Per quanto si sia ormai sdoganato socialmente che una donna più matura si intrattenga sessualmente con un ragazzo più giovane, bisogna ammettere che suscita ancora molto giudizio chi addirittura osa andare oltre, intraprendere una relazione sentimentale con qualcuno che al massimo dovrebbe essere un divertissement. Sussiste ancora una sorta di due pesi e due misure che le donne faticano a scrollarsi di dosso. Spesso si viene guardate come patetiche o disperate mentre per gli uomini da sempre è il contrario. A proposito di questo, l'editor di moda e giornalista Tia Williams, nel 2016, ha approfittato di un ritorno in voga della chick-lit ed ha adattato questo genere letterario alla sua esigenza di raccontare un mondo, quello di una donna afroamericana in carriera e il suo coinvolgimento amoroso per un giovane con la metà dei suoi anni. È nato The Perfect Find. La rom-com tratta dai romanzi bestseller si sa, è pane per i denti del cinema commerciale, delle piattaforme ed ecco che ci ha pensato Netflix ad accaparrarsene la trasposizione cinematografica diretta da Numa Perrier, in piattaforma disponibile dal 23 giugno e già in top 10.
Scrivere la recensione di The Perfect Find sarà l'occasione, appunto, perfetta per ricordare che basta un piccolo sforzo in più, in scrittura, in messa in scena, in casting, come in questo caso, per ottenere una commedia romantica piacevole. Non parliamo di capolavori ma di un film che ha la sua ragione d'essere proprio per il rispetto che porta nei confronti di un genere cinematografico considerato semplice e gestito molto spesso, invece, disastrosamente. The Perfect Find ritrova una delle star di successi come Think Like a Man, Gabrielle Union protagonista nei panni di Jenna, una fashion editor quarantenne la cui vita è al top, invidiatissima sul lavoro ma soprattutto in amore, che, nel giro di pochissimo viene letteralmente scaricata da compagno e compagnia. Risultato: un anno di depressione nella casa materna da cui viene, bruscamente ma giustamente cacciata perché ormai è una donna adulta. L'unico modo di tornare in pista per Jenna è andare ad elemosinare un lavoro nella rivista "Darzine", diretta e creata da una sua vecchia rivale, Darcy (Gina Torres).
Quest'ultima, in un delirio di onnipotenza, decide di assumere Jenna e sfidarla a trovare una strategia per aumentare gli abbonati alla rivista. Nel celebrare l'assunzione con le amiche in un bar come inno di rinascita, Jenna cede alle avance di un ventenne, Eric. Peccato che il giorno dopo scopra, nel suo primo giorno di lavoro, che quello stesso giovane che ha baciato la sera prima è il figlio di Darcy, assegnato proprio al team di Jenna. Ci sono abbastanza elementi per immaginare quello che verrà dopo: innamoramento, amore proibito, amore nascosto, colpo di scena e lieto fine? The Perfect Find non racconta niente di nuovo ma nonostante ciò prova con tutte le sue forze a rappresentare una quarantenne sfaccettata nei suoi dubbi, nelle sue debolezze, indecisioni e depressioni, a creare dei dialoghi che rendano giustizia alla realtà e a scegliere attori che tra loro generino senso. Per la sua piacevolezza e attenzione, al film di Numa Perrier perdoniamo anche un finale un po' troppo felice e romantico perché durante il viaggio, lo diciamo sempre, siamo stati bene.
Nina Mae McKinney
Tia Williams, autrice del libro da cui è tratto The Perfect Find, con l'aiuto della sceneggiatrice Leigh Davenport, ha ricordato al pubblico, attraverso il film, l'esistenza di una vera diva e pioniera, Nina Mae McKinney, prima donna di colore ad ottenere ruoli da protagonista nella Hollywood degli anni '30. In The Perfect Find, Jenna è una sua ammiratrice ed Eric (Keith Powers), con un master in cinema e l'aspirazione di fare il regista, la conosce bene. Tra i due l'attrazione e l'amore sbocciano anche grazie alla condivisione di questa passione, per il cinema di un tempo, per quella magia dei piccoli gesti, come quello di Greta Garbo che nel citato La carne e il diavolo del 1926, beve dallo stesso calice del suo amato durante il sacramento della comunione, per stabilire con lui un contatto. "Cosa vuoi dalla vita?", le chiede Eric. "Voglio amare così intensamente da mettere le persone intorno a me in imbarazzo" risponde Jenna dopo aver rievocato la scena del film (che possiamo vedere). Sarà l'anima del cinefilo che viene colpito nel profondo però, non si può negare che il crescendo del rapporto sia stato scritto con attenzione al background dei personaggi e alla loro personalità.
