Quella di The Event sembra una storia già vista: non parliamo del plot della prima metà di questa stagione, arrivata al giro di boa con l'episodio Everything Will Change, ma dell'andamento, dell'evoluzione e della delusione che ha provocato in molti, che in qualche misura ricordano quanto accaduto un anno fa con un'altra serie con potenzialità di appeal similari: FlashForward. In quel caso uno spunto molto interessante aveva faticato a trovare la giusta forma narrativa dopo i primi episodi andati in onda, con un ritmo blando e personaggi poco incisivi che mancavano di soddisfare gran parte del pubblico. Quest'anno The Event, nata con la stessa volontà di incuriosire lo spettatore, sembra avere uguali difficoltà nel trovare il giusto passo per portare a compimento il suo scopo. Le cause dei due (parziali) fallimenti possono essere diversi, ma una soluzione potrebbe essere comune: nella passata stagione la serie ABC tornò dalla lunga pausa invernale con una carica diversa e l'umiltà di aver rimesso in discussione buona parte di quanto deciso in precedenza, guadagnando in qualità ed interesse, quest'anno la stessa pausa natalizia, che riporterà The Event sugli schermi USA (e si suppone anche su quelli nostrani di Joi) il prossimo 28 Febbraio, potrebbe aiutare gli autori ad ottenere un simile risultato, magari accompagnato anche da un ritorno di spettatori che garantirebbe il rinnovo per la prossima stagione alla serie.
Anche gli ultimi due episodi andati in onda prima della pausa, Your World to Take ed il già citato Everything Will Change, non sono serviti infatti a mettere a fuoco lo show di Nick Wauters e lasciare gli spettatori con la curiosità necessaria a far crescere l'hype fino al ritorno in onda. Si è andati avanti sulla stessa falsariga, con i due filoni principali della storia ad alternarsi ed andare avanti senza particolari slanci, tra rivelazioni ed approfondimenti, senza la novità che avevamo accolto con piacere nelle due puntate precedenti: nessun personaggio al centro dei nuovi episodi, nessuno approfondimento ulteriore sulle figure in gioco, ed un senso di poca chiarezza di fondo, non tanto in quello che accade, ma in quello che dovrebbe accadere. Insomma la sensazione è che The Event debba vivere della curiosità suscitata nello spettatore, ma stenta a fargli comprendere per che cosa dovrebbe incuriosirsi.La porzione di trama che ruota intorno a Sophia ed i suoi continua ad essere la più politica, sia per il collegamento a quanto accade nelle stanze del potere terrestre, con il Presidente degli USA impegnato a gestire questa emergenza in cui si è trovato coinvolto, sia perchè sul fronte alieno è in corso un gioco di potere tra la leader riconosciuta ed una fazione dei suoi compagni che sembra non accettare le sue decisioni, spingendo per un atteggiamento diverso. E' un gioco sottile che porta il personaggio interpretato da Laura Innes ad un confronto apparentemente vinto nei confronti del figlio Thomas (Clifton Collins Jr.) ed Isabel (Necar Zadegan). E' proprio quest'ultima protagonista accanto alla Innes di una delle sequenze più riuscite di Your World to Take, un confronto che mette in evidenza l'influenza di cui Sophia è capace nei confronti dei suoi sudditi. Parallelamente Sean e Leila continuano la loro ricerca della sorella di lei, Samantha, arrivando molto vicini a ritrovarla in un percorso fatto di alcune riuscite sequenze d'azione (pensiamo all'inseguimento nel campo di grano) e rivelazioni più o meno interessanti che culminano in quella che chiude Everything Will Change, ma che appare troppo debole per poter reggere i tre lunghi mesi di pausa: scoprire che il padre di Leila è uno degli alieni è sicuramente un'informazione da cliffhanger, ma non abbastanza dettagliata da permettere speculazioni maggiori sul suo ruolo e le sue motivazioni. In definitiva è solo una ulteriore conferma dell'integrazione che gli alieni sono riusciti ad ottenere negli anni di permanenza sulla Terra, senza però offrire i necessari dati aggiuntivi che permettano di porsi le domande necessarie ad accrescere la curiosità, mentre più potenzialità sembra offrire l'altro snodo chiave di questi ultimi episodi, il lancio del satellite artificiale da parte degli alieni per poter inviare un messaggio alla propria razza: di che natura è questa comunicazione e soprattutto in che forma arriverà la risposta?
Al momento salutiamo The Event con perplessità e la speranza che questi mesi possano permettere agli autori di aggiustare il tiro, capire cosa non sta funzionando a dovere e cosa cambiare per far sì che la serie torni sui binari giusti.