Abbiamo più volte parlato del lavoro fatto da Apple per comporre il catalogo della sua piattaforma streaming, fatto di ricerca e qualità, di grandi nomi e splendide idee, di un Production Value sempre evidente e considerevole. Un tipo di titolo che a oggi ancora mancava su Apple TV+ è forse proprio quello in arrivo il 24 Luglio, che sa attingere al passato per proporre qualcosa di nuovo e originale: Time Bandits è infatti adattamento del film cult di Terry Gilliam del 1981, I banditi del tempo, ma inevitabilmente rivisto ed espanso nel passaggio alla serialità a opera di Taiki Waititi, Jemaine Clement e Iain Morris. Ne abbiamo parlato con due dei protagonisti, i due volti centrali di un cast ben amalgamato, ovvero Lisa Kudrow e Kal-El Tuck.
Time Bandits: sentirsi parte di qualcosa
Si tratta dei due volti centrali di Time Bandits, perché Kal-El Tuck interpreta l'undicenne Kevin, appassionato di storia ed emarginato, che si unisce al bislacco gruppo di avventurieri e ladri guidato dal personaggio di Lisa Kudrow per salvare i propri genitori... e il mondo. Proprio l'integrazione in questo gruppo, il sentirsi parte di qualcosa di simile a una famiglia, è stato il punto di partenza della nostra chiacchierata: quanto è importante il sentirsi accettati? "Sì, è importante essere accettati e avere amici" ci ha detto Kal-El Tuck, ma per il giovane attore non è tutto: "se sei una brava persona, la gente risponde a questo e vuole essere amichevole e ti permette di integrarti." È d'accordo Lisa Kudrow che conferma come sia nata una piccola famiglia sul set: "è stato bello. Eravamo tutti lontani da casa e ci siamo divertiti. Anche se Kal-El ha dovuto sia lavorare che continuare la scuola, senza sosta. E questo non è stato semplice per lui."
Questione di equilibrio secondo Lisa Kudrow
Time Bandits è una miscela di sensazioni e situazioni di natura diversa, perché c'è commedia e ironia sopra le righe, ma anche avventura ed esplorazione. È stato difficile bilanciare tutto questo? "Lo script è stato una guida magnifica" ci ha detto la Kudrow spiegando come si siano affidati a quello che era già presente su carta per ogni tipo di situazione. "Quello che ognuno di noi ha cercato di fare è rendere la realtà della situazione in cui ci trovavamo", cosa in cui anche Kal-El Tuck è stato fantastico.
E proprio il ragazzo conferma: "Sì, avevamo lo script, ma un grande aiuto è arrivato anche dai registi, che ci hanno aiutati anche quando ci allontanavamo dal testo." Spazio quindi anche a qualche sperimentazione, in cui tutto il cast è stato coinvolto nel modo giusto, per mantenere la fedeltà all'idea espressa dagli autori in sceneggiatura." E in più c'erano i set e i costumi ad aiutare l'immedesimazione: "Ti sentivi sul serio come se ti trovassi nei posti che visitavamo nella serie, che fosse un luogo innevato, un deserto o una foresta giurassica mai vista prima da nessuno. È stato straordinario!"_
Viaggiare (nel tempo e non) con Time Bandits
Time Bandits ha permesso al cast di vivere tempi e luoghi diversi, esplorare ere particolari e incontrare personaggi esotici. Ma dove andrebbero se avessero la possibilità di viaggiare nel tempo? "Mi piacerebbe viaggiare al tempo dei Vichingi" ci ha detto Tuck, "semplicemente andare lì e vivere una vita calma e rilassante come una persona dell'epoca". Un concetto con cui fa fatica a immedesimarsi Lisa Kudrow: "non c'è mai stato per me una vita calma e rilassante, quindi resterei dove sono ora!"
Ma c'è un periodo che preferiscono tra quelli della serie? "Il mio tempo preferito è stato ad Harlem, New York, negli anni '20. Erano tutti gentili, mi piacevano i personaggi, la cultura, la moda, i posti dove abbiamo recitato." Ed è d'accordo Lisa Kudrow, che però ha "amato tutti i luoghi in cui hanno viaggiato, ogni episodio mi apriva gli occhi ed era bellissimo. Ma essere nell'antico villaggio Maya, in cima al tempio piramidale e guardare un tramonto nella vita reale mi ha fatto pensare che non ho più bisogno di viaggiare. Questa serie avrà la funzione di agenzia di viaggi per il resto della mia vita."