Eravamo su un'autostrada verso la zona pericolo, e a ricordarcelo era Kenny Loggins. E a toglierci il respiro, oltre alle evoluzioni degli aerei, era anche Take My Breath Away dei Berlin. La colonna sonora del primo Top Gun è stata fondamentale per il successo del film: la musica riusciva a sposarsi alla perfezione con le immagini, contribuendo a creare l'epica inconfondibile del film, e funzionava anche al di là della pellicola di Tony Scott. Nel 1986 fu la colonna sonora più venduta, ed è ancora oggi una delle più vendute in assoluto. Anche Top Gun: Maverick, nelle sale italiane dal 25 maggio, ha una colonna sonora potentissima. Andiamo allora a vedere quali sono le canzoni che, forse ancora una volta, resteranno nella storia.
1. Top Gun Anthem (Harold Faltermeyer e Steve Stevens)
I rintocchi tipici del Top Gun Anthem arrivano con lo schermo ancora a nero. La famosa scritta in sovraimpressione ci ha appena spiegato che cosa sono i Top Gun e il Top Gun Anthem di Harold Faltermeyer e Steve Stevens ci riporta immediatamente in quel mondo. Anche le immagini sono le stesse del film del 1986, quello di una portaerei in azione con gli aerei che, in controluce, al tramonto, si preparano al decollo. Non c'è modo migliore per iniziare Top Gun: Maverick che riprendere uno dei marchi di fabbrica del film, il tema scritto appositamente da Harold Faltermeyer e diventato un simbolo di quel mondo. Solenne e allo stesso tempo libero, sfrenato, il tema di Top Gun è stato realizzato insieme a Steve Stevens, che era il chitarrista di Billy Idol. Proprio la rockstar stava lavorando, all'epoca, nello studio vicino a quello di Faltermeyer, e favorì l'incontro tra il musicista e Stevens. Nell'esecuzione, sintetizzatore e chitarra elettrica si passano il testimone, in un crescendo che dona enfasi al pezzo. Top Gun Anthem ha vinto un Grammy Award nel 1987 come Best Pop Instrumental Performance.
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2. Danger Zone (Kenny Loggins)
E proprio come in quel magico inizio del Top Gun del 1986, anche in Top Gun: Maverick il tema di Faltermeyer sfuma in Danger Zone, la canzone di Kenny Loggins che parte non appena l'aereo decolla. È una sferzata rock, è il segnale che siamo in una zona di pericolo, e che l'adrenalina, nel film, scorrerà a mille. Kenny Loggins era reduce dal successo di Footloose, nel 1984. Danger Zone è stata scritta da Giorgio Moroder e Tom Whitlock, e doveva essere cantata dai Toto, ma non se ne fece niente per una serie di problemi legali. Così si pensò a Corey Hart, che però declinò l'invito perché preferiva cantare canzoni scritte da lui. E si arrivò a Kenny Loggins: anche lui avrebbe poi detto che questa canzone non lo rappresentava, proprio come i Berlin, che grazie a quel Top Gun sfondarono con Take My Breath Away. Intanto, con Danger Zone Kenny Loggins avrà il suo maggior successo dopo Footloose: numero 2 nella classifica americana di Billboard, superato solo da Sledgehammer di Peter Gabriel. Una delle cose che rende inconfondibile Danger Zone è una linea di basso creata al sintetizzatore, un Yamaha DX7, un caposaldo del suono anni Ottanta.
3. Let's Dance (David Bowie)
Ecco, David Bowie invece nel Top Gun del 1986 non c'era, e, apparentemente, non c'è niente di più lontano di Bowie da un film ambientato in un mondo militare. Let's Dance a prima vista non ha niente da spartire con il mondo di Maverick, eppure, non appena la ascoltiamo nel nuovo Top Gun, ci sembra una delle cose più naturali. I creatori del film, in un colpo solo, sono riusciti a omaggiare un grande della musica che nel frattempo è scomparso, a dare un chiaro mood alla storia che è legata agli anni Ottanta, e a creare un clima di festa. Sì, perché Let's Dance arriva nel momento in cui Maverick mette piede nel pub gestito da Penny (Jennifer Connelly) e incontra la sua vecchia fiamma. Eppure, appena nata, quella canzone di David Bowie sembrava non facesse muovere i piedi a nessuno. Quando, in Svizzera, Bowie suonò per la prima volta Let's Dance a Nile Rodgers, con una chitarra acustica, quel brano folk e malinconico, tra i Byrds e Donovan, non convinse nessuno. Fu proprio il leader degli Chic a trovarle l'abito giusto, con un riff di chitarra che, allora come adesso, non distinguiamo dal suono di un sintetizzatore, delle percussioni incalzanti, dei ritmi sincopati. Se pensiamo a Let's Dance pensiamo a qualcosa di leggero. Ma Bowie qui racconta la danza della vita. In quel "put on your red shoes and dance the blues", "indossa le scarpe rosse e balla il blues", ci sono tutte le volte che fingiamo di essere felici mentre siamo tristi.
