Cappellino da militare perennemente in testa, labbra carnose e un temperamento battagliero raramente illuminato da un sorriso: Rosita Espinosa è una delle protagoniste femminili più toste di The Walking Dead, serie di AMC creata da Frank Darabont a partire dall'omonimo fumetto di Robert Kirkman, trasmessa in Italia da Fox. La sua interprete, Christian Serratos, classe 1990, un'altra saga con creature mostruose alle spalle, quella di Twilight, in cui ha interpretato Angela, una delle amiche di Bella (Kristen Stewart), è invece il suo opposto.
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Solare, sempre pronta a scherzare (l'abbiamo vista con i nostri occhi terrorizzare i colleghi Steven Ogg e Tom Payne, interpreti rispettivamente di Simon, braccio destro di Negan, e Jesus, simulando urla di zombi), l'attrice californiana ha da poco avuto una bambina e, forse anche per questo, è serena, e pronta ad accettare la morte del suo personaggio, con cui convive da ben quattro anni: "Rosita è forte" ci ha detto a Londra, dove l'abbiamo incontrata in occasione della Walker Stalker, convention dedicata alla serie AMC, continuando: "È stato divertente vederla esplodere, la sua evoluzione nella seconda metà della stagione sarà molto interessante. L'ho sempre amata: ha diverse sfumature, è un personaggio interessante. Mi diverto molto a interpretarla. Sono pronta alla sua morte: credo di aver onorato il personaggio".
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Piena di entusiasmo, Serratos non è stanca della serie: "Lo show si evolve di continuo: credo che le persone siano così appassionate perché non sanno mai cosa succederà dopo. Seguiamo in parte il fumetto, ma facciamo anche molte cose di testa nostra: un equilibrio sano". L'attrice non si abbatte nemmeno di fronte alle critiche crescenti del pubblico, che accusa la serie di aver perso colpi: "Seguo la sceneggiatura: ogni personaggio ha alti e bassi, per me la cosa più importante è rimanere fedele alla storia. Rosita ha avuto un momento incredibile nella settima stagione: ha abbassato le sue difese, ha cominciato a mostrarsi vulnerabile, abbiamo scoperto qualcosa in più di lei. Finalmente ho potuto aggiungerle dei colori. La gravidanza ha avuto un ruolo importante: mi ha impedito di fare certe cose, ma allo stesso tempo mi ha permesso di lavorare sul personaggio in modo diverso dal solito".
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Glenn e Carl: le morti più sconvolgenti
In The Walking Dead nessuno è al sicuro: per l'attrice la morte più difficile è stata quella di Glenn (Steven Yeun): "La serie è cambiata radicalmente quando è uscito di scena. Il momento della sua uccisione mi ha così sconvolto che per 24 ore mi sono ammalata: ho chiesto di dormire dentro un furgone e mi ci è voluto un po' per riprendermi. Ma è stato giusto per il bene dello show: quando le persone dicono: non credevo avreste avuto il coraggio di farlo, allora vuol dire che abbiamo realizzato un buon episodio".
Una morte recente, quella di Carl, vista nell'episodio numero nove dell'ottava stagione, Honor, è stato un altro duro colpo da assimilare, ma Serratos ha solo parole di affetto per il collega Chandler Riggs: "Chandler è un ragazzo giovanissimo e pieno di talento: sono contenta per lui, è cresciuto moltissimo nel corso della serie ed è giusto che ora si guardi intorno per fare altro e far vedere a tutti quanto è bravo. È sempre stato il piccolino per noi: è ora che voli da solo".
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Una passione per il trucco di scena
Sul futuro prossimo però ha la bocca cucita: si ritroverà presto faccia a faccia con Eugene (Josh McDermitt), e questo è il massimo che può dire. In ogni caso non vorremmo essere nei suoi panni quando succederà, vista la rabbia che Rosita prova nei suoi confronti. A prescindere dal proprio destino sul set, l'attrice prima di abbandonare la serie ha un sogno: truccare Greg Nicotero, produttore esecutivo di The Walking Dead e responsabile degli effetti visivi, da zombi: "Sono molto brava con il trucco: vorrei tanto trasformare Greg in un walker! Tra una scena e l'altra chiedo sempre consigli e segreti ai make-up artist. Ho fatto pratica con gli occhi neri: credo di essere pronta a truccare qualcuno da zombi".