In un mondo in cui l'onore si traduce nell'affrontare i nemici alla carica, incuranti della morte, la fuga è vista come una vergogna. Sopravvivere è un atto di vigliaccheria. Eppure c'è chi, scappando, ha salvato un impero: questa è la storia di The Elusive Samurai. Animato da CloverWorks e tratto dal manga di Yusei Matsui, la serie, disponibile su Crunchyroll, è ispirata a fatti realmente avvenuti nel turbolento periodo Kamakura del Giappone. Matsui, famoso per Assassination Classroom, porta in vita la storia di Tokiyuki Hojo, un giovane principe costretto a fuggire e a nascondersi dopo un colpo di stato che ha distrutto la sua famiglia. Storia e suggestione danno vita a una trama dai toni cupi, drammatici, nonostante personaggi luminosi, colorati e un'animazione suggestiva come un teatro kabuki. Due episodi che preannunciano una fuga di emozioni?
The Elusive Samurai, una fuga nel Giappone Medievale
La serie inizia con una tragedia: l'assassinio del padre di Tokiyuki per mano di Ashikaga Takauji. Questo evento tragico obbliga Tokiyuki, ancora un bambino, a fuggire per rimanere in vita. Il ragazzo viene salvato da Suwa Yorishige, un monaco dotato di visioni profetiche, che lo prende sotto la sua ala protettiva. Lo strano uomo è convinto che l'ex erede del clan decaduto abbia un grande destino da compiere, nonostante le sue apparenti mancanze come guerriero.
Tokiyuki Hojo, infatti, è un protagonista atipico. La sua principale abilità è la fuga. Invece di essere presentata come una debolezza, questa capacità viene mostrata come un'arte sottile di sopravvivenza e ingegno. La sua capacità di sfuggire ai pericoli non è solo una questione di sopravvivenza fisica, ma anche di crescita personale e strategica. La serie esplora anche il concetto di destino e libero arbitrio: Suwa Yorishige, il suo mentore, è infatti un personaggio enigmatico che da una parte possiede una visione divina, dall'altra è un burlone capace di far sorridere anche nei momenti più inopportuni. Le visioni di Yorishige suggeriscono una predestinazione, lasciando sempre spazio in realtà all'interpretazione e all'azione individuale. Insieme a Hojo, formano un duo dinamico che promette di evolversi in modo interessante.
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Il colore della tragedia
Ciò che colpisce maggiormente nel corso dei due episodi è l'animazione di CloverWorks: si compone di diversi stili, a tratti grezzi e movimentati, a tratti precisi, colorati, intensi. Le scene di combattimento sono coreografate con precisione, con una grande attenzione ai dettagli storici, persino ai costumi dell'epoca. Mentre molti degli eventi e dei personaggi sono basati su figure storiche reali, la serie introduce elementi fantastici e sovrannaturali che aggiungono un ulteriore livello di interesse e intrattenimento. Questo approccio permette agli spettatori di imparare qualcosa sul periodo Kamakura, mentre si godono una storia ricca di azione e dramma.
I primi due episodi di The Elusive Samurai offrono una promettente introduzione a una serie che sembra destinata a diventare un punto di riferimento nel genere degli anime storici. Con una combinazione di narrazione avvincente, personaggi complessi e un'animazione eccezionale, la serie ha tutte le carte in regola per conquistare il pubblico. La promessa di un viaggio epico di riscatto e crescita personale rende questa serie un appuntamento imperdibile per gli appassionati di anime e storia, che speriamo possa essere confermato anche proseguendo con la visione.
Conclusioni
The Elusive Samurai è un esempio brillante di come l'animazione giapponese possa combinare storia e fantasia per creare una narrazione avvincente e ricca di sfumature. Con la sua animazione di alta qualità ed estremamente evocativa, questa serie promette di essere una delle più interessanti della stagione.
Perché ci piace
- Animazioni e storia coinvolgenti.
- Personaggi originali, sfaccettati, che vien voglia di approfondire.
- Nei momenti in cui si sorride, colpisce improvvisamente la drammaticità più cupa, più sottile, più vera.
Cosa non va
- Per apprezzare davvero tutta la densità degli elementi emozionanti di un singolo episodio, si potrebbe (e si dovrebbe) riguardare più volte la singola puntata.