Le nuove tecnologie abbattono le barriere.
Basta guardarsi virtualmente intorno in questa calda estate del 2013 per accorgersi che i nostri amici in vacanza sono più vicini che mai, con resoconti dettagliati ed invadenti delle loro vacanze. Ci si parla a telefono o scambia messaggi senza nemmeno sapere dove si trovi il proprio interlocutore, forse senza che nemmeno importi realmente. Si guardano le proprie trasmissioni televisive (s)piacevolmente immersi nel caldo torrido delle spiagge nostrane.
Ma non sono le uniche barriere che sono crollate o stanno per farlo: viviamo in un mondo in cui già cinema e televisione si nutrono di interscambi continui ed è sempre più consistente la presenza dei videogiochi in questo mercato che sposta continuamente idee, suggestioni ed artisti da un mezzo all'altro, senza alcuna soluzione di continuità. Film tratto da serie? Fatto. Serie tratta da film? Anche. Attori televisivi conquistano sempre più il grande schermo e tanti fuggono dai set cinematografici per trovare rifugio in quelli spesso più stimolanti che lavorano per il piccolo schermo. O per i videogiochi, doppiando e fornendo la propria recitazione come base per i personaggi che danno vita ai più moderni, complessi e sontuosi prodotti videoludici.
Eppure ancora non basta.
Perchè di trailer si tratta, di fatto. Ed uno dei più originali e coinvolgenti mai visti. E non usiamo il termine coinvolgente a caso, perchè l'interazione col pubblico è stata la base della sua realizzazione: gli spettatori sono stati chiamati ad esprimere online la loro opinione su alcuni snodi della storia, pilotando alcune scelte dei personaggi e quindi alcune scene dell'episodio successivo.
E' per esempio il caso della scelta tra cosa avrebbe dovuto afferrare ed usare il personaggio dell'agente Ennis Cole (Monaghan) in Agent Ennis Cole: The Decision: pistola o bottiglia? il 51% dei votanti ha scelto per la bottiglia perchè "molti hanno pensato che afferrando la pistola, Cole si sarebbe ucciso" spiega Monaghan. Fatto sta che l'alternativa, vista nel corso del nostro incontro, è sembrata molto più intrigante e suggestiva. Non sempre il pubblico ha ragione! Ma di certo partecipa con passione ed infatti i voti (oltre ventimila) sono continuati oltre il termine deciso per la votazione, tutti retwittati da Dominic Monaghan, che ha subito anche molte lamentele per questo. "'Se non vi sta bene, smettete di seguirmi!' Dicevo agli utenti. Avevo promesso che li avrei retwittati e l'ho fatto fino alla fine."
E' indice dell'impegno con cui l'attore ha affrontato la partecipazione al progetto, che non ha considerato qualcosa di piccolo rispetto a quanto fatto in precedenza. "Non stiamo parlando di un piccolo gioco con un basso budget, qualcosa nato nel seminterrato di un ragazzino, ma una grossa produzione che si rivolge ad un pubblico molto vasto. Siamo a livelli di produzioni come Skyrym o Uncharted. E il mio approccio al lavoro ed al personaggio non è stato diverso da quello che ho per progetti di più ampio respiro"
E proprio l'arrivo dell'attore di Lost e Il signore degli anelli ha consentito un lavoro maggiore sul personaggio di Cole, introdotto nel terzo degli episodi pubblicati online, The Choice: "L'arrivo di Dom ha spiegato il regista ci ha consentito di aggiungere un maggior livello emotivo alla storia, e di aumentare il coinvolgimento nel pubblico per quello che sarebbe successo." E Dom ha dato spessore e forza al suo Ennis Cole, che l'ha affascinato sin dall'inizio anche per la sua ambiguità. "Ho cercato di comunicare anche con il linguaggio del corpo, nelle pause tra le mie battute. Mi sono chiesto come poter incuriosire il pubblico sul mio personaggio, spingendolo a farsi domande su di lui, perché quando il pubblico inizia a farsi domande su un personaggio, vuol dire che sta apprezzando quello che stai facendo. Ed ho pensato di farlo aggiungendo quanto più sottotesto potessi a quello che mettevo in scena."
Lo spazio per lui non era tanto e la struttura di The Bureau: XCOM Declassified è frenetica: nata come unico trailer lo scorso aprile e diventata serie di trailer grazie al successo riscontrato, usa gli episodi successivi per espandere quanto accennato nell'episodio iniziale, in modo non lineare ed avvalendosi di un montaggio rapido, che procede per suggestioni e richiami al mondo del gioco che anticipa.
Siamo infatti nel 1962, come nel gioco che è uno sparatutto in terza persona ambientato nel corso della Guerra Fredda. The Bureau del titolo è un'unità governativa segreta che si occupa di indagare e mascherare una serie di attacchi misteriosi.
Ed è infatti il mistero l'obiettivo primario del regista, noto per aver diretto titoli di testa di molti film (non per ultimo The Lone Ranger) e trailer live action di molti giochi, tra i quali i recenti Resistance 3 e The Last of Us (ma lo apprezzeremo presto anche sul grande schermo con Maggie, con Abigail Breslin ed Arnold Schwarzenegger).
"La sfida maggiore ha spiegato è stata di raccontare una porzione di qualcosa più grande. Di dare indizi di un mondo più complesso ed ampio. Non stavamo facendo un film ed abbiamo dovuto lavorare su una scala ridotta, ma crediamo di aver realizzato qualcosa che faccia venire voglia di averne di più." Ed il di più sarà disponibile dal 23 Agosto da 2K per PS3, XBOX 360 e PC, in attesa delle console di prossima generazioni che daranno un ulteriore spinta in autunno a produzioni di grande impatto visivo.
"Il mondo dei giochi è cambiato completamente dai tempi di Pong ha detto Monaghan ed ora c'è una complessità che non c'era anche solo dieci anni fa. Se guardi l'evoluzione che c'è stata e pensi al futuro, i giochi diventeranno qualcosa di straordinario." Un mondo in cui gli attori faranno a gara per essere presenti. "Ci sarà sempre più partecipazione e devi esserci da ora per assicurarti un posto in questo mondo così affascinante." E infatti non rinuncerebbe ad interpretare il ruolo da protagonista in un videogame: "Lo farei sicuramente. Ovviamente dipende molto dal personaggio e dalla storia, ma mi piacerebbe molto prendere parte ad una produzione di questo tipo. Adoro personaggi come Drake di Uncharted, per esempio, con un carisma così grande. Hanno altrettanta profondità di quelli dei film."
D'altra parte è un videogiocatore ed uno di quelli onnivori: The Last of Us è un gran gioco, ma passo molto tempo giocando a FIFA ed amo grandi titoli del passato, tipo Parappa the Rapper e Jak and Daxter. Ma uso molto anche l'iPhone e tanti giochi per IOS.