Cosa ci riserva la seconda stagione di The Young Pope? Una risposta parziale ce l'ha fornita l'anteprima di due episodi di The New Pope a Venezia 2019. Attenzione, non dei primi due episodi. Sulla scia della scelta fatta a Cannes da Nicolas Winding Refn per il lancio di Too Old to Die Young, anche Paolo Sorrentino ha snobbato l'ordine cronologico mostrando al pubblico veneziano gli episodi 2 e 7. Scelta motivata, pare, dalla centralità dei due personaggi chiave di questa nuova stagione: il nuovo papa, che sarebbe poi Jude Law, e il "nuovissimo" papa interpretato, come anticipato, dalla new entry John Malkovich.
Paolo Sorrentino non teme spoiler visto che ha scelto di mostrare due episodi contenenti eventi chiave, ma si sa che la forza del regista partenopeo non sta tanto nella concatenazione di eventi quanto nella potenza visiva, nell'eleganza della messa in scena, nella sapiente fusione tra musiche, linee, ombre e luci e nella raffica di battute a effetto messe in bocca ai personaggi. Da questo punto di vista, Paolo Sorrentino resta fedele a se stesso anche nei nuovi episodi, Anzi, l'impressione è addirittura che Sorrentino, forte del successo riscosso dalla prima stagione, si permetta di alzare l'asticella concedendosi pause estetizzanti ancor più lunghe del solito e lasciando che la narrazione segua un ritmo lento e indolente per poi ammaliare lo spettatore con improvvisi fuochi d'artificio.
Episodio 2: una trama a caccia di papi vecchi, nuovi e nuovissimi
The New Pope 2 è l'episodio in cui facciamo la conoscenza approfondita del personaggio di John Malkovich, Sir John Brannox. Da quanto possiamo intuire, Sir John è un alto prelato che non ha partecipato al conclave per sostituire Lenny Belardo (in coma dopo il malore che lo ha colpito nell'ultimo episodio di The Young Pope) per accudire gli anziani genitori. Colto, elegante, pacato e benestante, Sir John ha ben poco in comune con i prelati grotteschi e manipolatori di The Young Pope. La sua indole filosofica collide con la perdita familiare che lo affligge da anni e lo avvicina idealmente al personaggio di Lenny Belardo, anche lui tormentato da una mancanza affettiva che ne condiziona i pensieri e l'operato. Per colmare il vuoto in Vaticano, il Cardinal Voiello (Silvio Orlando), il Cardinal Gutierrez (Javier Cámara) e Sofia (Cécile De France) si recano nella lussuosa magione inglese di Sir John Brannox per convincerlo ad accettare l'incarico "divino" e diventare così il nuovo papa. Il prelato interpretato da John Malkovich si prende il tempo necessario per riflettere sull'offerta, lasciandosi andare a elucubrazioni filosofiche e alla pratica dell'arpa.
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Episodio 7: miracoli o semplici coincidenze?
Nel settimo episodio di The New Pope Jude Law torna protagonista assoluto con una serie di eventi che ne rimettono in discussione la potenza religiosa e la capacità di fare miracoli. L'azione si sposta dal Vaticano a Venezia dove Lenny Belardo, in coma, viene accudito da un luminare della medicina e da una giovane suora. Per Paolo Sorrentino questa è l'occasione di esplorare un altro gioiello dell'architettura italiana mostrando attraverso la lente del suo obiettivo Piazza San Marco e le calli avvolte nelle luci notturne. Come ammette lo stesso regista, "la vita è breve e quindi dobbiamo stare soltanto nei posti belli". C'è spazio anche per una visionaria sequenza di nudo ambientata nella spiaggia del Lido di Venezia, di fronte all'Hotel Excelsior (la stessa di Morte a Venezia, per intenderci che vede coinvolti un gruppo di fedeli di Lenny Belardo guidati da Esther (Ludivine Sagnier). Senza entrare in dettaglio, possiamo anticipare che in questo episodio le sorprese non mancano e sono presenti alcune sequenze di grande potenza emotiva che strizzano l'occhio a La grande bellezza.
