Di tutte le trasposizioni dell'opera di Stephen King in arrivo, sulla carta The Outsider è una delle più interessanti. La ragione sta nella natura del romanzo, uno dei più apprezzati del King contemporaneo. La storia, pubblicata nel 2018, parte come un thriller procedurale per poi trasformarsi in un horror soprannaturale che affonda le proprie radici nel folclore, in più la quantità e la qualità dei personaggi ripropone quella coralità tipica di tante opere del Re del Brivido arricchita dallo sguardo introspettivo più caustico, ma anche più consapevole delle debolezze umane dello Stephen King di oggi.
Restituire l'inquietudine e l'angoscia che trapelano dalle pagine di The Outsider era un'impresa non facile, ma stando alle prime impressioni post-visione, HBO sembra aver vinto la scommessa grazie a una trasposizione solida. Dei 10 episodi previsti, al momento abbiamo avuto la possibilità di visionare i primi sei, saggiandone l'atmosfera unica e il talento degli interpreti. Da stasera, The Outsider approda su HBO, ma il pubblico italiano potrà vedere lo show su Sky Atlantic a partire dal 17 febbraio con cadenza settimanale.
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Era un giorno di sole... e poi l'orrore: il plot di The Outsider
Cosa si prova a essere accusati di fronte ai propri concittadini di un crimine orribile che non abbiamo commesso? E' ciò che capita a Terry Maitland, padre di famiglia, insegnante e allenatore della squadra di baseball della Little League di Cherokee, cittadina della Georgia, che viene arrestato durante un incontro con l'accusa di aver violentato e ucciso un ragazzino di undici anni. L'ordine del Detective Ralph Anderson, poliziotto veterano a cui è stato affidato il caso, è chiaro: eseguire un arresto esemplare di fronte a tutta la città arrivando perfino a violare il codice (Terry viene ammanettato con le mani davanti e non dietro la schiena, come da procedura) per punirlo pubblicamente proprio in virtù del terrificante crimine commesso.
Sulla colpevolezza di Terry Maitland non sembrano esserci dubbi. Alcuni testimoni lo hanno visto nei pressi del parco in cui è stato rinvenuto il cadavere con indosso abiti insanguinati o intento a dare un passaggio con un furgone alla giovane vittima, a piedi dopo che catena della bici si era rotta. In più c'è il suo DNA ritrovato sul cadavere, prova schiacciante. Ma dopo lo sconcerto iniziale, Terry riesce a fornire un alibi: al momento del delitto si trovava in un'altra città per una conferenza, come testimoniano i suoi colleghi insegnanti e i video dell'evento. Come può trovarsi una persona in due luoghi contemporaneamente? Starà al Detective Ralph Anderson provare a districare il caso, tra misteri ed eventi inesplicabili che lo faranno sprofondare in un orrore senza confini.
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I personaggi
Uno dei principali punti di forza di The Outsider sta nell'eccezionale cast. Nel ruolo del coach Terry Maitland troviamo Jason Bateman, anche produttore esecutivo e regista dei primi due episodi (i più belli tra quelli visti finora). Il volto rassicurante di Bateman lo rende l'interprete perfetto per il ruolo di Maitland, il family man insospettabile, apparentemente incapace di far del male a qualcuno, ma il talento dell'attore ci regala un doppelgänger da brividi, seppur solo per una manciata di fotogrammi.
Intensa e coinvolgente l'interpretazione dell'australiano Ben Mendelsohn nei panni di Ralph Anderson, poliziotto veterano, inasprito dal lavoro e dai dolori personali. Scopriremo presto che la rabbia e lo sconcerto di fronte al crimine commesso ai danni di un ragazzino affonda in un lutto subito da Anderson e dalla moglie Jeannie (Mare Winningham, anche lei decisamente in parte). Al di là dell'apparenza ruvida e taciturna, Ralph è un uomo dal carattere sfaccettato, è introspettivo, pronto ad andare al di là delle apparenze e capace di mettere da parte il suo approccio razionale di fronte all'inspiegabile.
Senza anticipare troppo, possiamo sottolineare come la vera sorpresa di The Outsider stia nella rappresentazione del personaggio di Holly Gibney. Per i lettori di Stephen King, Holly è una vecchia conoscenza, mutuata dalla trilogia di Mr. Mercedes. Dopo la morte di Bill Hodges, Holly dirige da sola l'agenzia investigativa Finders Keepers affidandosi alla fede e all'intuito incredibile per risolvere i casi superando i problemi che la affliggono. Nello show, il personaggio diventa afroamericano grazie all'incredibile interpretazione di Cynthia Erivo, che mette in scena con grande delicatezza la sindrome ossessivo-compulsiva e le numerose idiosincrasie che affliggono il personaggio. Come nel caso del romanzo, Holly Gibney compare dopo qualche episodio, ma con la sua performance Cynthia Erivo ruba la scena ogni volta che entra in azione.
Notevoli le presenze di Julianne Nicholson nei panni della moglie di Terry Maitland, che difende strenuamente l'innocenza del marito e lotta per proteggere le figlie piccole dall'ostracismo dei concittadini, e del caratterista Bill Camp, altro volto noto, nel ruolo dell'esperto avvocato difensore di Terry, anche lui schierato dalla sua parte, ma il personaggio da seguire con attenzione è l'ex galeotto tatuato Claude Bolton, interpretato da un carismatico Paddy Considine. Pittoresco gestore di un strip club, Claude si è liberato delle dipendenze che lo affliggevano e ha deciso di rigare dritto. Nei primi episodi, il suo ruolo sembra marginale, ma potrebbe rivelare delle sorprese.
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Un'indagine da incubo
The Outsider prova a esplorare il concetto di orrore intenso in senso kinghiano, virando verso torni ancor più drammatici. Cupa e crepuscolare, la serie si permette rallentamenti nel ritmo e si prende tutto il tempo necessario per approfondire la psiche dei personaggi attraverso flashback o sedute psicoanalitiche che permettono loro di raccontarsi. La narrazione, con l'avanzare degli episodi, si dilata risultando talvolta lenta, ma a sventare il rischio di noia ci pensano le ottime interpretazioni del cast. Negli episodi visti finora, i personaggi sono infatti impegnati a ricostruire l'incomprensibile puzzle che si dipana davanti ai loro occhi e lo spettatore si trova intento a guardare un prodotto che oscilla tra una detective story e un'indagine in stile X-Files.
A mancare è soprattutto lo humor kinghiano, che nei libri è presente perfino nei momenti più terrificanti. L'atmosfera di The Outsider è cupa, drammatica, sensazione amplificata da alcune scelte narrative e dalla presenza di sequenze di violenza grafica. In termini strettamente horror, alcuni momenti mettono davvero i brividi grazie anche all'uso sapiente degli effetti sonori e delle musiche tetre, preannunciando allo spettatore gli orrori che verranno. Tetra è anche la fotografia, che abbonda di sequenze notturne e luci soffuse, facendoci desiderare il sole del sud degli States senza mostracelo se non in rare occasioni. Gli appassionati noteranno la presenza di alcuni easter egg a partire dall'incipit del primo episodio, le cui riprese aeree della cittadina georgiana all'alba ricordano da vicino l'intro di Shining. I primi episodi di The Outsider sono firmati da Richard Price, ma nel proseguo si preannuncia la presenza del romanziere Dennis Lehane nel team di sceneggiatori, rendendoci ancor più desiderosi di scoprire come lo show proseguirà.