Come spesso accade quando esce un nuovo cinecomic Marvel Studios al cinema, gli spettatori che vogliono saperne di più sugli eroi che hanno lottato sul grande schermo si rivolgono all'altra faccia della Marvel, quella cartacea dei fumetti... oppure a Internet, che è sempre ricco di informazioni e può rispondere a ogni curiosità. Questo approfondimento ha esattamente questa funzione. Vi spiegheremo alcuni punti fondamentali di Thor: Love and Thunder, rifacendoci ai fumetti che hanno ispirato il nuovo film di Taika Waititi, per capire meglio come il regista e sceneggiatore li abbia tradotti per il grande schermo e dove potrebbero portarci i prossimi film del Marvel Cinematic Universe. Vi consigliamo di proseguire con la lettura solo ed esclusivamente se avete visto il film, perché da questo momento in poi si entra nel territorio degli spoiler!
1. Thor: Il dio del tuono e La potente Thor
La prima cosa da sapere è che Thor: Love and Thunder, come tanti altri cinecomic, non s'ispira a una specifica run dei fumetti, ma a più storie, in cui Taika Waititi ha pescato a piene mani in cerca di spunti per la sceneggiatura. Il nuovo film si basa soprattutto sulle due run firmate da Jason Aaron tra il 2012 e il 2019, e cioè Thor: Il dio del tuono e La potente Thor. Dalla prima, Waititi ha tratto il personaggio di Gorr, un antagonista che nei fumetti è un po' diverso ma mette comunque in ginocchio i pantheon dell'Universo Marvel proprio come nel film. Dalla seconda, invece, ha tratto la sottotrama che vede Jane Foster diventare Thor per un periodo di tempo, fino alla sua morte apparente nel quinto e ultimo volume della run.
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2.L'indegno Thor
Nel film, il martello Mjolnir della linea temporale principale è stato distrutto da Hela in Thor: Ragnarok e si ricompone all'avvicinarsi di Jane poiché Thor, quando stavano insieme, lo aveva involontariamente incantato con i suoi poteri, incaricandolo di "prendersi cura" della sua fidanzata. A questo punto del Marvel Cinematic Universe, Thor è ancora degno di impugnare il martello, tant'è che l'ultima volta lo abbiamo visto palleggiarselo con Captain America nello scontro finale di Avengers: Endgame. Nei fumetti, però, la questione è un po' diversa. Jane impugna il martello perché Thor non è più degno di sollevarlo da quando ha realizzato che Gorr "aveva ragione" riguardo alla vanità e ipocrisia degli dèi. L'affermazione di Gorr ha sconvolto Thor per anni di storie, privandolo del suo martello in una lunga ricerca della propria identità eroica.
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3. Gorr il Macellatore di Dèi
L'antagonista di Thor: Love and Thunder deve il suo carisma alla magistrale interpretazione di Christian Bale, ma sotto sotto è un villain abbastanza banale che ha giurato vendetta contro gli dèi e ha ottenuto i suoi poteri grazie alla cosiddetta Necrospada. Nei fumetti il personaggio è più complicato, grazie anche a mesi di storie che gli garantiscono maggior respiro. Le origini sono molto simili: Gorr ripudia gli dèi dopo la morte della sua famiglia, finché non si imbatte in Knull, il dio dei simbionti che impugna la Necrospada. E sì, quando parliamo dei simbionti, ci riferiamo proprio a Venom. Armato della spada, Gorr massacra gli dèi in lungo e in largo, attirando l'attenzione di Thor che lo combatte più volte e in più epoche, fino ad allearsi con le sue versioni provenienti dal passato e dal futuro. Alla fine, è il figlio di Gorr, in realtà un costrutto generato dal potere della Necrospada, a chiedere a Thor di uccidere suo padre prima che detoni la Bomba Divina e distrugga ogni dio nell'universo.
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4. La morte della Potente Thor
Un'altra differenza interessante rispetto al film è che nei fumetti Jane Foster è un medico, e non un'astrofisica, che piuttosto che curarsi il cancro si occupa dei suoi pazienti: questo suo atto di eroismo convince Mjolnir che sia degna di impugnarlo. Nei primi albi della collana, Jason Aaron mantiene il segreto sull'identità della nuova Thor, svelandolo poi con un colpo di scena, e Jane vive molteplici avventure insieme agli Avengers, combatte nella guerra tra Asgard e gli Shi'ar, affronta una cospirazione sulla Terra e alla fine si scontra col Mangog, un mostro che la costringe a lanciarlo nel sole insieme a Mjolnir. Così facendo, Jane rinuncia ai suoi poteri e soccombe al cancro. Colpito dal suo coraggio, Odino rianima Jane e l'accoglie ad Asgard, dove potrà guarire. Una fine molto diversa dal film, vero?
5. Jane la Valchiria
In realtà, l'eroica storia di Jane Foster nei fumetti prosegue, e la seconda scena dopo i titoli di coda di Thor: Love and Thunder potrebbe aver lasciato uno spiraglio aperto sul futuro di Natalie Portman nel Marvel Cinematic Universe. In questa scena, infatti, vediamo Jane entrare nel Valhalla, l'aldilà degli eroi, e incontrare Heimdall. Nei fumetti, invece, le condizioni di salute di Jane migliorano finché non scoppia la Guerra dei Regni, che la costringe a impugnare nuovamente Mjolnir. Quando Malekith massacra tutte le Valchirie, Thor spiega a Jane che nessun altro eroe potrà raggiungere il Valhalla senza di loro, e così lei, spinta dallo spirito di Brunilde, accetta di diventare la prima di una nuova generazione di Valchirie.
