Thunderbolts, un nome che a molti non dirà molto, ma che agli appassionati del Marvel Cinematic Universe suona come una gigantesca ed insolita scommessa: la pellicola, porta, infatti, per la prima volta sul grande schermo, l'omonimo gruppo di antieroi de La Casa delle Idee nato nel 1997. Un team che, nel corso della vita editoriale, ha affrontato molte minacce, è passato dal male al bene, avendo sempre un peso importante nell'universo supereroistico Marvel tanto da prendere parte anche alla Civil War. Ecco che quindi, finalmente, la squadra messa in piedi dalla Contessa Valentina Allegra de La Fontaine (perlomeno all'interno dell'MCU) ha modo di riscattarsi, mostrando al pubblico una versione alternativa dei tanto amati Vendicatori, rappresentando l'altra faccia della medaglia. Qualche giorno fa, in un'intervista per ComicBook, David Harbour, che in Thunderbolts riprende il ruolo di Alexei Shostakov/Red Guardian ricoperto in Black Widow (2021), ha anticipato che nell'opera "verrà sganciata una bomba". Ma a cosa si riferiva l'attore?
Cosa sappiamo del film
Prima di andare nel dettaglio, è opportuno riflettere sugli elementi di Thunderbolts che conosciamo. Ufficialmente il lungometraggio è stato annunciato a settembre 2022, durante il D23 Expo 2022, anche se da tanto si parlava di questo film. L'opera, diretta da Jake Schreier con una release prevista per luglio 2024, vede come parte del gruppo alcuni antieroi che abbiamo visto principalmente nella Fase 4 dell'MCU (con l'eccezione di Spettro, villain interpretata da Hannah John-Kamen apparsa in Ant-Man and the Wasp, uscito nel pieno della Fase 3 e del Soldato D'Inverno di Sebastian Stan, introdotto nella Fase 2). Stiamo parlando, oltre agli antagonisti sopracitati, del già menzionato Red Guardian (Harbour), US Agent (Wyatt Russell), Yelena Belova (Florence Pugh) e Taskmaster (Olga Kurylenko). Come collante, c'è la Contessa de la Fontaine (Julia Louis-Dreyfus) che abbiamo visto tramare in Black Widow , The Falcon and the Winter Soldier e anche in Black Panther: Wakanda Forever.
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Un progetto innovativo per il Marvel Cinematic Universe
Nonostante manchino all'appello due nomi imprescindibili dei Thunderbolts ovvero Abominio (Tim Roth), apparso da poco in She-Hulk e il Barone Zemo (Daniel Brühl), imprigionato dai wakandiani in The Falcon and the Winter Soldier , siamo abbastanza sicuri che specialmente Zemo sarà uno snodo fondante della trama, magari la sua scarcerazione potrebbe potenzialmente essere la prima missione del team. Una squadra che, contrariamente a quanto abbiamo visto fino ad ora nell'MCU, è composta da personaggi discutibili che forse avranno degli interessi maligni. Quello che ci interessa realmente, però, è che, in modo del tutto particolare, gli spettatori si caleranno nei panni di figure lontane dagli standard supereroistici classici, come accaduto con Suicide Squad (2016) e The Suicide Squad (2021). Detto questo, visto che stiamo parlando del Marvel Cinematic Universe, il background di fondo è molto più approfondito, quindi, oltre che essere un semplice spin-off o un progetto collaterale, Thunderbolts avrà sicuramente un peso importante nei rapporti tra i vari supereroi e antagonisti del piano cinematografico e seriale di Kevin Feige.
