Nel 2018, alla fine di BlacKkKlansman, Spike Lee ha inserito le vere immagini degli scontri di Charlottesville in cui Heather Heyer è stata uccisa. La giovane donna è stata vittima del suprematista bianco James Alex Fields Jr. che si è lanciato con la sua auto contro una folla di manifestanti che marciava per protesta nei confronti di Unite the Right. Il raduno dell'agosto 2017 che vedeva raggruppati membri dell'atl-right, neo-fascisti, neo-nazisti, neo-confederati, nazionalisti. L'allora presidente Trump condanna entrambe le parti ma, per la prima volta, è costretto a parlare pubblicamente di suprematismo. A distanza di sette anni arriva in concorso a Venezia 81 The Order, film diretto da Justin Kurzel ispirato all'omonimo gruppo terroristico neonazista degli anni Ottanta.
The Order e la visione di Robert Jay Mathews
Un'altra storia del passato, dunque, attraverso cui riconoscere echi del nostro presente sempre più propenso verso l'estrema destra. Basato sul libro di saggistica del 1989, The Silent Brotherhood, di Kevin Flynn e Gary Gerhardt e scritto da Zach Baylin, il thriller poliziesco in competizione per il Leone d'Oro vede protagonisti Jude Law nei panni di un agente dell'Fbi dell'Idaho e Nicholas Hoult in quelli del leader del gruppo radicale, Robert Jay Mathews. La trama segue l'agente nel suo tentativo di individuare chi si cela dietro rapine in banca, furti di auto blindate e operazioni di contraffazione che ritiene non essere opera di criminali qualunque ma di un gruppo, i The Order del titolo, con idee politiche radicali. Nel cast anche Tye Sheridan, Jurnee Smollett e Marc Maron.
Mathews, allevatore di bovini scozzesi, dopo aver fondato una milizia anticomunista, i Sons of Liberty, nel 1983 fonda nella sua fattoria The Order ispirandosi per il nome al gruppo terroristico immaginario inventato dal neonazista William Luther Pierce in The Turner Diaries. L'obiettivo? Mettere in piedi una rivoluzione contro gli Stati Uniti. A loro dire, infatti, il governo era manovrato da un'élite sionista e andava smantellato per permettere l'insediamento di un'istituzione dalla quale ebrei e non bianchi sarebbero stati esclusi e sterminati.
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Un anno di follia
Per sostenersi il gruppo aveva bisogno di denaro. Così Mathews e gli altri iniziarono prima con dei lavori legali, come contratti di disboscamento, per passare velocemente - una volta resosi conto della fatica richiesta per una paga esigua - a reati come la contraffazione di denaro e remunerative rapine ai blindati. Con quei soldi si autofinanziavano e facevano donazioni a personaggi come lo stesso Pierce, leader della National Alliance, e Frazier Glenn Miller Jr., a capo del White Patriot Party. Inoltre, nel portare avanti la loro battaglia, The Order aveva stilato una lista di nemici da eliminare. Il 18 giugno del 1984 il conduttore radiofonico di origine ebraica di idee liberali, Alan Berg, fu ucciso davanti la sua abitazione.
In un solo anno Mathews e i suoi adepti erano riusciti a ottenere milioni di euro con le loro rapine e si erano macchiati di omicidio. Ma a fermarli furono delle banconote false di scarsa qualità che incastrarono uno di loro, Tom Martinez, che, dopo il suo arresto, divenne informatore dell'Fbi. In un anno le folli mire espansionistiche di The Order si disintegrarono rovinosamente con una delle più imponenti cacce all'uomo mai messe in piedi dal Federal Bureau of Investigation.
Robert Jay Mathews fu intercettato il 7 dicembre del 1984 a Whidbey Island, Washington. L'uomo si rifiutò di uscire dall'abitazione in cui si nascondeva e ne nacque una trattativa che si protrasse fino al giorno successivo quando la situazione non precipitò in un conflitto a fuoco. Tra granate fumogene, un elicottero, razzi e mille proiettili sparati solo da Mathews, il suprematista morì per ustioni e inalazione di fumo. Molti dei membri di The Order furono arrestati e condannati per vari reati, dal racket alla violazione dei diritti civili, da rapine alla contraffazione, ottenendo condanne che raggiunsero addirittura i 252 anni di reclusione.
Il film di Justin Kurzel si concentrerà sull'indagine dell'agente interpretato da Jude Law, ma nel farlo metterà di riflesso in luce un realtà che accompagna gli Stati Uniti fin dalla loro fondazione. Un razzismo che dalla tratta degli schiavi arriva fino alle uccisioni di afroamericani come George Floyd o all'assalto di Capital Hill. Un'estremismo di destra che ha rialzato la testa anche in Europa e che sembra sempre più tracotante.