Da Westworld a The Office (senza Steve Carell): le 10 peggiori decisioni nella storia della tv

Da Blockbuster che si rifiuta di comprare Netflix e va in bancarotta, alla Fox che rispedisce al mittente il pilota de I Soprano. Tra disastri seriali, tweet razzisti e incaute cancellazioni ecco le 10 peggiori decisioni nella storia della televisione.

The Office, quando c'era ancora Steve Carell

La storia della televisione è una vasta landa desolata di decisioni terribili. Per ogni show rivoluzionario come Mad Men, Star Trek o Friends ce ne sono altri mille da dimenticare. A cominciare dai più improbabili spin-off (si, Joey stiamo parlando con te). Per ogni brillante idea, come la NBC che permette al re del cabaret Jerry Seinfeld di fare uno "spettacolo sul nulla", ce ne sono centinaia fuori di testa, come la Fox che ripudiò I Soprano fin dall'episodio pilota. Lo sapevate, per esempio, che il colosso del videonoleggio Blockbuster si rifiutò di comprare Netflix e finì in bancarotta? O che l'iconica Breaking Bad fu respinta da una serie di emittenti come HBO, TNT, Showtime e FX, prima di vedere la luce sul canale via cavo AMC?

Breaking Bad - Aaron Paul e Bryan Cranston
Una scena di Breaking Bad, serie capolavoro respinta più volte...

Non è stato facile, ma abbiamo setacciato decenni di storia della televisione per selezionare le scelte più impopolari del piccolo schermo. Avvertenza: alcune di queste sono angoscianti da rivivere, soprattutto se si considera che potremmo imbatterci di nuovo sul deludente finale di Lost, sullo schiaffone di Will Smith a Chris Rock in diretta mondiale e su The Office che prosegue senza Steve Carell. Tra disastri seriali, tweet razzisti e incaute cancellazioni ecco le 10 peggiori decisioni della TV.

1. Dare al personaggio di Joey Tribbiani uno show tutto suo

Matt LeBlanc è Joey Tribbiani in Friends
Matt LeBlanc è Joey Tribbiani in Friends

Friends terminò la sua gloriosa corsa nel 2004, dopo 10 iconiche stagioni. NBC pensò, allora, di compiere la stessa manovra fatta per Fraser (la sitcom nata da una costola di Cin Cin): ossia genare un prolifico spin-off incentrato da uno dei personaggi più amati della serie. E se Joey fosse stato abbinato a character come Niles, Daphne e Roz, forse avrebbe potuto funzionare. Ma invece fu cancellato dopo sole due stagioni, per mancanza di chimica con i suoi nuovi coinquilini. Costò al network una fortuna, e l'unico vero vincitore è stato Matt LeBlanc: "Ho guadagnato 30 milioni di dollari, vorrei un altro di questi fallimenti".

2. HBO Max cambia nome e diventa solo Max

HBO ha impiegato più di mezzo secolo a costruirsi un nome. Il colosso americano ha rivoluzionato la serialità in tv grazie a titoli come I Soprano, Games of Thrones, Boardwalk Empire, Sex and the City, Six Feet Under, True Detective, The Wire e Succession. Nel 2020, la rete ha lanciato la piattaforma di streaming HBO Max ma tre anni dopo prese la decisione sconcertante di abbreviare il nome in Max con conseguente calo di abbonati.

3. Will Smith dà uno schiaffo a Chris Rock sul palco degli Oscar

Rock Smith
Lo schiaffone sul palco degli Oscar

Nel 2022, Will Smith era finalmente in procinto di ricevere l'Oscar come miglior attore per il ruolo di Richard Williams nel biopic Una famiglia vincente - King Richard. Sarebbe stata la consacrazione di tutta la sua carriera, iniziata come mattatore della sitcom Willy, il principe di Bel-Air. Peccato che poco prima della consegna dell'agognata statuetta abbia schiaffeggiato in diretta mondiale Chris Rock, reo di aver fatto una battuta poco lusinghiera su sua moglie Jada Pinkett. L'Academy ha reagito bandendo Smith dagli Oscar per 10 anni.

