The Burning Girls, la recensione: tremate, le ragazze che bruciano sono tornate

La recensione di The Burning Girls, la serie Paramount+ britannica dal 19 ottobre sul servizio streaming, in cui una madre e una figlia che fuggono da un passato complicato si ritrovano protagoniste di strani e apparentemente inspiegabili eventi in una cittadina nell'entroterra inglese.

The Burning Girls, la recensione: tremate, le ragazze che bruciano sono tornate

Fin dai tempi di Hocus Pocus, le streghe hanno accompagnato il mese di Halloween e la ricorrenza più pagana che c'è. Il 2023 non fa eccezione e la proposta in tal senso la ritroviamo nella recensione di The Burning Girls, la miniserie di stampo british in sei episodi che arriva il 19 ottobre su Paramount+ con appuntamento settimanale, tratta dal romanzo omonimo di C.J. Tudor. Noi ne abbiamo visti la metà in anteprima e vi spieghiamo perché è perfetta per entrare nello spooky mood - nonostante il tempo fuori casa, ancora estivo, non aiuti - ma allo stesso tempo sembra voler aprire troppi argomenti e tematiche, tra femminismo, mostruosità e religione.

Mi perdoni, reverendo, perché ho peccato

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The Burning Girls: una scena

Dopo Marcella su Netflix e l'originale danese The Bridge, Hans Rosenfeldt si cimenta ancora una volta con un adattamento e questa volta prova a portare in immagini le suggestive e pregne pagine di C.J. Tudor. Questa volta ci troviamo a Chapel Croft, un villaggio tormentato da una storia oscura e turbolenta, dove nel 1500 due ragazzine e sorelle vengono bruciate sul rogo in pubblica piazza. 30 anni fa invece altre due adolescenti, apparentemente migliori ed inseparabili amiche, sono misteriosamente scomparse senza lasciare traccia. Tanti misteri che si sommano nel passato del paesino e dei suoi abitanti, guardinghi verso i nuovi arrivati e soprattutto estremamente legati, come spesso capita in questi luoghi, alla credenza religiosa e alla Chiesa locale. Dopo il misterioso suicidio del precedente parroco, avvenuto proprio nella Cappella sacrale, in città arrivano il reverendo Jacqueline 'Jack' Brooks (Samantha Morton) e sua figlia Flo (Ruby Stokes) nella speranza di un nuovo inizio.

Passato oscuro

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The Burning Girls: una scena

Samantha Morton ci regala un'interpretazione diametralmente opposta a quella dura e calcolatrice di The Serpent Queen, mostrando una donna generosa, altruista, sempre pronta a mettersi al servizio degli altri come la sua professione richiede, ma allo stesso tempo avvolta nel manto nero del proprio passato e in un rapporto simbiotico con la figlia, essendo rimaste sole e dovendo affrontare un importante lutto. Ruby Stokes invece, già vista in Bridgerton e Lockwood & Co., è la classica adolescente sensibile, un po' goth e anticonvenzionale, ma il suo essere legata ai film anni '80-'90, alla macchina fotografica vecchio stampo del padre e alla passione per le camere oscure con sviluppo "come una volta", la rende un personaggio un po' anacronistico per un'adolescente di oggi, che sembra più voler accontentare e raggiungere il target dei trentenni nostalgici che oggi va per la maggiore piuttosto che i propri coetanei. Nel passato di madre e figlia ci sono vari segreti che andranno svelati, così come in quello del villaggio al centro della storia: ci sono di mezzo un esorcismo, un attacco violento in una chiesa, le uccisioni e sparizioni nominate prima, la maledizione che sembra aver ammantato Chapel Croft: chi vede le Burning Girls del titolo, è destinato a fare una brutta fine.

Futuro incerto

The Burning Girls Samantha Morton Ruby Stokes
The Burning Girls: una scena

Il cast tutto british di The Burning Girls vede volti più o meno noti ai frequentatori abituali di prodotti inglesi: tra questi citiamo Conrad Khan (Peaky Blinders) nei panni di Lucas Wrigley, un ragazzo particolare che fa amicizia con Flo, anche lui dall'animo antico, e Rupert Graves (Sherlock) nel ruolo di uno dei capifamiglia più influenti e tossici del paesino. E ancora Paul Bradley, Janie Dee, Jane Lapotaire, John Macmillan, Elodie Grace Orkin, Safia Oakley-Green, Beth Cordingly, David Dawson, Jack Roth e Mollie Holder. Ognuno di questi personaggi ha qualcosa a che fare con i segreti inconfessabili che Chapel Croft sembra voler portare con sé nella tomba, e non farli scoprire soprattutto alle nuove arrivate, che a loro volta stanno scappando da qualcosa o qualcuno. Questo viene ben espresso dalla fotografia estremamente scura e dalla macchina da presa che gioca con gli stilemi dell'horror e del thriller mescolandoli insieme.

The Burning Girls C
The Burning Girls: una scena

Ciò che The Burning Girls vuole indagare è composto principalmente da due linee tematiche: il ruolo della donna nel corso dei secoli, e come tutt'oggi venga troppo spesso zittita - proprio come ai tempi delle streghe, il sesso (mostruoso) femminile che alza la testa solo per dire qualcosa di diverso veniva visto con circospetto dai patriarchi della comunità - e soprattutto il peso della religione in una comunità così ristretta e chiusa. Una fede che può portare al fanatismo in un batter d'occhio e a conseguenze pericolose per tutti i suoi componenti, come ci ha già brillantemente e allegoricamente mostrato Midnight Mass. Speriamo che la seconda metà della serie riesca a chiudere le chiaramente troppe storyline aperte dalla miniserie e che sappia dare una risposta soddisfacente a tutte in modo che il cerchio si chiuda lasciando soddisfatto e sbalordito il pubblico.

Conclusioni

Abbiamo parlato di ruolo della donna e della religione nella società, nella recensione di The Burning Girls, la nuova serie thriller soprannaturale che va ad arricchire il catalogo sempre più folto di Paramount+, un anno dopo il debutto in Italia. Samantha Morton è una perfetta capofila di un cast tutto british ricco di segreti e misteri proprio come il paesino protagonista, che trabocca di suggestioni horror grazie ad una fotografia particolarmente scura. Troppe però le linee narrative e tematiche messe in campo: si rischia di fare indigestione.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
4.3/5

Perché ci piace

  • L'atmosfera rarefatta e misteriosa di Chapel Croft.
  • Le tematiche sul lutto, sul femminile e sulla fede religiosa.
  • Samantha Morton guida un buon cast…

Cosa non va

  • … anche se non tutti gli interpreti funzionano allo stesso tempo.
  • I personaggi di Ruby e Wrigley sono un po' anacronistici.
  • Troppe storyline aperte e riflessioni affrontate.