Se vi sentite un po' storditi dopo aver visto il finale di The Watcher, la nuova serie di Ryan Murphy su Netflix, non preoccupatevi: è tutto nella norma, non siete entrati anche voi nel tunnel mentale in cui sono finiti i protagonisti dello show tratto da una storia vera. Dopo il sorprendente rinnovo per una seconda stagione, ci sembra doveroso fare il punto della situazione su questa serie che ha scalato molto in fretta la top ten della piattaforma, soprattutto dopo il successo di un'altra creatura seriale di Murphy, Dahmer - Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer. Scopriamo allora insieme la spiegazione del finale di The Watcher e cosa aspettarci dalla stagione 2. Ça va sans dire, questo articolo contiene spoiler sul finale di The Watcher.
È stata la casa?
Scherzavamo già nella nostra recensione del primo episodio di The Watcher ponendoci questa domanda: "È stata la casa?" rimandando al topos narrativo del genere horror che Ryan Murphy e Ian Brennan avevano già utilizzato nella loro filmografia, a partire da American Horror Story: Murder House. Una tematica a loro così cara da essere tornata anche nella prima stagione dello spin-off American Horror Stories. Tematica che quindi abbiamo ritrovato in The Watcher dove, dopo sette episodi, gli autori scelgono di non dare un'effettiva soluzione al mistero. Questo perché proprio come nella storia vera da cui è tratto lo show "l'Osservatore non è mai stato trovato", come recita il disclaimer finale. Quello che hanno deciso di fare i due showrunner è proporre tanti possibili colpevoli e tante possibili risoluzioni, senza dire quale sia quella corretta, quasi fossimo nel film Signori, il delitto è servito. Potrebbe anche non essere vera nessuna di esse oppure che tutti abbiano contribuito ad essere l'Osservatore e mantenere quell'alone maledetto sulla casa al 657 Boulevard di Westfield, proprio come in Assassinio sull'Orient Express.
Tutti sono sospettati
I sospettati nel corso della stagione erano molteplici per la coppia interpretata da Bobby Cannavale e Naomi Watts, ovvero Dean e Nora Brannock, trasferitisi nella periferia del New Jersey perché tutto avrebbe dovuto essere più tranquillo e sicuro, e invece si è presto trasformato in un incubo a occhi aperti. Si iniziava dai vicini - la coppia di fratelli sui generis Jasper (Terry Kinney) e Pearl (Mia Farrow), a capo della Westfield Preservation Society, un'associazione non ufficiale che serve a preservare l'architettura e l'arredamento delle case nel quartiere da costanti ristrutturazioni, che di solito chiunque compri casa si prende in carico per rendere l'abitazione "più sua". Ma è come se questa casa avesse un'identità propria e nessuno dovesse possederla, mai. Una possibile metafora di mascolinità tossica rovesciata, che nella storia è rappresentata dalla coppia protagonista, con Nora che acquisisce sempre più indipendenza anche economica dal marito, dopo che vengono fuori i suoi debiti e le sue malefatte. Dell'associazione sembra far parte anche Bill Webster (Joe Mantello), che abbiamo visto aggirarsi nel tunnel sotterraneo che porta alla casa dei Brannock e che si è presentato a Dean come un certo John, che potrebbe essere il misterioso John Graff. La sua vicenda è ispirata ad un'altra storia vera: quella di John List, che uccise la madre, la moglie e i figli sempre a Westfield ma in un'altra casa. Nello show Graff ha eliminato la propria famiglia sempre al 657 Boulevard e ha ritagliato il proprio volto da tutte le foto della casa scomparendo nel nulla, in modo che nessuno potesse sapere che faccia avesse in realtà.
