Dal 2 settembre, a tre anni dalla fine delle riprese, è finalmente nelle sale The New Mutants, film di Josh Boone dedicato ai Nuovi Mutanti, personaggi dell'omonima saga di Marvel Comics creata da Chris Claremont e Bill Sienkiewicz, spin-off degli X-Men.
Prima la fusione di 20th Century Fox con Disney, poi la pandemia: la pellicola ha dovuto affrontare diverse difficoltà. Però, come pensano gli stessi protagonisti, questo l'ha resa ancora più attuale: The New Mutants racconta infatti le storie di un gruppo di adolescenti, provenienti da diversi paesi del mondo, dotati di capacità straordinarie, che vengono chiusi in un istituto, dove imparano a capire meglio se stessi e cominciano a fare squadra.
Girato in gran parte in un ex istituto psichiatrico abbandonato, il film, dopo che tutto il mondo ha affrontato - o sta ancora affrontando - un lockdown, oggi ha un sapore completamente diverso: "È per questo che l'universo ne ha ritardato l'uscita!" ci ha detto scherzando il regista Josh Boone in collegamento web, proseguendo: "Devo smetterla di fare cose che poi si avverano nella vita reale: dopo questo film, in cui ci sono dei ragazzi chiusi in casa, ho fatto una serie tv su una pandemia!" (The Stand, ispirato a L'ombra dello scorpione di Stephen King n.d.r.). D'accordo con lui gli interpreti del film, tra cui figurano Maisie Williams (Arya Stark in Il trono di spade), Anya Taylor-Joy e Charlie Heaton (Jonathan in Stranger Things). Con loro anche Alice Braga, Blu Hunt ed Henry Zaga.
La video intervista al cast di The New Mutants
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The New Mutants: un set stregato
The New Mutants è stato girato a Boston, in gran parte in un ospedale psichiatrico abbandonato, il Medfield State Hospital, lo stesso usato da Martin Scorsese per le riprese di Shutter Island. Un luogo inquietante, secondo il regista: "Un sacco di membri della crew hanno vissuto strane esperienze. Si facevano accompagnare alla macchina perché avevano paura di andarci da soli. Mi hanno fatto vedere un canestro, che era stato fatto per un bambino di nome Jimmy. Pensavo fosse una cosa carina, ma poi mi hanno detto che quel bambino ha accoltellato la sua famiglia!". Henry Zaga, interprete di Roberto da Costa, conferma: "C'era qualcosa di davvero sinistro nell'odore di quel posto: era un po' spettrale. Però mi sono divertito moltissimo sul set. Ero come il buffone della classe: me la sono goduta." Tranquilla invece Anya Taylor-Joy, che ha il ruolo di Ilyana Rasputin: "_Sono stata su diversi set che erano ospedali psichiatrici abbandonati: per me ormai è normale!".
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Per Alice Braga, la dottoressa Reyes, girare su un set reale ha dato un altro sapore al film: "Girare in quel posto ha reso tutto più reale: avere davvero delle pareti ha creato un'energia diversa per un film di questo tipo. È stato quasi come fare un film indipendente: eravamo su una location, non c'era soltanto il blue screen. L'odore, le pareti ci hanno aiutato. Avevo paura però: non volevo andarmene in giro da sola!".
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The New Mutants: non ci sono state riprese aggiuntive
Vista la lunga gestazione, in molti hanno pensato che il film abbia subito tagli e nuove riprese: Josh Boone assicura che non è così: "Abbiamo rigirato il film 4-5 volte, ogni singola scena. Scherzo: non le abbiamo mai fatte. Avremmo potuto, in genere si fanno, ma, a causa della fusione, non ne abbiamo fatte. Una volta finite le riprese il film era quello. Se riesco ad avere il permesso di tutti, vorrei però fare un film sulla lavorazione del film."
Questa distanza però ha dato modo agli attori di capire e metabolizzare meglio i propri personaggi, come ha detto Blu Hunt , che ha il ruolo di Danielle Moonstar: "È strano, credo di aver capito molte cose di Dani dopo la fine delle riprese: ho capito quanto siamo vicine come persone. Non me ne ero resa conto mentre stavamo girando. Rido come lei, a volte penso come lei. Ho realizzato che siamo quasi la stessa persona. Che è insolito: in genere interpreti un personaggio. È stato strano essere qualcuno che mi somiglia così tanto. Sono passati tre anni da quando abbiamo girato il film: sono sicuramente cresciuta come attrice e come persona. Se dovessi interpretarla di nuovo tre anni dopo sarebbe interessante: sento ancora che siamo simili, ma alcuni suoi aspetti non mi appartengono più. Lei è un'adolescente insicura del suo corpo: allora lo ero anche io, ma adesso per niente. E credo che ora non lo sarebbe nemmeno lei. Avrebbe nuovi amici, una nuova relazione. Sarebbe maturata sotto molti aspetti."
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Josh Boone è un fan di The New Mutants
Per Josh Boone girare il film dedicato ai Nuovi Mutanti è la realizzazione di un sogno: "Ho scritto il film con il mio migliore amico, ci conosciamo da quando siamo bambini, le nostre mamme sono amiche: siamo cresciuti negli anni '80, con i fumetti della Marvel. Ricordo ancora chiaramente quando ho visto la copertina del fumetto dei New Mutants scritto da Bill Sienkiewicz, la Demon Bear Saga, non somigliavano a nessun copertina di fumetto vista prima. Erano quasi impressioniste: avevano un aspetto sfuggente e surreale. Non avevo mai visto niente del genere. Hanno colpito la mia immaginazione e ci ho pensato per anni. Mi ricordo che ero nel mio appartamento a Los Angeles, dove mi ero trasferito, dieci anni prima di esordire come regista. Avevo la mia pila di fumetti di The New Mutants e pensavo: magari un giorno... Sono stato così fortunato da fare un film per la Fox, che ha avuto successo, e mi ha permesso di fare questo. Queste storie mi permettono di tornare alla mia infanzia, a cose che amo e che è un piacere scrivere, montare, realizzare. Spero di aver trovato un contatto con la mia infanzia: perché queste cose che amavo allora le sento ancora mie oggi."
Anya Taylor-Joy conferma le parole del regista: "Josh è come un'enciclopedia di The New Mutants: sa tutto quello che c'è da sapere. Leggere i fumetti a casa è come fare i compiti, ma divertendoti. Ogni volta che avevamo un dubbio sul set chiedevamo a lui. Abbiamo avuto il regista perfetto per questo film: ha avuto la possibilità di giocare con personaggi che ama da molto tempo."