Una sigla meno sacrale e più balneare
Dopo l'annuncio del rinnovo della serie co-prodotta da Sky, Hbo e Canal +, il marketing ha messo subito in chiaro che The New Pope va trattato alla stregua di una serie a se stante piuttosto che di una stagione 2. A prendere le distanze dal passato è l'evoluzione dell'iconica sigla di The Young Pope che abbiamo potuto godere in una prima versione in apertura dell'episodio 2 e soprattutto all'inizio del 7. Mentre la sigla di The Young Pope vede Lenny Belardo percorrere al ralenty i corridoi vaticani sfilando di fronte a celebri opere a tema religioso, stavolta Jude Law emerge dall'acqua del mare in slip bianco per poi sfilare di fronte a una serie di giovani donne in bikini. Invariata la musica - All Along The Watchtower versione Devlin - così come la strizzata d'occhio che Jude Law rivolge al pubblico, ma nel finale della sigla, stavolta, a precipitare non è la statua di Giovanni Paolo II opera di Maurizio Cattelan bensì una giovane donna (colpita dal fascino del papa giovane?).
The New Pope vs. The Young Pope: cosa cambia?
Da quanto visto negli episodi 2 e 7, sono molti gli elementi di continuità rispetto al passato. Saremo in grado di cogliere l'evoluzione dei personaggi che abbiamo imparato a conoscere nei primi 10 episodi nel corso della stagione, ma per adesso ciò che salta subito all'occhio è l'apertura verso l'esterno, accentuata dalla moltiplicazione delle location. Mentre The Young Pope era ambientato principalmente all'interno del Vaticano, permettendo così a Paolo Sorrentino - e con lui allo spettatore - di sviscerarne i segreti, The New Pope abbandona le stanze sacre alla volta del mondo. Le sortite notturne dei personaggi, nella prima stagione, erano descritte come qualcosa di losco, proibito e segreto mentre adesso vediamo i cardinali viaggiare comodamente in treno alla volta della campagna inglese. La stessa Venezia diviene un luogo da esplorare a fondo per goderne le bellezze in una versione lunare, desertica e invernale, nel periodo dell'anno in cui vi sono meno turisti e gli stessi veneziani sono altrove.
Cinquanta sfumature di bianco: The Young Pope visto da un seminarista
A livello di novità nel cast, il cambiamento più radicale riguarda l'uscita di scena di Diane Keaton e l'arrivo di John Malkovich. Che cosa comporta questo in termini di equilibri interni? Suor Mary rappresentava una sorta di madre putativa per l'orfano Lenny Belardo. Per il Papa Pio XIII funge da fedele consigliera e spalla su cui fare affidamento, ma il suo allontanamento per volontà dello stesso Papa sancisce l'arrivo della maturità (e della solitudine) per Lenny. Negli episodi di The New Pope, con Lenny in coma, non assistiamo a nessuna interazione tra Jude Law e John Malkovich. Mentre un Papa giace inerme a Venezia, l'altro prende possesso del seggio vaticano caricandosi sulle proprie spalle il fardello della guida della Cristianità, non senza qualche dubbio e tentennamento. Arriverà il momento del confronto tra i due papi? Sulla carta, questo potrebbe rappresentare il climax della seconda stagione. Auspichiamo dunque che ad esso sia riservato il gran finale, ma per adesso le nostre sono solo ipotesi.
Alle aperture fisiche verso l'esterno corrisponde, infine, uno sguardo inedito all'attualità che "contagia" il plot. A fianco dei drammi personali, della malattia, del dolore e della perdita della fede, fanno capolino temi come l'integrazione, l'integralismo religioso e il terrorismo islamico. Paolo Sorrentino sembra pronto a permettere al presente di invadere il suo mondo astratto e filosofico. In che misura? Questo lo scopriremo con l'arrivo di The New Pope sul piccolo schermo nei prossimi mesi.