The Watcher, il thriller di successo di Ryan Murphy che ha letteralmente conquistato Netflix dalla sua uscita sulla piattaforma streaming, si basa sulla storia vera di una famiglia americana che, dopo aver acquistato una nuova casa, ha iniziato a ricevere una serie di lettere minacciose da parte del cosiddetto "Osservatore", una persona che era fin troppo familiare con le loro vite e, in particolare, con la loro nuova abitazione.
Era certo fin dall'inizio che una storia così inquietante, con un cast costellato da stelle come Bobby Cannavale, Naomi Watts e Jennifer Coolidge, avrebbe sicuramente conquistato il pubblico. Il finale ambiguo di The Watcher, pesantemente criticato da buona parte degli spettatori, non è bastato per farci dimenticare quanto siano stati angoscianti alcuni momenti dei sette episodi della serie.
Detto questo, i fan si infurieranno ulteriormente quando scopriranno che la maggior parte dei momenti più spaventosi e inspiegabili dello show sono stati inventati di sana pianta o pesantemente romanzati dai creatori: di seguito analizzeremo insieme alcuni dei più sconvolgenti aspetti della serie Netflix che, in verità, in alcuni casi non sono neanche lontanamente ispirati a ciò che è realmente accaduto alla famiglia Broaddus.
1. L'Osservatore non si è mai spinto oltre le lettere
Dopo aver visto la serie, ai fan viene da pensare che i Broaddus, la vera famiglia che ha ispirato gli sceneggiatori per la creazione dei Brannock, fosse costantemente molestata con lettere, telefonate e animali morti. In realtà, secondo il giornalista di Reeves Wiedeman, i Broaddus hanno ricevuto solo quattro lettere in totale da qualcuno che si faceva chiamare l'Osservatore: una prima di finalizzare l'acquisto della casa, le due successive nel mese seguente e una quarta lettera sarebbe arrivata anni dopo, mentre i Broaddus stavano cercando di vendere la casa.
Come se non bastasse, l'Osservatore non è stato prolifico come suggerisce lo show: ad oggi, si sospetta che solo altre due lettere possano potenzialmente essere state inviate dallo stalker. Una è stata inviata alla famiglia Woods, ex proprietaria del 657 Boulevard, poco prima della vendita della casa; e un'altra è arrivata nella cassetta della posta di un vicino, dopo che i giornali hanno iniziato a parlare della vicenda. Non ci sono mai state telefonate notturne, furetti morti o video spaventosi in cui una "ragazza fantasma" finge di aver fatto sesso con un membro della famiglia Broaddus.
2. La storia di John Graff è solo parzialmente vera
Il personaggio di John Graff è basato su uno dei casi di omicidio più famosi del New Jersey: nel 1971, durante un solo giorno, John List uccise sua moglie, sua madre e i suoi tre figli, lasciando i corpi in casa insieme a una nota che spiegava che cosa lo aveva spinto a compiere il gesto. Passò un mese prima che i corpi venissero trovati a Westfield e passarono altri 18 anni prima che List fosse identificato e arrestato. Quando fu trovato, l'uomo aveva cambiato nome, si era risposato e si era unito a una chiesa luterana: tutti questi dettagli corrispondono perfettamente alla caratterizzazione presentata nello show, così come la presunta distruzione di tutte le fotografie che lo immortalavano.
Tuttavia, The Watcher si è spinta troppo oltre, a partire dal fatto che List può essere l'Osservatore: dopo la cattura del 1989, il vero John Graff fu processato e condannato nel 1990 per cinque capi di omicidio di primo grado. Rimase in carcere, nonostante gli appelli, fino alla sua morte, verificatasi nel 2008. Secondo i rapporti della polizia, l'uomo non sembra aver avuto alcun legame diretto con il 657 Boulevard e quello che è certo è che non ha mai messo piede all'interno dell'abitazione.
3. Il progetto "Ode a una casa" non è mai esistito
Quando ebbe inizio il calvario della famiglia Broaddus, per un breve periodo, la polizia seguì una pista che coinvolgeva lo sceneggiatore, romanziere e insegnante di scuola superiore Robert Kaplow. Lo scrittore, d'altro canto, non ha mai incaricato nessuno studente di scrivere lettere alle case della zona, anche se era solito raccontare di averlo fatto lui stesso in passato per una dimora in particolare: no, non stiamo parlando del 657 Boulevard, ma di una casa vittoriana sul lato nord; i proprietari finirono per stringere amicizia con lui, invitandolo regolarmente a prendere il tè pomeridiano nel loro soggiorno.
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4. L'agente immobiliare è stato completamente inventato
Jennifer Coolidge è un'attrice semplicemente mozzafiato e la sua straordinaria performance nei panni dell'agente immobiliare Karen Calhoun ci invoglia a credere che un personaggio così peculiare e ben caratterizzato sia realmente esistito. Purtroppo però, non è affatto così: i rapporti rilasciati dalla famiglia Broaddus non menzionano mai una figura di questo genere; la coppia parla soltanto dell'affermato colosso immobiliare Coldwell Banker, che fu il loro agente durante i primi tentativi di vendere la casa. Sebbene ci siano state teorie su un agente avido e privo scrupoli molto simile a Karen, non è mai stato rivelato niente che possa sostenere la veridicità di questa tesi.
5. I vicini erano strani, ma non così strani
Pearl e Jasper Winslow, interpretati rispettivamente da Mia Farrow e Terry Kinney, sono basati sulla novantenne Peggy Langford e sul figlio schizofrenico Michael. Quest'ultimo fu davvero uno dei sospettati durante le indagini ed è risaputo che all'epoca aveva la reputazione di vagare distrattamente per i cortili della gente raccogliendo i loro giornali. D'altro canto, né Michael né nessun altro è mai all'interno del 657 Boulevard, anche se per anni è rimasto uno dei sospettati per quanto concerne il caso dei Broaddus.
Richard Kind e Margo Martindale erano la coppia perfetta per dare vita ai minacciosi Mitch e Mo, ma questo non significa che i loro personaggi siano realmente esistiti. L'unico aspetto veritiero, a proposito di una coppia di questo genere, è che due vicini molto anziani avessero l'abitudine di passare delle ore su delle sedie da giardino posizionate davanti alla proprietà dei Broaddus. Il fatto che nella serie siano altezzosi e conflittuali è completamente inventato, anche perché è importante ricordare che i Broaddus non si trasferirono mai all'interno del 657 Boulevard. Inoltre, secondo quanto riferito, non si verificano omicidi nella zona da svariati decenni, quindi anche le vicende che riguardano il figlio e la morte dei due senzatetto non sono radicate nella realtà.