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Raccontare i 40
Di film sul raggiungimento dei 40 se ne sono visti, di quelli con donne protagoniste, forse ancor di più, basti pensare all'ultimo non riuscito di qualche anno fa con Reese Witherspoon, 40 sono i nuovi 20. Se ci inseriamo il fattore risveglio sessuale allora poi c'è anche Milf, film francese su Netflix, con Virginie Ledoyen, dove tre amiche provano a ritrovarsi e distrarsi, intrattenendosi durante una vacanza con uomini molto più giovani. Qui l'approccio al tema è stranamente ma piacevolmente realistico e verosimile. Quello tra Jenna ed Eric è ad esempio un incontro di forte attrazione ma al tempo stesso un profondo scontro generazionale dove si combatte a base di stereotipi e cliché sui millennials e la Gen Z.
Anche se sono pochi e trattati con la seria leggerezza che contraddistingue il genere della commedia, i momenti tristi, di rifiuto o di vergogna ci sono, quei dubbi, quell'imbarazzo nel sentirsi l'adulta che ha sedotto il ragazzino ad un certo punto arriva, nonostante venga giustificata con l'amore. Questo è un punto in più per The Perfect Find che non sacrifica un sentimento negativo a favore della risata e del buonumore a tutti i costi. Gli anni '80 che hanno dato i natali alla protagonista vengono poi celebrati con la musica malinconica, quella di Mariah Carey a Natale e chi se no?
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Niente di nuovo piacevolmente raccontato
Di trame come quelle di The Perfect Find ne abbiamo viste a bizzeffe e come abbiamo affermato altrettante volte, non è l'originalità ciò che conta in un film o almeno non solo quella. L'opera seconda di Numa Perrier, dopo Jezebel, punta innanzitutto le sue carte sul carisma, la dolcezza e maturità di una interprete come Gabrielle Union e quel tocco alla Il Diavolo veste Prada della "queen" antagonista Gina Torres, la Jessica Pearson di Suits.
Pur mantenendosi stretto ai capisaldi del genere, The Perfect Find va piacevolmente fuori pista nel linguaggio colorito e nel suo trattare esplicitamente questioni riguardanti la sfera sessuale, soprattutto quella femminile. Si parla spesso, senza mezzi termini, di, e citiamo testualmente, vagina, ceretta brasiliana e sesso orale, quest'ultimo elogiato più volte e praticato spesso dal nostro giovane e sognante principe azzurro Eric. Sempre citando il film, la pellicola oscilla spesso tra romantico e profano con delle piccole derive sdolcinate che però sono tutte concentrate alla fine, dunque, sopportabili.
Conclusioni
Concludiamo la nostra recensione di The Perfect Find, approvando la visione di questa commedia romantica, tratta dal romanzo omonimo di Tia Williams, poiché si gioca bene le carte che ha e investe nel fare la differenza con dei buoni interpreti, in primis Gabrielle Union, una buona sceneggiatura con citazioni dal cinema muto e qualche riferimento più colorito, specialmente in ambito sessuale. The Perfect Find, pur non aggiungendo niente al panorama delle rom-com, si lascia vedere, per un’ora e 40 piacevole e ben recitata.
Perché ci piace
- Ha dei carismatici interpreti come Gabrielle Union.
- Prova a fare la differenza nella scrittura e nello sviluppo dei personaggi.
- Tratta il tema delle relazioni tra donne mature e uomini più giovani con la giusta serietà ma altrettanta leggerezza.
Cosa non va
- Non si inventa niente in quanto a trama, che poche volte sorprende.
- Ha una fine un po' troppo sdolcinata e stucchevole.