The Nest - L'inganno, la recensione: il fascino ambiguo di Jude Law tra bugie e ossessioni

La recensione di The Nest - L'inganno: grazie all'uscita del DVD Eagle abbiamo potuto apprezzare il ritorno del cineasta canadese Sean Durkin in un dramma psicologico familiare dai toni cupi.

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The Nest - L'inganno: Jude Law durante una scena

Grazie alla recente preziosa uscita homevideo targata Eagle Pictures, abbiamo potuto scoprire un film che, vista la situazione del 2020, non è uscito nelle sale e apprezzare, come vedremo nella recensione di The Nest - L'inganno, l'ennesima interpretazione sul filo dell'ambiguità di Jude Law, qui uomo amante del lusso, troppo ambizioso, bugiardo e poco equilibrato. Il dramma psicologico di disgregazione familiare, che ora è uscito anche su Sky e Now. Segna anche il ritorno del cineasta canadese Sean Durkin (che scrive, dirige e produce) a quasi dieci anni dall'esordio di La fuga di Martha, che stregò il Sundance.

Il fascino ambiguo di Jude Law: quando l'apparenza inganna

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The Nest - L'inganno: una scena

In The Nest - L'inganno siamo a metà anni Ottanta, Rory O'Hara (Jude Law) è un ex broker che vive a New York e cerca l'occasione del rilancio, l'affare giusto che gli permetta di vivere sempre sopra le righe. Il suo fiuto e una vecchia amicizia di lavoro lo portano in Inghilterra, dove il governo della Thatcher e la situazione finanziaria promettono grandi svolte favorevoli: convince così la moglie Allison appassionata di cavalli e insegnante di equitazione, e i figli Samantha e Benjamin a raggiungerlo a Londra (dove l'uomo è nato) in un'antica, lussuosa ma un po' inquietante villa isolata nella campagna del Surrey. Roy promette alla moglie che potrà soddisfare il suo desiderio di gestire un maneggio, mentre lui potrà dedicarsi alle sue attività finanziarie in questa nuova realtà. Ma l'apparenza inganna, non tutto è come sembra: emergeranno scomode verità sull'uomo e Allison scoprirà di vivere accanto e un opportunista spietato, cinico e senza scrupoli.

Jude Law: "I film sono dei registi, non degli attori"

Bugie, inganni e l'inesorabile disgregazione familiare

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The Nest - L'inganno: una scena

L'intento di Sean Durkin è evidente: sottolineare come dietro l'apparenza della normalità si cela un lato oscuro della personalità. In questo caso è l'ossessione quasi patologica di un presunto squalo della finanza per la ricchezza e la bella vita, tanto da ostentarla sfacciatamente anche quando in realtà non c'è. Quando il lato oscuro si ripercuote nell'ambito degli affetti, tra rabbia repressa e sotterfugi, la conseguenza non può che essere quella della disgregazione familiare: dietro l'immagine di un matrimonio perfetto c'è la decadenza inesorabile di una coppia abituata agli agi dell'alta borghesia che si ostina però a non ammettere e accettare il proprio fallimento.

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The Nest - L'inganno: Jude Law e Carrie Coon in una scena

Stile da horror con atmosfere cupe e opprimenti

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The Nest - L'inganno: Jude Law insieme a Carrie Coon

Per quanto riguarda lo stile, The Nest - L'inganno incuriosisce per le venature quasi horror, senza che di horror ce ne sia. Ma l'atmosfera quasi minacciosa della nuova casa, alimentata da toni cupi e perennemente oscuri, dalla colonna sonora e dall'effetto opprimente e angosciante della fotografia di Mátyás Erdély, ricca di zone buie, ombre e colori neutri, richiama proprio quel genere. Come alcuni inquietanti piani lunghi, quasi ad allontanarsi dai segreti dei protagonisti. In realtà qui gli orrori sono solamente familiari, nel senso proprio dei rapporti fra i coniugi (che si ripercuote anche sui figli): di fronte alle difficoltà, alla perdita dei privilegi e soprattutto davanti alle menzogne, la scintilla svanisce, si spegne, e la coppia rivela tutta la sua fragilità.

Ottime interpretazioni, ma alla fine il regista non graffia

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The Nest - L'inganno: Carrie Coon e Jude Law in una scena

Bravi gli interpreti: Jude Law è perfetto nel suo fascino che trasuda dubbi e corruzione, ambizioso yuppie che pensa solo a potere e successo, mentre Carrie Coon utilizza in modo egregio una mimica anche leggera per esprimere dubbi, sentimenti repressi e poi rabbia e infelicità. Quanto al regista, dopo tutte le buone premesse citate, alla resa dei conti però finisce per essere troppo trattenuto e privo di sussulti, in definitiva non riesce a graffiare come avrebbe voluto, finendo per risultare addirittura inconcludente. O comunque poco convincente quando in modo troppo improvviso fa sorgere il dubbio dei resti di un legame autentico sotto le rovine di un rapporto ormai stanco e minato dalle troppe falsità.

Il DVD: ottimo video, buono l'audio ma pochi extra

Nest Cover

Come detto, The Nest - L'inganno è uscito in homevideo con un DVD Eagle Pictures di buona qualità tecnica, anche se purtroppo povero di extra, visto che è presente solamente il trailer. Il video è di alto livello per lo standard DVD. Certo, i numerosi piani lunghi e le atmosfere spesso molto buie e ricche di ombre, non sono fattori facili da digerire per le immagini. Ma a parte un po' di sbavature e di fisiologica scarsa incisività dei contorni sulla vegetazione, il quadro se la cava egregiamente, mantenendo una buona compattezza e solidità di insieme, anche nelle numerose scene scure o in condizioni di scarsa luminosità. Le figure restano sempre percepibili, inoltre il dettagli si dimostra efficace sui primi piani a volte insistiti dei protagonisti: i pori e le rughe dei volti sono infatti molto particolareggiati e ricordano da vicino l'alta definizione.

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The Nest - L'inganno: Jude Law con Carrie Coon in una scena

Quanto all'audio, fa piacere riscontrare che oltre al Dolby Digital 5.1 è presente anche una traccia in DTS 5.1. Per gran parte del film la fanno da padrone i dialoghi, peraltro cristallini e impeccabili, mentre l'ambienza è un po' timida. L'audio però mostra i muscoli nella colonna sonora, sia nella musica originale e inquietante di Richard Reed Parry, ma soprattutto nelle canzoni anni Ottanta che si sentono spesso sia alla radio oppure nella scatenata festa organizzata dalla figlia dei protagonisti.

Conclusioni

Il ritorno dopo lunga assenza di Sean Durkin, come abbiamo visto nella recensione di The Nest - L’inganno, è segnato da un’efficace esplorazione di un matrimonio che va in frantumi a causa dell’oscura personalità di un uomo che non esita a ricorrere a falsità, sotterfugi e menzogne per soddisfare la sua smodata ambizione di ricchezza. Peccato però che, nonostante uno stile accattivante e le ottime interpretazioni di Jude Law e Carrie Coon, il regista non riesca a graffiare fino in fondo e a risultare troppo trattenuto.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
3.2/5

Perché ci piace

  • La resa dell’ossessione per la ricchezza e la conseguente frantumazione familiare.
  • La conferma del fascino ambiguo di Jude Law, ma anche Carrie Coon è brava.
  • Lo stile tipico di certi horror in un film che di horror non ne ha.

Cosa non va

  • In troppi passaggi il regista sembra trattenuto finendo per non graffiare come avrebbe potuto.
  • Il finale ha il sapore di una probabile svolta poco convincente.