4. Il finale di Lost

Lost Matthew Fox
Una delle scene iconiche di Lost

Quando inizi a scrivere una storia, è bello avere almeno un'idea di dove finirà. Soprattutto se questa coinvolge un gruppo di naufraghi intrappolati su un'isola remota con orsi polari, un "mostro fumante" e una sequenza numerica rompicapo. Stiamo parlando, ovviamente, di Lost. La serie della ABC ha tenuto incollati i suoi seguaci per, ben, sei stagioni. Quando quel finale è finalmente arrivato nel 2010, si è concluso con quasi tutti i personaggi riuniti in una chiesa da qualche parte nell'aldilà. Alcuni dei misteri centrali sono rimasti irrisolti. Per usare un eufemismo, i fan si sono sentiti presi per i fondelli.

5. Proseguire Westworld

Westworld 4X08 Evan Rachel Wood
Evan Rachel Wood in Westworld

La prima stagione della serie creata da Jonathan Nolan e Lisa Joy per HBO, basata sull'omonimo sci-fi del 1973 di Michael Crichton, è una visionaria epopea fantascientifica con riflessioni di tenore filosofico. Per la seconda stagione, gli sceneggiatori hanno messo insieme una trama così contorta e confusa che nessuno ha capito cosa stesse succedendo. Le valutazioni sono crollate, i riassunti online sono cresciuti fino a lunghezze assurde e la maggior parte dei fan originali hanno abbandonato la visione. HBO ha zoppicato con altre tre stagioni, ma era senza speranza.

6. Blockbuster dice "no" a Netflix e fallisce (quasi)

Nel 2000, il colosso del videonoleggio rifiutò l'offerta di comprare Netflix per 50 milioni di dollari e (spoiler) finirà in bancarotta. Oggi, il re dello streaming è valutato 200 miliardi di dollari. Nel momento del suo massimo splendore, Blockbuster contava più di 9.000 store; oggi ne esiste solo uno, a Bend, Oregon. Se ventiquattro anni fa avesse fatto una mossa diversa, comprendendo l'evoluzione del mercato digitale, Blockbuster Netflix ora potrebbe essere il gotha dell'intrattenimento.

7. The Office continua senza Steve Carell

Steve Carell in una scena dell'episodio Stress Relief di The Office
Steve Carell in The Office

Molte grandi serie hanno prosperato anche dopo la defezione di un importante membro del cast (vedi Cin Cin e Due uomini e mezzo). The Office non è una di queste. Dopo che Steve Carell se ne andò verso la fine della settima stagione, lo show cercò di continuare con il personaggio di Ed Helms e introducendo James Spader come nuovo proprietario di Dunder Mifflin. Ciò ha portato a due stagioni senza risate.

8. HBO, TNT, Showtime, FX rifiutano Breaking Bad

Breaking Bad: Bryan Cranston ed Aaron Paul nell'episodio Confessions
Walter e Jesse, protagonisti di Breaking Bad

Considerata una delle migliori serie televisive di tutti i tempi, Breaking Bad ha ricevuto numerose porte in faccia prima di diventare iconica su AMC, generando tra gli altri uno spin-off lungo 6 stagioni. Quando il creatore Vince Gilligan presentò la sceneggiatura del pilota a TNT gli risposero: "Se comprassimo questo, saremmo licenziati". Poi, ha bussato alla HBO che lo ha liquidato in un batter d'occhio. Showtime lo ha rispedito al mittente perché la premessa sembrava troppo simile a Weeds e FX avrebbe fatto saltare l'accordo perché, a loro dire, c'erano già troppi show dedicati agli antieroi.

9. Roseanne Barr pubblica un tweet razzista

Roseanne Barr e John Goodman in Pappa e Ciccia
Roseanne Barr e John Goodman in Pappa e Ciccia

La maggior parte dei tentativi di riavviare le vecchie sitcom non ha mai funzionato. Il reboot di Pappa e Ciccia nel 2018 è stata un'enorme eccezione. Dopo 20 anni nell'oblio, la star Roseanne Barr era tornata a risplendere. Peccato che dopo un suo tweet ritenuto razzista, la ABC ha deciso di cancellare la serie.

10. Fox respinge I Soprano

I Soprano: un wallpaper della serie
I personaggi protagonisti de I Soprano

Ecco, gli spettacoli che Fox ha lanciato nel 1999: la scialba sitcom Cenerentola a New York, il pessimo game show Greed e la serie sc-fi flop Harsh Realm. Ecco, il nome di uno spettacolo che Fox ha rifiutato dopo aver letto la sceneggiatura per il pilot: I Soprano. Un passo falso che ha permesso alla concorrente HBO di entrare nei libri di storia. Vincitrice di 21 Emmy e di 5 Golden Globe, il crime drama creato da David Chase è ancora la serie tv con la migliore sceneggiatura di sempre.