Sono passati quasi quindici anni dall'ultima volta che avevamo visto sullo schermo Lara Croft, la celebre eroina dei videogiochi che continua a mietere successi nell'ambito di appartenenza. All'epoca aveva le fattezze (e il décolleté, per quanto aumentato strategicamente) di Angelina Jolie, e le reazioni negative di stampa e pubblico spinsero i produttori ad accantonare i loro piani per un'eventuale prosecuzione. Adesso Lara è nuovamente tra noi, interpretata dall'attrice svedese Alicia Vikander e protagonista di Tomb Raider, un reboot che torna alle origini del personaggio, sulla falsariga del rilancio del franchise videoludico uscito nel 2013. Assistiamo così alla nascita dell'icona action che tutti conosciamo, con il chiaro intento di mostrarne l'evoluzione in episodi futuri, sempre all'insegna di avventure dall'impostazione classica, senza le derive apertamente paranormali del dittico con la Jolie. In mezzo a cotanta serietà c'è però anche il giusto spazio per qualche rimando ad altri personaggi simili e alla storia del franchise. Ecco quindi, come da consuetudine, gli omaggi nascosti più notevoli. N.B. Questo articolo contiene spoiler.
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1. Lara Croft e la prima crociata
Per ovvi motivi, essendo entrambi attivi in campo archeologico, non è difficile voler paragonare Lara al celeberrimo Indiana Jones, e il regista Roar Uthaug ne è pienamente consapevole, soprattutto per quanto riguarda l'equilibrio tra avventura e spavento (quest'ultimo calibrato per un pubblico più giovane) nella seconda parte del film. Chi non ha pensato, vedendo Lara alle prese con enigmi la cui risoluzione errata comporta la morte, a Indiana Jones e l'ultima crociata, dove il protagonista è alle prese con una sfida simile (e anche lui, insieme al padre, ostaggio del cattivo di turno)? Una trappola in particolare fa anche pensare a un altro videogioco portato al cinema con una protagonista femminile, ossia Resident Evil: gli ostacoli chiodati che avanzano a intervalli regolari e finiscono per uccidere uno degli inseguitori di Lara sono praticamente la versione più "terra terra" del reticolo laser con cui Alice dovette fare i conti nel 2002.
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2. Croft, Jones o Bristow?
Sono evidenti le somiglianze fra Richard Croft e Henry Jones Sr., entrambi scomparsi in circostanze misteriose e reperibili solo tramite una serie di indizi che i figli devono decifrare. Ma c'è anche un'altra figura paterna riconoscibile nel comportamento del patriarca della famiglia Croft, e anch'egli ha una figlia che, per lavoro, era spesso a contatto con artefatti misteriosi di epoche lontane: Jack Bristow, padre della protagonista di Alias e, come Richard, costretto a dire addio in modo tragico e violento, con un nobile sacrificio. Sia il padre di Lara che quello di Sydney Bristow, infatti, si ritrovano in fin di vita, senza alcuna chance di sopravvivenza, e fanno saltare in aria il luogo dello scontro finale con l'antagonista.
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3. Padre seriale
Nel Lara Croft: Tomb Raider del 2001 si era deciso di dare una carica emotiva supplementare alla storyline famigliare facendo interpretare il padre dell'archeologa al vero genitore di Angelina Jolie, l'attore Jon Voight. In questa sede non è stato possibile, essendo il padre della Vikander psichiatra, ma c'è comunque una certa continuità a livello di casting, essendo questa la seconda volta che l'attrice nordica interpreta la figlia di Dominic West. La prima è stata nel 2014 in Generazione perduta, dramma bellico inglese basato sulle vere esperienze di Vera Brittain, che nel 1914 abbandonò gli studi universitari ad Oxford per diventare un'infermiera durante la Prima Guerra Mondiale.
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4. Cameo nerd
Non è citato nei credits, ma è proprio Nick Frost ad avere il ruolo comico dell'uomo a cui Lara vende un cimelio di famiglia per potersi permettere il viaggio in Asia alla ricerca del padre. La sua presenza nel film è doppiamente simbolica: Frost è un noto gamer, sebbene la paternità l'abbia costretto a ridurre le ore passate con i videogiochi (come potete sentire nel video qui sotto, dove l'attore londinese spiega a Toni Collette che cosa sia Call of Duty), ed è anche stato uno dei comprimari della sitcom Spaced insieme al migliore amico Simon Pegg, il quale in un episodio per consolarsi dopo una giornata negativa gioca proprio a Tomb Raider.
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5. Da un'arma all'altra
Per l'intera durata del film Lara dimostra di sapersela cavare egregiamente o con le proprie mani o, se necessario, con arco e frecce, esattamente come nel gioco del 2013. Solo alla fine, complice il ritorno in scena di Nick Frost, fa capolino l'opzione di aggiornare l'armamentario, passando alle pistole. Ovviamente la ragazza sceglie due Heckler & Koch USP Match, l'arma prediletta del personaggio sin dalle origini del franchise, e il si conclude con un fermo immagine di lei con in mano le due pistole, proprio come il lungometraggio del 2001. Solo che la Vikander, a differenza della Jolie, non deve fare i conti con un robot appositamente tirato in ballo per l'addestramento...