Nello scrivere la recensione di The Old Guard e nel tirare le somme dei pro e contro del film in catalogo su Netflix dal 10 luglio, il giudizio complessivo non può che essere positivo, perché sono più gli aspetti che ci hanno affascinati e lasciati con una buona impressione rispetto a quelle perplessità che sono presenti ma sono per lo più ascrivibili a un discorso più ampio del singolo progetto, e che andremo a spiegare nel corso di questo articolo di commento al film con Charlize Theron e, tra gli altri, il nostro Luca Marinelli.
Radici che affondano nel passato
The Old Guard racconta la storia di un gruppo clandestino di personaggi guidati da una guerriera che si fa chiamare Andy. Ma questo nome così comune è solo la versione abbreviata del ben più importante e altisonante Andromaca di Scizia, perché Andy, così come i suoi compagni d'azione e avventura, sono sì dei mercenari che proteggono il mondo degli umani, ma hanno radici che affondando nel passato e nascondono un grande potere: non possono morire.
È proprio quando questa loro straordinaria forza diviene improvvisamente pubblica, nel corso di una missione urgente, che la nostra storia inizia. Andy e gli altri dovranno così accogliere la nuova arrivata Nile e impegnarsi per difendersi dal comune pericolo di chi è interessato al loro dono così unico per i propri interessi personali, per replicarlo e trarne vantaggio economico, strizzando l'occhio alla realtà degli interessi economici dei grandi gruppi di potere che stuzzica più di una riflessione.
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Il fascino dell'ambientazione
Sono le basi solide e intriganti su cui poggia l'intreccio di The Old Guard, che si sviluppa attorno a sequenze action pulite e ben coreografate, che intrattengono lo spettatore, pur senza particolari guizzi di regia, e coinvolgono tutti i membri del team di immortali, da Charlize Theron a Matthias Schoenaerts e la star nostrana Luca Marinelli: i loro personaggi non mancano di fascino, nonostante il poco spazio per metterli a fuoco in modo adeguato e lasciano con la curiosità di conoscere di più della loro storia personale, del loro passato e del percorso plurisecolare che hanno alle spalle e quel che comporta (d'altra parte se lo chiedevano già i Queen: Chi vuole vivere per sempre?).
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Gettare le basi per il futuro
Si percepisce infatti che c'è molto altro da raccontare e approfondire e che quanto visto nel film di Gina Prince-Bythewood sia solo la punta di un iceberg narrativo che andrà poco per volta scoperto. È un importante punto di forza, ma soprattutto in prospettiva futura, perché il film lascia lo spettatore con la voglia di guardare subito un prossimo episodio che ancora non c'è, come un pilot ben costruito di cui ancora non è stata realizzata la serie completa. È una conseguenza inevitabile nel realizzare film che possano dar vita a franchise da sviluppare nell'ambito del proprio catalogo e vale anche per altri esempi più o meno recenti come Bright o anche il recente Tyler Rake.
Siamo sicuri che ulteriori film tratti dai fumetti di Greg Rucka arriveranno, per completare e arricchire il mondo di The Old Guard e il racconto delle imprese della Andy di Charlize Theron e compagni, e quando succederà anche questo primo capitolo sarà guardato nuovamente con piacere e curiosità, ma fino ad allora questo interesse e desiderio di approfondimento dello spettatore non può che restare almeno in parte insoddisfatto.
Conclusioni
Giunti alla conclusione della recensione di The Old Guard, ci schieriamo a favore del film Netflix per quei pregi che abbiamo identificato, ovvero su tutti l’ambientazione, i personaggi e rispettivi interpreti, e la capacità di incuriosire sul mondo mutuato dal fumetto di Greg Rucka. Vanno comunque evidenziate un paio di perplessità: la prima è in una confezione curata e più che dignitosa, ma che non osa o stupisce quasi mai; la seconda è l’effetto boomerang di quanto accennato prima: l’ambientazione è intrigante, ma poco presente in questo primo film lasciando con la voglia di un secondo che però ancora non c’è.
Perché ci piace
- Personaggi e interpreti, da Charlize Theron a Luca Marinelli, capaci di accompagnarci nel mondo del film.
- L’ambientazione, che intriga e incuriosisce e lascia con la voglia di sapere di più di questi personaggi immortali e del loro passato.
- Le sequenze d’azione sono ben costruite e coreografate.
- Una confezione pulita e curata…
Cosa non va
- … che però non va quasi mai oltre le aspettative.
- Si ha un po’ la sensazione di un pilot, di un primo episodio di una serie di cui però ancora non sono disponibili gli sviluppi successivi.