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Qualche perplessità
Mentre abbiamo pochissime informazioni in merito a Thunderbolts, ovviamente è necessario considerare anche delle perplessità che un progetto simile genera. In primis, per quanto molti di questi personaggi li abbiamo già conosciuti, non tutti hanno una caratterizzazione approfondita ed efficace e ciò rischia di creare dei forti squilibri nella squadra, con alcuni membri del gruppo che potrebbero avere un'importanza maggiore di altri. Tenendo poi conto che, all'interno dell'MCU, molte figure si muovono agilmente nella zona grigia, tra bene e male (come Loki, ad esempio) un film di questo calibro potrebbe essere limitato nel contenuto, costretto, per certi versi, a non mostrare una cattiveria estrema, ma edulcorata, senza la possibilità di esplorare veramente il lato più oscuro de La Casa delle Idee. Chiaramente stiamo parlando di dubbi che derivano dall'esperienza e dalla mancanza di dettagli approfonditi, quindi tutto potrebbe cambiare da un momento all'altro, già solo scoprendo il misterioso elemento nominato da Harbour.
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Le dichiarazioni di David Harbour
Parlando dell'intervista dell'attore, quest'ultimo, riguardo Thunderbolts, si è limitato a dire che "nonostante io non abbia letto la sceneggiatura, ho scoperto l'arco narrativo della storia e come si svolgerà, trattandosi di qualcosa di fantastico e unico". È poi andato nello specifico descrivendo il genere, "ha fantastici elementi di action e comedy", spiegando infine "che nel film verrà aggiunta una cosa esplosiva che sarà davvero eccitante per il film da fare alla fine di questa particolare fase che staremo concludendo". La parola chiave, in questo caso, è proprio la Fase che sta finendo, con Harbour che si riferisce alla Fase 5 visto che la pellicola chiude proprio questa sezione dell'MCU. Ecco perché, al di là delle implicazione che questo elemento scoppiettante avrà all'interno del lungometraggio, ci dobbiamo probabilmente soffermare sull'importanza che avrà nel futuro de La Casa delle Idee. Proprio perché Thunderbolts è per certi versi un'opera di raccordo, il contenuto della realizzazione avrà dei possibili risvolti non immediati.
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L'anello di congiunzione
Difficile capire di cosa stesse parlando David Harbour , ma non è detto che dobbiamo cercare per forza di cose un elemento tangibile di storia o di trama. La Fase 4 del Marvel Cinematic Universe ci ha infatti abituato allo sperimentalismo, per quanto in questi mesi è mancata fortemente una solidità di fondo che avevamo avvertito molto di più durante la Saga dell'Infinito. Questa celebrazione del Multiverso sembra avere come tratto distintivo il tentativo di aggiungere sempre più carne al fuoco, introducendo nuovi eroi, antagonisti e tematiche e magari proprio Thunderbolts potrebbe essere l'anello di congiunzione della Fase 4 con la Fase 6, una sorta di ponte tematico e contenutistico che dona quella sicurezza e coerenza che fino ad ora non siamo riusciti a trovare nel mondo seriale e televisivo de La Casa delle Idee nel post Endgame. Ciononostante, l'attore forse si stava riferendo proprio ad un dettaglio specifico e lì ci sono molte teorie in merito.
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Un nuovo supereroe o antagonista all'orizzonte?
La sorpresa più clamorosa, in realtà, potrebbe celarsi nell'antagonista che i Thunderbolts dovranno affrontare all'interno della pellicola. Su reddit le teorie già impazzano, ma per avere un peso nel futuro dell'MCU si dovrebbe parlare di un nome realmente clamoroso e sembra che Teschio Rosso sia effettivamente adatto allo scopo. Nella saga dell'Infinito, dopo essere stato sconfitto nel primo film di Captain America, ha avuto un importante ruolo in Avengers: Endgame e quando la Gemma dell'Anima è stata usata, si è finalmente liberato di questo fardello, in quanto protettore dell'artefatto. Che sia pronto nuovamente a mettere i bastoni tra le ruote nel mondo Marvel? Spostandoci di prospettiva, se la squadra avrà intenzioni malvagie, chi saranno gli eroi pronti a fermare i Thunderbolts? E perché proprio lo Squadrone Supremo, con personaggi "parodia" della DC (un modo gentile per richiamare la Suicide Squad) e una natura decisamente peculiare perché cattivi di origine, ma buoni di adozione?
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