Gli otto episodi della prima stagione di The Mandalorian sono veramente finiti troppo in fretta. Ci è sembrato giusto un assaggio quello che abbiamo potuto vedere ogni settimana su Disney+ e, soprattutto dopo il finale di stagione, la voglia di ritornare il prima possibile nella galassia lontana lontana per seguire il viaggio di Mando (chiamato anche Din Djarin) e del Bambino (chiamato anche Baby Yoda) è più insostenibile che mai. Per fortuna sappiamo già che solo pochi mesi ci separano dall'inizio della seconda stagione, in arrivo a ottobre 2020. Cosa possiamo aspettarci dai nuovi otto episodi? Ecco le nostre teorie e ipotesi sulla seconda stagione di The Mandalorian. Attenzione, però, l'articolo contiene spoiler sul finale della prima stagione e sulle serie animate di Star Wars.
Come un secondo film
Gli otto episodi della prima stagione di The Mandalorian sono sembrati un vero e proprio racconto cinematografico. Non parliamo solo del production value che ha reso la prima serie live action di Star Wars un'opera visivamente imponente e ben superiore alla media qualitativa delle produzioni televisive, ma proprio di come premessa, sviluppo e conclusione siano stati narrati all'interno degli otto episodi. Come abbiamo potuto già analizzare nel nostro approfondimento sul finale, la storia di Mando si è conclusa con uno nuovo status quo dei protagonisti, pronti ad affrontare una nuova missione e nuove avventure. Questa prima stagione si è concentrata sul concetto di protezione e di crescita (l'adulto cinico e solitario che si affeziona al Bambino, lo protegge dai pericoli fino a mettere a repentaglio la propria vita, di fatto cambiandola) chiudendo il cerchio tematico con cui si apriva: la solitudine del cacciatore di taglie che lavorava in una gilda ha lasciato spazio alla creazione di una coppia, libera da ogni obbligo. Certo, l'antagonista principale, il Moff Gideon interpretato da Giancarlo Esposito, non è stato ancora sconfitto (è come se in Una nuova speranza Lucas avesse lasciato una breve sequenza per mostrare Darth Vader sopravvissuto) e non sappiamo ancora a quali tipi di esperimenti doveva soccombere Baby Yoda, ma in generale la sensazione è che la seconda stagione possa essere come un secondo film, un sequel vero e proprio con una sua tematica principale, un suo inizio e una sua conclusione.
Cosa racconteranno i nuovi episodi
Difficile esserne certi, ma se i titoli degli episodi comparsi da qualche giorno in rete possono essere un indizio da tenere in considerazione, possiamo dedurre un paio di aspetti. Il primo, più sicuro, è che gran parte della stagione possa avere a che fare con la ricerca e il ricongiungimento di Baby Yoda ai suoi simili da parte di Mando attraverso la galassia. È probabile che il confronto con i rimasugli dell'Impero (ricordiamo che The Mandalorian è ambientato pochi anni dopo Il ritorno dello Jedi) possa trovare molto più spazio allontanandosi dal mondo underground dei cacciatori di taglie. Alcuni titoli sembrano prevedere un maggiore approfondimento sulla situazione politica della galassia (un episodio si intitola "La Repubblica" mentre l'ultimo "L'impero"). Ma è con il titolo del sesto episodio, "Lo stregone", che iniziamo a sognare davvero. Facendo attenzione al dialogo tra Mando e l'Armaiola nell'ultimo episodio della prima stagione, il termine viene nominato per definire l'ordine degli Jedi. Che ci possa essere un cameo particolare?
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Nuovi e vecchi personaggi
La notizia della presenza di Rosario Dawson scelta per interpretare Ahsoka, un personaggio visto finora solo nelle serie animate e molto amato dai fan della saga, potrebbe essere un ulteriore indizio sulla sua presenza come Jedi all'interno di The Mandalorian (seppure, è bene ricordare che tecnicamente Ahsoka ha abbandonato l'Ordine degli Jedi alla fine della quinta stagione di The Clone Wars). E forse non sarà solo lei a essere presente come nuovo, e allo stesso tempo vecchio, personaggio che conferma ancora una volta la cura editoriale nella continuity tra i prodotti mediali dell'universo Star Wars. Ambientato nello stesso periodo della serie, il finale di Star Wars Rebels, la seconda serie animata creata da Dave Filoni e ora conclusa, vedeva Ahsoka partire con Sabine, uno dei personaggi, alla ricerca di Ezra, un giovane Jedi protagonista della serie. Può essere che le due ricerche, quella del nostro Mando e di Ahsoka, si possano incrociare prima o poi? Quello che è indubbio è che difficilmente potremmo ritrovare alcuni dei personaggi storici appartenenti al parco titoli cinematografici, anche se, in caso dovessimo approfondire gli aspetti politici sia da parte dell'Impero che da parte della Repubblica, l'occasione di trovare facce o nomi conosciuti potrebbe non mancare.
Alcune domande senza risposta
Nonostante la chiusura di un ciclo narrativo, The Mandalorian ha lasciato un po' di domande senza risposta che speriamo possano essere soddisfatte dal nuovo ciclo di otto episodi. Oltre a volerne sapere di più su come Moff Gideon sia il possessore della Darksaber, un'arma unica che non dovrebbe appartenergli, abbiamo una sincera voglia di conoscere qualcosa di più sulle origini di Baby Yoda e della sua razza (che è la stessa del Maestro della saga cinematografica ma di cui ancora non conosciamo né il pianeta d'origine né il nome della razza, un caso più unico che raro per dei personaggi così importanti dell'universo starwarsiano) e crediamo che, a poco a poco, le risposte non tarderanno ad arrivare. Proprio Baby Yoda nasconde ancora dei misteri: qual è il suo passato, cosa nasconde la sua genetica, perché sono tutti così interessati a lui (e che sia carinissimo non è una risposta valida in questo caso) e qual è la sua vera natura. Perché nelle ultime puntate Baby Yoda è apparso tanto dolce quanto vendicativo e crudele: pronto a soffocare chi ritiene pericoloso (solo chi appartiene al Lato Oscuro ha usato in questo modo il potere della Forza), capace di uccidere soldati imperiali senza alcuna pietà. Che il nostro piccoletto preferito non sappia distinguere il bene dal male? Non resta che scoprirlo tra qualche mese.
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