Una nuova missione segreta per Chris Pine. L'attore californiano non si stanca d ruoli d'azione e stavolta sceglie non solo di recitare, ma anche di produrre esecutivamente la sua nuova incursione nel genere. Come anticipa la nostra recensione di The Contractor, il film diretto dallo svedese Tarik Saleh non brilla per originalità, ma ad attirare l'attenzione è l'attualità dei temi toccati dalla sceneggiatura che inanella missioni segrete all'estero, crisi economica e disoccupazione, complotti tra case farmaceutiche e nuovi misteriosi vaccini. The Contractor è un film che affonda le radici nei valori americani come il rapporto tra i militari e la loro patria, il codice d'onore e il concetto di servizio, ma al tempo stesso offre uno sguardo più internazionale sulla questione lasciando trasparire la sensibilità europea del suo regista.
Chris Pine interpreta James Harper, sergente delle forze speciali americane in congedo per via di una brutta ferita al ginocchio. L'uomo, che versa in difficoltà economiche, viene convinto da un ex commilitone a unirsi a un'agenzia di sicurezza privata. La sua prima missione sarà far parte di un commando che si reca a Berlino per eliminare uno scienziato che sta lavorando a un misterioso vaccino, ma l'incarico non va come previsto e Harper si ritrova ferito, bloccato in un paese straniero e impossibilitato a fare ritorno dalla moglie e dal figlio.
Quando la patria ti tradisce
Chris Pine sembra trovarsi sempre più a suo agio in ruoli che richiedono non solo intensità emotiva, ma anche una notevole fisicità. Quella nei panni del sergente James Harper è una performance solida e muscolare in cui Pine incarna il prototipo dell'eroe americano tutto casa, patria e famiglia che metterà in discussione i propri valori nel momento in cui la nazione per cui si è sacrificato lo abbandona. È la prima metà del film a settare il tono del lato sociopolitico della pellicola, che poco dopo si trasforma in un thriller piuttosto classico, ma capace di tener alta la tensione.
Nei panni di un ex militare e padre di famiglia devoto, Chris Pine mutua però alcuni lati del carattere del personaggio da modelli in stile Jason Bourne. The Contractor si concede lunghi momenti in cui l'eroe solitario e taciturno si sposta a cavallo della sua motocicletta o si rifugia in un luogo sicuro e isolato per curare le proprie ferite. Non manca neppure il tema dello spirito di fratellanza tra ex commilitoni, con Pine che viene spinto ad accettare il lavoro nella sicurezza privata dell'agenzia guidata da Kiefer Sutherland dall'amico Ben Foster. E proprio quelle con Ben Foster sono le scene più intriganti del film.
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Uno spy thriller in cerca di equilibrio
Spettacolari e cariche di tensione, le scene della missione a Berlino rappresentano il cuore di The Contractor. Qui Tarik Saleh dimostra di aver appreso la lezione di maestri come Paul Greengrass realizzando sequenze sporche, realistiche ed emozionanti con l'aiuto della camera a mano. Il commando di mercenari a contratto (di cui fa parte anche la tedesca Nina Hoss) che si reca a eliminare il target, lo scienziato impegnato nella genesi di un nuovo vaccino, si trova a dover fronteggiare un assalto militare in piena regola in un luogo che dovrebbe passare per la zona boschiva nei dintorni di Berlino, ma che in realtà si trova in Romania. Tra sparatorie tra i boschi, spettacolari sequenze di fughe subacquee e combattimenti corpo a corpo, Chris Pine e Ben Foster danno il meglio di sé, ma nel film c'è spazio anche per una parentesi di tono diverso con l'apparizione di Eddie Marsan che accoglie e accudisce Harper nella sua fattoria.
Diviso tra l'adesione al genere e l'ambizione di ergersi a racconto morale, The Contractor è un film altalenante, che gode delle convincenti performance dei suoi interpreti, ma non spicca mai il volo per via di uno stile privo di picchi. Corretto, a tratti intrigante, ricco di spunti, il film di Tarik Saleh finisce vittima delle proprie ambizioni e resta sospeso tra le sue due anime, ma rimane comunque una visione piacevole soprattutto grazie alla nuova convincente performance di Chris Pine, supportato da un cast all'altezza.
Conclusioni
La recensione di The Contractor mette in luce gli aspetti positivi del film con Chris Pine, un action thriller dal sapore internazionale che ha l'ambizione di raccontare alcuni aspetti della realtà sociopolitica e dell'atteggiamento nei confronti dei militari servitori della nazione una volta che hanno concluso il loro compito. Performance podere per un prodotto di fattura discreta, senza particolari picchi.
Perché ci piace
- Il film non si limita a esplorare il genere, ma ne usa gli strumenti per raccontare alcuni aspetti della realtà sociopolitica contemporanea.
- Le solide performance del cast capitanato da Chris Pine.
- La qualità e il realismo delle sequenze action.
Cosa non va
- L'ambizione di aderire al racconto morale ostacola la compiutezza della dimensione di genere.