artistiche, un design pulito ma piuttosto efficace capace di rendere adeguatamente caratterizzati e riconoscibili i diversi personaggi, in particolar modo Alexandra e quelli a lei più vicini. L'aspetto più spinoso riguarda le animazioni vere e proprie, che non riescono a mantenere la stessa qualità nei diversi momenti della serie. Troppo spesso e in diverse occasioni appaiono meno fluide e a pagarne lo scotto sono i numerosi combattimenti che richiederebbero tutte le capacità e l'agilità della protagonista, pena la spettacolarità che, è evidente, si cerca in più di un'occasione e che invece troppo spesso viene a mancare.
Nonostante, però, i tanti aspetti poco convincenti, non ce la sentiamo di bocciare un prodotto che ha evidentemente tanto potenziale espressivo: il personaggio di Alexandra Trese ha ancora da raccontare, le ambientazioni e il mondo delineato numerose possibilità narrative in serbo per lo spettatore, e dopo aver visto la scena post credit dell'ultimo episodio siamo fiduciosi per una seconda stagione, nella speranza, magari, di una maggiore attenzione ai dettagli e un budget un po' più alto per una produzione che meriterebbe qualcosa di più.
Conclusioni
Per riassumere la nostra recensione di Trese - Detective delle tenebre possiamo affermare che questa nuova serie animata originale Netflix ha tanto potenziale: la storia è accattivante e interessante, le ambientazioni suggestive ma il comparto tecnico costituisce una parte decisamente migliorabile a cui non è stata dedicata tutta l’attenzione necessaria. Piccole incongruenze visive e qualche ingenuità rischiano, infatti, di rovinare la visione agli spettatori più attenti e le animazioni poco fluide infastidire quelli più esigenti.
Perché ci piace
- Una trama intrigante.
- Le ambientazioni suggestive.
Cosa non va
- Le animazioni poco fluide.
- Qualche ingenuità ed incongruenza visiva e narrativa.