Tra i possibili colpevoli ci sono poi i vicini impiccioni Mo (Margo Martindale) e MItch (Richard Kind), la coppia il cui figlio tossicodipendente ha finto la morte per prendere i soldi dell'assicurazione. Negli ultimi episodi Mitch è morto davvero per il cancro e lei, rimasta vedova, è entrata nell'associazione di vicinato. Avrà avuto ragione l'ex proprietario della casa interpretato da Seth Gabel sulla Setta composta dal vicinato e sui sacrifici di sangue di cui li aveva accusati? L'Osservatore poteva essere anche il ragazzo che si è occupato di installare le telecamere in casa, Dakota (Henry Hunter Hall), il cui come da videogamer è proprio The Watcher e che ne aveva messa una in segreto nella camera da letto dei Brannock. O ancora l'ex compagna di università di Nora, ora agente immobiliare, Karen (Jennifer Coolidge), che fin dall'inizio aveva provato a far rivendere la casa alla famiglia per poterci guadagnare insieme al proprio capo. O infine l'amante segreto di Karen, il detective Chamberland (Christopher McDonald), che guarda caso non è mai sembrato troppo collaborativo nello scoprire effettivamente l'identità dell'Osservatore che mandava le misteriose lettere minatorie ai Brannock. L'ultima lettera poi è stata scritta da Dean stesso che, disperato dai debiti, voleva a quel punto vendere a tutti i costi la casa. Nel finale si auto-accusa addirittura Theodora Birch (Noma Dumezweni), l'investigatrice privata assunta da Dean e malata di cancro, ora morente. La sua spiegazione agli eventi non sembra totalmente soddisfacente e al suo funerale scopriamo dalla figlia che si era inventata tutto per provare a dare un po' di pace a quella famiglia.
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Sindrome di Stoccolma
La risoluzione della serie Netflix, come abbiamo spiegato nella nostra spiegazione del finale di The Watcher, è insomma una non-risoluzione che offre semplicemente tutti i possibili scenari, senza rivelare quale sia - e se effettivamente ci sia - quello legittimo. Lascia anche alcuni elementi in sospeso come ad esempio la ragazzina con le treccine che era stata registrata con Dean di notte dalla telecamera nella camera da letto. Una ragazzina vista solo di spalle con indosso quel vestito da notte con le ciliegie, lo stesso della figlia di John Graff rimasta uccisa nella casa di Westfield. John Graff che non sappiamo se davvero corrisponda a Bill Webster, come abbiamo già detto, ma che alla riunione dell'associazione viene riconosciuto da Roger Kaplan (Michael Nouri), il professore in pensione che aveva iniziato i suoi studenti all'Ode a una casa, diventata poi una pagina Facebook con grande seguito. Kaplan, altro possibile sospettato, dice solamente "Mi sembra di averla già vista... sì io la conosco" senza dare un nome all'uomo, ma possiamo facilmente intuire a chi faccia riferimento. Il vero messaggio finale di The Watcher però sembra essere non tanto e non solo che la periferia può rivelarsi molto meno idilliaca di quanto appaia all'apparenza e che i panni sporchi si lavino sempre nelle case dalla staccionata bianca e il prato sempre curato, come avevano già spiegato Desperate Housewives - I segreti di Wisteria Lane e molte altre serie prima e meglio di lei. Piuttosto sembra voler sottolineare come si rischi di diventare vittime della propria ossessione se non si riesce ad uscirne per tempo, come nella storia è accaduto a Andrew Pierce (Gabel). E come sembra succedere nelle scene finali agli stessi Dean e Nora, che si mentono a vicenda sul controllare i nuovi proprietari del 657 Boulevard. Forse gli lasciano addirittura delle lettere nella cassetta della posta, continuando in un certo senso e in maniera ciclica l'operato dell'Osservatore, perché quella casa non può appartenere a nessuno.
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Verso la stagione 2
Data la spiegazione del finale di The Watcher, il rinnovo per una stagione 2 da parte della piattaforma lascia un po' perplessi, nonostante il successo ottenuto, il passaparola e il chiacchiericcio. Questo grazie al fatto che Ryan Murphy e Ian Brennan hanno saputo unire soprannaturale e reale, dati gli elementi horror della "casa infestata" e la minaccia di stalking del misterioso Osservatore. Detto questo, Netflix non ha ancora specificato se i nuovi episodi seguiranno ancora i Brannock, facendo quindi tornare nel cast Naomi Watts e Bobby Cannavale e qualcuno degli altri personaggi. O forse potrebbe diventare una serie antologica, come gli autori avevano già fatto ripotandole in auge in tv simbolicamente proprio da American Horror Story in poi. La nuova stagione potrebbe anche seguire la coppia mentre cerca di ricostruirsi una vita in una nuova casa ma riceve nuovamente minacce dall'Osservatore, ma ci sembra una scelta un po' ridondante, a meno che non riveli nuovi elementi sul mistero generale.