Dopo il successo mondiale di Quasi amici (2011) e a due anni da C'est la vie (2017), Éric Toledano e Olivier Nakache tornano con un nuovo film scritto e diretto insieme, The Specials, presentato in anteprima fuori concorso al 72º Festival di Cannes, come film di chiusura, e ora disponibile on demand, distribuito da Lucky Red, sulle principali piattaforme di streaming (Sky Primafila Premiere, iTunes, Amazon Prime Video, Google Play, Chili, TimVision, Rakuten TV, Huawei Video, Infinity, CG Entertainment MioCinema, IoRestoInSala).
Vincent Cassell è Bruno Haroche, assistente sociale che non riesce a non preoccuparsi dei ragazzi autistici che segue. Nel cast anche Reda Kateb. Presentato in anteprima italiana alla Festa del cinema di Roma nella sezione Alice nella città, abbiamo parlato di The Specials - Fuori dal comune proprio con i registi e con Kateb, arrivati a Roma per presentarlo.
Pur usando sempre i toni della commedia, nei film di Olivier Nakache ed Éric Toledano c'è sempre uno sguardo molto umano. Toledano ci ha spiegato perché per loro è così importante: "Forse è qualcosa che viene spontaneamente: è difficile rispondere. Emerge naturalmente dalla scrittura. Le storie che ci interessano sono profondamente umane: amiamo tutti i generi cinematografici, potremmo fare anche un film di gangster. Se consideri che su ogni film passiamo 2-3 anni della nostra vita per noi è importante trovare un argomento che ci stimoli e che amiamo profondamente. Come abbiamo bisogno di amare i nostri personaggi: dobbiamo essere affascinati da loro. È un po' come in amore: con i nostri congiunti, con i nostri mariti, le nostre mogli e compagni. C'è bisogno di ammirazione e questa scaturisce spesso dall'aspetto umano".
The Specials - Fuori dal comune, recensione: buone azioni quotidiane
La video intervista a Reda Kateb, Olivier Nakache ed Eric Toledano
The Specials - Fuori dal comune, recensione: buone azioni quotidiane
Reda Kateb e Vincent Cassell sono i protagonisti di The Specials
Reda Kateb conferma: "Loro due sono un po' disumani ogni tanto sul set! Scherzi a parte: il loro sguardo resta profondamente umano sulle persone che filmano. Posso confermare che lo è stato con tutti noi, dal primo giorno della preparazione in pre-produzione fino a oggi, fino all'ultimo giorno della promozione. Non c'è mai una nota stonata: c'è sempre un'attenzione all'aspetto umano a cui io sono molto sensibile, anche perché sono profondamente umano anche io. Ho sempre notato un profondo rispetto degli altri in tutte le fasi della lavorazione. Trovo che per questo film fosse, a maggior ragione, molto importante: un altro autore avrebbe potuto avere uno sguardo diverso, magari voyeuristico, magari forzando determinati comportamenti e invece se qualcosa di così forte emerge dal film è proprio dovuto al loro sguardo. All'energia che attraversa e percorre tutto il film: quella delle persone. Penso che alla fine lo spettatore esca dalla sala cambiato".