Dopo The Witch e The Lighthouse, un altro film ambientato nel passato per Robert Eggers: è nelle sale italiane dal 21 aprile The Northman, terza pellicola del regista americano che sfida tradizione e vecchie mitologie sul grande schermo. Questa volta siamo in Islanda: il principe Amleth (Alexander Skarsgård) è in cerca di vendetta.
Dopo l'assassinio del padre, re Aurvandil (Ethan Hawke), Amleth ha infatti giurato di uccidere lo zio Fjölnir (Claes Bang), che nel frattempo ha sposato sua madre, la regina Gudrún (il premio Oscar Nicole Kidman). Tornato in patria da adulto dopo anni, è diventato un guerriero formidabile, che si fa chiamare Úlfur Björn, ovvero orso-lupo. Mentre si organizza per uccidere lo zio, incontra Olga (Anya-Taylor Joy), di cui si innamora.
Vendetta o futuro? Il libero arbitrio esiste? I tempi sono maturi per un "re donna"? Ne abbiamo parlato proprio con il regista Robert Eggers, arrivato a Roma insieme all'attore Alexander Skarsgård per presentare il film The Northman. Un'anticipazione: non è molto ottimista.
The Northman: la video intervista a Robert Eggers
The Northman, la recensione: c'è del marcio nella vendetta
The Northman: eroi e villain
I tuoi personaggi sono sempre molto complessi, anche questi: non siamo mai così sicuri di chi sia il villain e chi l'eroe. Secondo te cosa rende tale un villain?
Dei baffi arricciati! Quando ho cominciato a leggere Le Saghe degli Islandesi mi ha colpito la modernità dei personaggi. Ovviamente la mentalità, la società e il loro codice della vendetta non lo era per niente, ma il fatto che gli eroi di molte di queste saghe siano fuorilegge e antieroi, forse anche un po' psicopatici, mentre i cosiddetti villain siano invece padri e mariti amorevoli mi ha colpito molto. Volevo inserirlo nel film.
The Northman: destino e speranza
Il protagonista dice che ha conosciuto solo odio, mentre il personaggio di Anya-Taylor Joy dice che possono scegliere il futuro, la speranza. Pensi che quel sistema di valori sia superato e oggi ci sia davvero bisogno di "un re donna"?
Sì. Sei la seconda persona ad aver notato "il re donna" in tutto questo press tour e lo apprezzo. Evidentemente i tempi non sono cambiati ed è molto triste. Qualcuno mi ha chiesto se io sia pessimista o ottimista. Se devo essere onesto non si può che essere pessimisti, perché la natura umana è orribile. Ma devi comunque scegliere di essere ottimista per riuscire a svegliarti la mattina.
Quindi sei d'accordo con il protagonista? Non possiamo sfuggire al nostro destino?
Devi provarci. Per questo fa paura il fatalismo russo.
The Northman: le scene oniriche con Willem DaFoe e Anya-Taylor Joy
Voglio sapere tutto della scena mistica con Willem DaFoe. Come l'hai girata? È meravigliosa.
Con un sacco di fuoco! Quella camera sotterranea è ispirata a una tomba che si trova a Orkney, molto prima dell'era vichinga. L'idea è che loro abbiano costruito il tempio sopra un altro luogo sacro. Scendono nelle profondità della terra per questo rituale. Willem DaFoe si è messo semplicemente in piedi davanti alla telecamera ed era perfetto.
Amleth: la leggenda scandinava che ha ispirato The Northman
Ha approvato la sua testa mozzata?
Sì gli è piaciuta.
Prima hai fatto The Lighthouse, girato in bianco e nero. Qui ci sono piccoli assaggi di bianco e nero e sono tutti associati al personaggio di Anya-Taylor Joy. Perché?
Forse avremmo dovuto aggiungere un po' più di blu e di terra di Siena, ma in sostanza le scene notturne sono color argento, non il blu di James Cameron in Titanic. Un argento che sembra quasi bianco e nero. Mi sono ispirato a delle opere fatte in Africa: paesaggi remoti senza inquinamento luminoso, con cieli splendenti. Queste opere hanno colori argentati. Dovrebbe ricordare questo! La prossima volta lo sistemeremo.
Forse era lo schermo! Perché hai scelto quel colore argentato per lei?
Ce l'ha anche Björk. È bello da vedere. Ma se vogliamo analizzarlo in modo junghiano, allora Olga è collegata alla Luna.
Quindi lui è il Sole e lei la Luna?
Non so se lui è un Sole, ma lei è sicuramente una Luna!