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6. I capri
Nella mitologia norrena, Tanngrisnir e Tanngnjóstr erano i capri che trainavano il carro di Thor. Nei fumetti Marvel, questi capri sono stati ribattezzati Toothgnasher e Toothgrinder, e aiutano Thor nel periodo in cui è indegno di impugnare Mjolnir, portandolo in giro per l'universo o soccorrendolo nel momento del bisogno. Nel film, i due capri sono donati a Thor e ai Guardiani della Galassia da una civiltà aliena, e la loro caratteristica principale è quella di belare a squarciagola, oltre a poter viaggiare nello spazio. Taika Waititi, che ha doppiato personalmente i due capri, si è ispirato a un popolare meme del 2008 che aveva per protagonista una capra peruviana che belava in un modo stranamente simile al grido di un essere umano. Il video diventò virale e da allora ha totalizzato miliardi di interazioni sui social network.
7. Ercole
Qualche spettatore potrà essere rimasto spaesato non tanto dalla presenza di Zeus nel film, e quindi di un altro dio del tuono, ma dall'entrata in scena di Ercole nella prima scena dopo i titoli di coda, che ricorda un po' l'esordio di Charlize Theron nei panni di Clea nel finale di Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Interpretato da Brett Goldstein, Ercole è inviato da un rancoroso Zeus a uccidere Thor per averlo umiliato a Omnipotence City. Nei fumetti, a mandare Ercole contro Thor nella sua prima apparizione, datata 1965, è il villain Immortus: nel Marvel Cinematic Universe abbiamo già conosciuto una sua "variante", cioè Colui che rimane, nella prima stagione di Loki. Ercole, nei fumetti, ha una vita editoriale lunghissima e super complicata, ma basti dire che, dopo aver combattuto Thor a più riprese, i due sono diventati amici e militano insieme negli Avengers. Siamo abbastanza sicuri che succederà anche nel prossimo film.
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8. La figlia di Gorr
Questa volta i fumetti non possono aiutarci: sebbene Gorr abbia avuto un figlio, Agar, e un costrutto di quest'ultimo sia stato poi strumentale nella sua disfatta, non esiste una controparte cartacea della bambina che nel finale viene soprannominata Love e che nel film è interpretata da India, la figlia di Chris Hemsworth. La bimba è una metafora, perché nello scontro finale rappresenta la scelta di Thor di abbracciare l'amore per Jane piuttosto che l'odio per Gorr. Quest'ultimo, poi, invece di chiedere a Eternità la distruzione di tutti gli dèi, preferisce desiderare che sua figlia ritorni in vita, ed Eternità lo accontenta. Per di più, essendo stata creata da Eternità, Love possiede abilità che probabilmente rasentano l'onnipotenza, anche se nel film abbiamo visto soltanto la super forza e i raggi ottici. Nonostante sia un personaggio completamente inedito, Love ha un piccolo aggancio ai fumetti: nel Multiverso esiste infatti un Thor che ha avuto una figlia da Sif, Torunn Thorsdóttir. Ecco, Torunn significa proprio "amore di Thor"!
9. L'orientamento sessuale di Valchiria
Rispetto a quanto annunciato al Comic-Con del 2019, quando Thor: Love and Thunder fu svelato al pubblico insieme al ritorno di Natalie Portman, il film uscito nelle sale ha annacquato molto la sottotrama LGBTQ che Tessa Thompson e Kevin Feige avevano promesso. Tessa Thompson si era già lamentata in passato del fatto che i Marvel Studios avessero cancellato alcune scene di Thor: Ragnarok in cui si affermava la bisessualità di Valchiria, anche perché la Thompson aveva rivelato nel 2018 di essere attratta sia da uomini che da donne, ma di non sentirsi bisessuale. Al Comic-Con 2019 si era anticipato che "Valchiria avrebbe trovato la sua regina", cosa che nel film però non accade, a meno che non sia stata tagliata qualche scena. In Thor: Love and Thunder, Valchiria esprime il suo apprezzamento sia per Jane che per Thor in diverse occasioni, e Korg accenna alla sua passata relazione con un'altra Valchiria come lei, ma la cosa finisce lì. Nei fumetti, invece, Valchiria è sempre stata bisessuale, anche se Marvel Comics ha affrontato esplicitamente la questione solo a partire da alcuni albi del 2013.
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10. Un richiamo agli Eterni
Il film di Taika Waititi potrebbe aver confuso parecchio gli spettatori che hanno visto Eternals, la pellicola di Chloe Zhao uscita lo scorso anno. Il motivo è semplice: in quel film, gli Eterni spiegavano che miti come Atena, Efesto o Icaro erano sorti solo dopo che gli Eterni si erano manifestati all'umanità, influenzando leggende e credenze popolari. Ora, però, abbiamo scoperto che il pantheon degli dèi greci esiste davvero, e che probabilmente sono extraterrestri interdimensionali proprio come Thor e gli altri Asgardiani. Difficile dire se e come i Marvel Studios rettificheranno questa incongruenza, anche perché nel momento in cui Thor, Jane e Valchiria fuggono da Omnipotence City sfondando la vetrata, si vedono chiaramente due Celestiali... che però sono molto, ma molto più piccoli di Arishem, il Celestiale che controllava gli Eterni e che ha minacciato la Terra alla fine del film.