The Son, la recensione: Pierce Brosnan è un patriarca texano in un western che si aggrappa alla tradizione

La recensione di The Son, serie western con Pierce Brosnan da oggi su Sky Atlantic e in streaming su Now.

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The Son: un primo piano di Pierce Brosnan

Indiani feroci, imprenditori capaci di sporcarsi le mani per permettere che il progresso faccia il suo corso e colpe dei padri che ricadono sui figli. Niente di nuovo sotto il sole del West come sottolinea la nostra recensione di The Son, da oggi su Sky Atlantic e in streaming su Now. L'obiettivo di The Son, basato sul romanzo del premio Pulitzer Philipp Meyer, è raccontare una storia fondativa del Texas dei primi del '900 per mostrare le origini del secondo stato più popoloso degli USA e di uno dei più conservatori. Il divo irlandese Pierce Brosnan interpreta Eli McCullough, patriarca di una ricca famiglia di allevatori che nutre l'ambizione di estrarre il petrolio dalla sua proprietà per diventare ancora più ricco e potente. Intorno a lui si muove un cast variegato in cui si mescolano varie etnie: bianchi, nativi, abitanti originari della regione, e messicani, tutti in perenne conflitto con gli altri.

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The Son - Il figlio: un'immagine della serie

Per arricchire ulteriormente la narrazione, in The Son si intrecciano due piani temporali diversi: il presente, il Texas del Sud nel 1915, e il passato. Un Eli McCullough adolescente viene, infatti mostrato mentre caccia e pesca nei boschi lussureggianti del Texas Centrale. Poco dopo la casetta in cui vive viene assalita dai Comanche che sterminano la sua famiglia e lo fanno prigioniero. La sua "educazione indiana" a seguito di un gruppo di guerrieri nomadi fa da controcanto alle vicende di Eli anziano e dei figli Pete e Phineas.

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The Son - Il figlio: una scena

Il motore dell'azione, in The Son, è determinato dal possesso della terra e della colonizzazione. I nativi vedono nei bianchi un nemico perché occupa le loro terre. Esattamente come, sessant'anni dopo, i tejanos, messicani che hanno attraversato il Rio Grande stabilendosi in Texas, percepiscono l'invadenza degli americani di cui vorrebbero liberarsi. È questo conflitto perenne ad alimentare i contrasti in The Son che, parallelamente alle vicende dei McCallough, racconta anche le gesta dell'altrettanto facoltosa famiglia Garcia, che ha ottenuto il rispetto fornito dal denaro, ma non tutti i suoi membri sono soddisfatti della propria posizione sociale

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The Son - Il figlio: un'immagine della serie

Dal western classico The Son mutua lo spirito di conquista della frontiera e le atmosfere epoche, ma anche il manicheismo dei personaggi che caratterizza il genere fino alla svolta degli anni '60. Un ottimo esempio è il personaggio affidato a Pierce Brosnan, Eli McCullough, un duro senza scrupoli pronto a tutto pur di difendere le sue proprietà e la sua famiglia, rigorosamente in quest'ordine. A giustificare la sua spietatezza intervengono gli eventi del passato che, flashback dopo flashback svelano al pubblico le difficoltà che ha dovuto affrontare. Da un tipo del genere difficile aspettarsi sorprese. Più pacato e riflessivo, ma altrettanto orgoglioso è l'altro capofamiglia, Pedro Garcia, interpretato da Carlos Bardem. Più complessa e ragionata è la messa in scena delle nuove generazioni a partire dai figli di Eli, Pete (Henry Garrett), erede della gestione delle proprietà di famiglia che prova ad affrancarsi dall'influenza paterna, e Phineas (David Wilson Barnes), più arguto, politico e mondano.

La conquista del Texas

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The Son - Il figlio: Pierce Brosnan in una scena della serie

Da quanto visto nei primi due episodi, le vicende di The Son, per quanto articolate, seguono uno schema di base che rende prevedibile ogni risoluzione. L'etica del West, o meglio, la sua assenza spinge gli uomini a insistere nei propri errori per non cedere sulle proprie posizioni: lo scontro è l'unica soluzione possibile perciò è facile ipotizzare dove si andrà a parare. Ma c'è un'altra caratteristica della drammaturgia di The Son che renderà la serie intrigante a un certo tipo di pubblico, la presenza di sottotrame romanzesche che chiamano in gioco le figure femminili.

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The Son - Il figlio: una foto di scena

Nella serie le donne non mancano. Fin dai primi episodi si mette in mostra la volitiva Maria Garcia, interpretata da Paola Nuñez, che prova a prendere in mano le redini della famiglia dopo l'incidente provocato dal cognato nella proprietà dei McCullough. Più in disparte la sua controparte bianca, la bionda Sally McCullough (Jess Weixler), moglie di Pete che sembra detestare i contrasti e la vita in campagna al punto di tramare per lasciare la proprietà di famiglia col marito e la figlia. Per il momento questi sono solo semi che potrebbero dare spunto a sviluppi potenzialmente interessanti anche se l'impressione è che gli schematismi che caratterizzano lo show potrebbero penalizzare le figure femminili. Un po' come nel caso dei Comanche, mostrati come spietati guerrieri incapaci di pietà, anche se, a dispetto della tradizione, stavolta sono in grado di parlare diverse lingue e non mancano di ironia. Una strizzata d'occhio alla modernità per una serie che, per il resto, non sembra interessata a tradire le proprie radici rifugiandosi in una formula ripetitiva, ma al tempo stesso rassicurante.

Conclusioni

La recensione di The Son mette in luce come la serie interpretata da Pierce Brosnan non si discosti dai canoni del più western e meno innovativo mettendo in scena il mito fondativo della frontiera in una serie di scontri tra etnie nel Sud del Texas dei primi del '900. Un'epopea tra mandrie, fucili e petrolio con poche sorprese.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.0/5

Perché ci piace

  • L'atmosfera western ha sempre il suo fascino.
  • Il carisma di Pierce Brosnan brilla circondato da un cast di interessanti comprimari.
  • Le figure femminili promettono molto bene...

Cosa non va

  • ...ma in una storia dominata da un punto di vista maschile rischiano di non avere lo spazio che meriterebbero.
  • Gli snodi della storia risultano prevedibili.