Tredici non è solo una delle serie di Netflix di maggior successo. Lo show, ispirato al popolare romanzo di Jay Asher, è stata una delle produzioni che più hanno fatto discutere per via del contenuto controverso. La serie svela a poco a poco le ragioni che spingono l'adolescente Hannah Baker a togliersi la vita, ragioni contenute in tredici audiocassette che la ragazza ha registrato prima di uccidersi e che vengono recapitate ai compagni di scuola ritenuti da lei responsabili del suo gesto.
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Lo show, che tocca temi come la diversità, l'accettazione, il bullismo, la violenza sessuale, ma anche il rapporto tra adolescenti e adulti, ha catturato l'attenzione del pubblico suscitando reazioni controverse. In Canada alcune scuole hanno invitato a evitare la visione, altri hanno sottolineato l'importanza di discutere delle tematiche trattate con la supervisione di adulti per evitare il generarsi di possibili tentativi di emulazione. Seppur con qualche accorgimento - l'inserimento di un video a inizio di ogni puntata in cui il cast invita a discutere con esperti e adulti dei temi affrontati - Tredici sta per fare ritorno su Netflix con una seconda stagione. Confermato l'intero cast, compresa l'australiana Katherine Langford che interpreta Hannah Baker (scelta, questa, che desta grande curiosità), Tredici dovrebbe fare ritorno sulla piattaforma streaming nei prossimi mesi. Le prime anticipazioni dello show sono state oggetto del See What's Next Event romano alla presenza dei protagonisti Katherine Langford e Dylan Minnette e del creatore della serie Brian Yorkey.
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Il ritorno di Hannah
La peculiarità nella struttura di Tredici sta proprio nei tredici nastri, uno per episodio, recapitati a coloro che sono oggetto della narrazione di Hannah Baker. La storia è raccontata in retrospettiva; quando lo show si apre Hannah è già morta, ma è attraverso la sua voce che Clay (Dylan Minnette), e con lui lo spettatore, apprende i motivi per cui la compagna di scuola per cui aveva una cotta ha scelto di togliersi la vita sconvolgendo la famiglia, la scuola e la cittadina in cui si era trasferita da poco. Chi sarà la nuova voce narrante nella seconda stagione? Come potrà Hannah fare ritorno ora che i motivi che l'hanno spinta al suicidio sono stati ampiamente sviscerati? Queste sono le domande che si pongono i fan dello show, domande a cui per ora non viene una data una risposta certa. Per adesso sappiamo che nei nuovi episodi la scuola di Hannah dovrà affrontare un processo e anche i compagni che hanno commesso dei reati dovranno affrontare le conseguenze legali, ma come si innesterà il ritorno di Hannah in questo scenario?
"Abbiamo sentito i nastri, ma ci deve essere di più. Ci sono tante cose che non sono state dette" ammette cauta Katherine Langford. "Dopotutto Clay ha perso la donna che ama in un modo orribile". Brian Yorkey interviene: "Abbiamo ascoltato i 13 nastri, ma il pubblico vuole passare ancora del tempo con i personaggi, vuole saperne di più su di loro. Sentivamo che c'era ancora qualcosa da raccontare, siamo partiti dal trauma per vedere quale lezione hanno imparato i personaggi dall'esempio di Hannah". Per il creatore della serie non è un problema il fatto che, nei nuovi episodi, verrà a mancare la solida traccia del romanzo di Jay Asher, la cui trama si è esaurita con la prima stagione. "Abbiamo dovuto capire come andare oltre. L'ultimo episodio della prima stagione è stato drammatico, perdere Hannah è stato terribile, ma a volte la tragedia serve a comprendere il quadro più ampio delle nostre vite".
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Il segreto del successo dello show? Parlare a chi si sente isolato
Polemiche e interrogativi a parte, Tredici ha saputo scavarsi un posto speciale nel cuore dei fan grazie alla capacità di mettere in scena con sensibilità e accuratezza quel limen che è il passaggio tra l'adolescenza e il mondo adulto. Il suo afflato universale e l'ottimo lavoro compiuto dal cast hanno reso lo show uno dei prodotti più apprezzati della piattaforma streaming. Quali sono le ragioni alla base di un così grande successo? Secondo Katherine Langford è la "narrazione raffinata. Tredici è una serie corale con tanti personaggi. Questo è il motivo per cui il pubblico si è affezionato a loro, per il modo in cui vengono presentati. I fan non smettono di sorprendermi. Interpretare Hannah è stato il mio primo lavoro, il più difficile, ma anche il migliore". Dylan Minnette aggiunge: "Tredici parla di relazioni tra giovani, tra genitori e figli. Credo che il pubblico li senta vicini alla sua realtà. Tutti coloro che si sentono soli, tristi, alienati, possono riflettersi nella serie". Brian Yorkey puntualizza: "Abbiamo adattato un libro che aveva molti fan, il libro ha salvato la mia vita. Avevamo tra le mani una storia universale, abbiamo cercato di essere il più autentici e onesti possibile".
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Dylan Minnette, ex attore bambino con una solida carriera alle spalle, anticipa cosa accadrà all'inizio della seconda stagione. "Quando si aprirà la seconda stagione Clay si è rifatto una vita, la sua esistenza prosegue, ma presto lui capisce di non aver superato il trauma. Andare avanti senza Hannah non sarà facile. Interpretare Clay mi ha insegnato molto, lui è un tipo generoso, emotivo, è un libro aperto. Esprime ciò che sente, nel bene e nel male". Data la natura degli argomenti trattati, bollare Tredici come teen series è riduttivo. Lo show ha attirato un pubblico trasversale che attende con ansia il proseguo per sapere cosa accadrà a Clay e ai suoi compagni di scuola dopo la scomparsa di Hannah. Ma quali serie per ragazzi sono rimaste nel cuore del cast plasmandone la crescita? Sono tutti concordi nell'indicare un titolo, My So-Called Life, serie di culto andata in onda per una sola stagione. Dylan Minnette svela di aver amato molto lo show così come Katherine Langford, la quale aggiunge Freaks and Geeks, "anche se è stata soprattutto la musica a formarmi crescendo". Brian Yorkey conclude: "Quando My So-Called Life è uscito io non ero più adolescente, ma è stato una fonte di ispirazione notevole per Tredici".