Occhi di un azzurro quasi irreale, sorriso perfetto e pelle bruciata dal sole: Travis Fimmel porta con sé l'aura da divinità e in effetti in questi anni ha avuto molto a che fare con gli dei, in particolare quelli norreni, grazie al ruolo del re vichingo Ragnar Lothbrok, protagonista della serie di History Vikings, arrivata alla quinta stagione, disponibile in Italia su TIMVision, in contemporanea con la messa in onda oltre oceano, dal 29 novembre.
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Travis Fimmel nel ruolo di Ragnar ha conquistato il pubblico non solo grazie ai suoi occhi di ghiaccio, ma soprattutto per essere stato in grado di conferire al personaggio un'irrequietezza palpabile, incarnando il desiderio di conoscenza e conquista tipica dei grandi condottieri. Abbiamo incontrato l'attore a Montecarlo, durante il Montecarlo Film Festival, dove ha presentato il film, ancora inedito in Italia, Finding Steve McQueen, di Mark Steven Johnson, in cui è un rapinatore di banche con il mito del divo americano.
Harry Barber, Ragnar Lothbrok, Anduin Lothar in Warcraft - L'inizio: come mai l'attore australiano ama tanto interpretare personaggi la cui mente non si ferma mai? "È molto più stimolante, è una sfida, amo interpretare personaggi complicati: mi annoio molto facilmente. Quindi amo i personaggi interessanti." In Finding Steve McQueen il cinema è centrale, tutti i protagonisti hanno il mito di divi del grande schermo: Fimmel pensa mai al fatto che, grazie ai suoi ruoli, può diventare un modello per il pubblico? "Cerco di mettere un cuore dietro ogni ruolo e i personaggi credono sempre di fare la cosa giusta: se tutti cercano di fare la cosa giusta si spera che possa dare il buon esempio. Se non è così ho fatto un sacco di cose terribili in tv!" ci ha detto sorridendo.
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Ragnar e i suoi figli: il futuro di Vikings
Travis Fimmel non fa più parte del cast di Vikings dalla quarta stagione, ma lo sguardo intelligente e allo stesso tempo un po' folle di Ragnar gli è rimasto addosso: anche nel protagonista di Finding Steve McQueen c'è qualcosa di lui. Quando sfreccia a velocità folle Barber ricorda Ragnar che va in battaglia, uomini che dissimulano la paura anche nei momenti più difficili: è un po' quello che fanno gli attori? Secondo Fimmel non è esattamente così: "Non credo che il lavoro di un attore sia essere calmo: devi provare tutto ciò che ci rende umani, se devi avere paura hai paura, a volte cerchi di nasconderlo, ma rimani comunque spaventato nel profondo." Sul set del film comunque l'attore più che provare paura si è divertito come un bambino, visto il suo amore per le macchine: "Mi piacciono le macchine, come a tutti credo. È stato molto divertente, abbiamo potuto guidare delle auto fantastiche, è una parte importante del film e nella vita non capita spesso di poterne guidare così tante, quindi è stato bello poterlo fare sul set."
Nel frattempo Vikings è arrivato alla seconda parte della quinta stagione e i figli di Ragnar si sono divisi in due schieramenti, guidati dal maggiore e dal minore, Bjorn (Alexander Ludwig) e Ivar (Alex Høgh Andersen), e minacciano di uccidersi senza pietà: l'uscita di scena della figura paterna è stata nefasta? "Non ho visto la serie tv ultimamente, ma stanno tutti ancora girando e si stanno divertendo da matti, gli ascolti sono buoni, quindi sono felice per lo show. Al momento stanno girando la sesta stagione, quindi c'è ancora molto Vikings da scoprire. I miei figli se la cavano bene."
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Vita tra gli animali e regia all'orizzonte?
Travis Fimmel è cresciuto in una fattoria e ama camminare a piedi nudi: pensa mai alla possibilità di tornare a una vita semplice, in mezzo agli animali? "Amo quella vita, mi piacerebbe farlo. Amo la natura." All'opposto della vita tranquilla c'è invece quella sul set: la sua collega Katheryn Winnick, che in Vikings è Lagertha, prima moglie di Ragnar, ha diretto un episodio della nuova stagione: pensa mai quindi di provarci anche lui? "Ho già un sacco di problemi nel cercare di imparare a recitare! Chi può dirlo, magari un giorno." Risposte sintetiche per Fimmel che, come ci ha detto, si annoia facilmente. Che cos'è che invece non lo annoia mai? "Le risate, le persone che si divertono e non prendono tutto troppo seriamente."