Un appuntamento importante, l'arroganza di chi è abituato a comandare a bacchetta gli altri, il poco rispetto per chi è meno fortunato: Claudio è un uomo d'affari che sa come farsi odiare dal prossimo. Quando a Roma arriva l'apocalisse incarnata in un'orda di zombie, per la prima volta nella sua vita deve fare affidamento solamente su se stesso e su un ascensore, unico alleato contro gli zombi. Il 14 agosto arriva nelle sale The End? L'inferno fuori di Daniele Misischia, con protagonista un Alessandro Roja mai così odioso.
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Quando lo abbiamo incontrato a Roma, alla presentazione del film prodotto da Marco e Antonio Manetti, insieme al regista, glielo abbiamo fatto notare e l'attore ci ha risposto sorridente: "Dillo, dillo, sono contento, vuol dire che ho fatto un buon lavoro." Alessandro Roja ha diverse scene d'azione, tra cui una in cui si ritrova per le mani un fucile, che, secondo il regista: "Nel momento in cui lui prende il fucile accetta che per la prima volta nella vita deve cavarsela da solo, non ha persone da comandare per farsi aiutare e quindi fa di tutto per salvarsi. Il personaggio ha un arco interessante: all'inizio è un narcisista odioso che, scontrandosi con l'Apocalisse, ritrova la sua umanità."
Senza fare spoiler, nel film c'è una scena che è l'esatto opposto di quella della morte del Dandi in Romanzo criminale - La serie, in cui Alessandro Roja, ripreso dall'alto, muore da solo per strada, qui invece vediamo dall'alto Roma piena di morti e soltanto l'attore ancora vivo: una citazione voluta o un bellissimo cortocircuito cinematografico? "Un cortocircuito, ma in effetti è una bella citazione, la ripresa è anche molto simile. Non ci avevo mai pensato" ci ha detto sorridendo Roja.
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