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4. Get It On (T-Rex)
Come in un festival rock, dopo David Bowie arrivano gli altri epigoni del glam rock, i T-Rex di Marc Bolan. Get It On (nota negli Usa come Bang a Gong (Get It On)), uno dei loro inni. Non c'è niente da obiettare, siamo sempre nel pub di Penny e questa musica ci sta benissimo. Get It On, in qualche modo, è una canzone d'assalto (l'abbiamo ascoltata anche in Jarhead di Sam Mendes), e infatti vede un assalto - stavolta pacifico - come l'ingresso nel pub dei nuovi piloti, quelli che diventeranno gli allievi di Maverick. È sulle note di questa canzone che facciamo la loro conoscenza: chiassosi, superbi, aggressivi, sono i migliori piloti d'America e lo sanno. Get It On è nata mentre Marc Bolan stava cercando di registrare Little Queenie di Chuck Berry, e infatti ne riprende il riff. La canzone fu registrata a Londra, con Rick Wakeman al piano e Tony Visconti come produttore. Get It On arrivò al numero uno in Inghilterra e al numero 10 in America, dove è stato il maggior successo dei T-Rex.
5. Great Balls Of Fire (Miles Teller)
Ricordate la scena di Top Gun in cui Maverick e Goose, al piano, cantavano Great Balls Of Fire di Jerry Lee Lewis? Nella versione italiana, con il testo cantato nella nostra lingua, e quindi modificato, non tutti avevano riconosciuto la canzone. In Top Gun: Maverick tocca a Rooster, il figlio di Goose, che la ascoltava, ancora piccolino, seduto sul piano, riportarla in scena. Miles Teller, che sembra davvero il figlio di Goose, canta quella canzone al piano, nel pub di Penny. E i ricordi assalgono immediatamente Maverick. Jerry Lee Lewis, registrò la canzone ai Sun Studios a Memphis. Il titolo viene da un modo di dire del sud degli Stati Uniti, considerato blasfemo da alcuni cristiani. In Via col vento Rossella O'Hara esclamava spesso "Great balls of fire!" nell'adattamento originale.
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6. Won't Get Fooled Again (The Who)
Ma il punto più alto del matrimonio tra il rock e Top Gun: Maverick avviene quando parte Won't Get Fooled Again, monumentale brano degli Who, tratta dall'album Who's Next, uno dei loro dischi più famosi. È la canzone che accompagna il primo volo, insieme a Maverick, dei nuovi piloti, la loro prima esercitazione. Won't Get Fooled Again è perfetta. È una canzone che parte piano, con un tappeto di tastiere, e poi decolla, in un continuo crescendo, e vola alto, fino all'esplosione. è perfetta per una battaglia, o in questo caso una simulazione, nei cieli. Quei suoni che sentiamo all'inizio sono quelli di un organo trattato attraverso un sintetizzatore. La canzone, inizialmente, doveva essere il brano finale dell'opera rock Lifehouse, e doveva essere una critica nei confronti del potere. "Quando scrissi Won't Get Fooled Again volevo dire "noi non accetteremo il fascismo"" dichiarò Pete Townshend. E, ascoltandola durante le evoluzioni in aria di Maverick, ci potremmo ritrovare il suo carattere anticonformista.
7. I Ain't Worried (One Republic)
Una delle scene più famose di Top Gun, che tutti - soprattutto il pubblico femminile - ancora ricordano, è quella della partita a pallavolo che i piloti fanno tutti insieme. È un classico esempio del cinema degli anni Ottanta: i bicipiti e i pettorali dei protagonisti sono illuminati in modo da risaltare il più possibile. In Top Gun: Maverick non manca la citazione di questa scena. Stavolta i piloti sono in spiaggia e stanno giocando a una versione modificata del football americano, che prevede difesa e attacco nello stesso tempo. Ad accompagnare questa scena, che ovviamente avviene in controluce e al tramonto, c'è una canzone originale, è I Ain't Worried dei One Republic. È una canzone contraddistinta da un fischio, che fa da riff, e la rende immediatamente irriconoscibile. E che ha un'aria vagamente Sixties, con una ritmica nervosa e un impasto di cori a sostenerla. È il momento più rilassato del film, e questa canzone di sta bene.
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8. Hold My Hand (Lady Gaga)
C'era una volta Take My Breath Away, e oggi c'è Hold My Hand. C'erano i Berlin e ora c'è Lady Gaga. Il mondo di Top Gun ha bisogno di un tema d'amore, che però, visto il contesto, deve essere anche epico ed enfatico, perché così è l'universo in cui si muove. Lady Gaga è stata scelta perché ha dimostrato di saper fare cose di questo tipo. La sua Swallow, da A Star Is Born, è una canzone che non si dimentica facilmente. Hold My Hand ha tutto quello che serve a un brano di questo tipo. Chiude Top Gun: Maverick degnamente. Eppure, forse, non è all'altezza dei migliori brani di Lady Gaga. E non è neanche all'altezza di Take My Breath Away, che era scritta da un certo Giorgio Moroder. Ma a dirlo si rischia di essere presi per nostalgici degli anni Ottanta...