Uno dei biopic più attesi dagli amanti della musica: Gli Stati Uniti contro Billie Holiday, arriva al cinema dal 5 maggio con BIM Distribuzione a oltre un anno di distanza dal lancio negli USA. Una pellicola che acquista ancor più valore in epoca di lotte per i diritti civili delle minoranze visto che la Holiday, con la sua vita sregolata e la sua voce roca, fu una dei primi artisti a usare l'arte come strumento di protesta eseguendo in pubblico la celebre Strange Fruit, inno contro il razzismo. Per raccontare la vita tormentata di Billie Holiday, il regista Lee Daniels ha riunito un cast variegato che annovera Trevante Rhodes, Garrett Hedlund, Natasha Lyonne, Evan Ross, figlio della star Diana Ross, e Andra Day nel ruolo di Billie Holiday. Una ricerca non facile, quella di Lee Daniels, per trovare la protagonista perfetta. La scelta è caduta sulla cantante Andra Day, qui al debutto come attrice, che per il ruolo ha ottenuto una nomination all'Oscar.
"Ho visto La signora del blues a 13 anni" racconta Lee Daniels. "Ricordo le fantastiche performance di Diana Ross, Billy Dee Williams e Richard Pryor e lo splendore della musica. Il film, che raccontava per la prima volta Billie Holiday, mi ha emozionato e influenzato, volevo far sentire le persone come mi sono sentito io. Questo è il motivo per cui faccio il regista". Sull'incontro con Andra Day, Daniels svela: "Trovare l'attrice giusta è stata la cosa più difficile. Un sacco di persone mi consigliavano di incontrare Andra Day, ma non ero convinto. Quando mi sono deciso ero molto nervoso; anche lei era terrorizzata, ma per fortuna è scatta la scintilla. Sono davvero felice di questa scelta e sono orgoglioso di tutto il cast. Sono grandi artisti, il loro spirito è prezioso".
Strange Fruit: come eseguire una canzone leggendaria
Una delle scene chiave di The United States Vs. Billie Holiday è proprio l'esecuzione di Strange Fruit che rappresenta la ribellione di Billie Holiday al governo americano. A raccontare quel momento magico è la stessa Andra Day: "Strange Fruit è la prima canzone di protesta che dà il là al movimento per i diritti umani. Il brano è stato scritto da Abel Meeropol, che ha incontrato Billie Holiday e le ha chiesto di eseguirlo. La canzone ha concentrato l'attenzione del grande pubblico sul razzismo americano, che in America era quasi un fatto culturale. Ma la vera rivoluzione è il messaggio lanciato da Billie Holiday che, con la sua voce penetrante, invitava il pubblico a unirsi per ascoltarla superando ogni barriera. Ecco perché in molti la temevano".
Gli Stati Uniti contro Billie Holiday, recensione: Andra Day è l'anima di un biopic che non decolla
La neoattrice confessa: "Prima di girare ero molto apprensiva, avevo paura di non farcela. Non ero sicura di essere un'attrice. Amo la musica, ma passare da un'arte all'altra non è scontato. Non mi piace fare le cose male, soprattutto in pubblico. Per me Billie è un mito, volevo essere all'altezza del suo talento e della sua eredità. In più c'era il confronto con Diana Ross che ha interpretato Billie in La signora del blues. La sua performance è senza difetti, era intoccabile. Ma Lee Daniels mi ha rassicurato, mi ha parlato della lotta per i diritti civili. Lee è davvero coinvolto nell'autenticità della storia e del personaggio. Questo è davvero fantastico".
Un cast in stato di grazie per un film dal valore educativo
Non è un caso la presenza nel cast di The United States vs. Billie Holiday di Evan Ross, figlio di Diana. A Ross è affidato il ruolo di uno degli agenti dell'FBI che presero di mira Billie Holiday per via delle indicazioni del Bureau, che ha sfruttato le sue dipendenze da alcool e droghe per strumentalizzarne l'immagine. Parlando della performance materna, Evan Ross spiega: "Sono cresciuto con la sua interpretazione ed ero un po' terrorizzato sapendo quanto significasse per lei. Ma per i giovani vedere questa nuova performance è così importante. Fare ricerche sul mio personaggio mi ha aiutato a comprenderlo senza giudicarlo. In fin dei conti eseguiva gli ordini". Lee Daniels interviene specificando che "là dove non avevamo sufficienti informazioni, abbiamo lavorato sul background in libertà. Questo è un film senza tempo, è una storia che parla di noi e a qualche livello ci coinvolge tutti, soprattutto dopo l'esplosione di Black Lives Matter".
In The United States vs. Billie Holiday, Garrett Hedlund interpreta Harry Anslinger, funzionario statunitense promotore delle lotte al consumo di alcool e droga. "Le dipendenze sono la ragione per cui Billie Holiday viene perseguitata dal governo americano, ma non conoscevo bene la storia" ammette l'attore. "L'aspetto più potente di questo film è quello educativo. Anche solo leggere la sceneggiatura mi ha insegnato molto. Anslinger vuole usare Billie Holiday come un esempio, è ossessionato dall'idea di arrestarla per consumo di alcool e droga, ma vuole impedirle di eseguire Strange Fruit per mantenere lo status". In accordo col resto del cast, Garrett Hedlund loda la possibilità datagli da Lee Daniels di far parte di un ambiente "che ti permette di lavorare al meglio osservando la performance di Andra Day. Pioggia o sole, ognuno si è immedesimato nel personaggio. Abbiamo passato notti insonni per cercare di catturare l'attimo, è un processo così raro da ottenere, ma credo che ci siamo riusciti".