La lunga attesa è finita: la recensione di The Boys 2x08 segna la conclusione del secondo ciclo della popolare serie di Amazon Prime Video (talmente popolare che stando alle più recenti stime americane è in grado di rivaleggiare con i più grandi successi di Netflix). Una conclusione che si è fatta attendere grazie alla scelta del creatore Eric Kripke di usufruire di un modello di distribuzione simile a quello di Apple TV+: i primi tre episodi subito, e gli altri cinque centellinati, uno a settimana, come si è soliti fare sui canali televisivi tradizionali (un mondo di cui Kripke è un illustre veterano, essendo l'autore di uno dei più longevi serial della CW). Un ritmo che ha messo alla prova alcuni appassionati dell'adattamento del fumetto di Garth Ennis, che dopo il primo weekend hanno lasciato commenti negativi sulla pagina ufficiale dello show, ma che alla fine si è dimostrato vincente. Basti pensare al settimo episodio, tra il sacrificio di Lamplighter e tutta la sequenza dell'udienza congressionale: due momenti che con il bingewatching tipico delle piattaforme streaming sarebbero finiti nel dimenticatoio o quasi dopo poche ore, anziché avere lo spazio per respirare e dominare le discussioni legate alla serie per almeno sette giorni, se non di più.
La resa dei conti
Dopo i sanguinosi eventi dell'episodio precedente, What I Know va dritto al sodo per quanto concerne la storyline principale di The Boys: i nostri eroi devono fermare definitivamente la minaccia costituita da determinati Super, in particolare Stormfront, la cui influenza nefasta su Patriota (già di suo poco simpatico) rischia di avere effetti devastanti. Al di là della questione giudiziaria (i Boys devono venire a capo della cosa per avere la fedina penale pulita), c'è anche la componente personale: Kimiko vuole vendicare la morte del fratello, doppiamente vittima delle macchinazioni della Vought; Hughie vuole salvaguardare il suo rapporto con Starlight, recentemente imprigionata dai Sette per la sua lealtà altalenante; e Butcher, al netto della sua naturale diffidenza nei confronti dei Super, vuole portare in salvo Becca e Ryan, per far sì che il ragazzo non abbia come riferimento paterno uno psicopatico come Patriota. Tutti elementi che entreranno in collisione, in un modo o nell'altro, con il destino del mondo intero in gioco, e potenziali nuovi pericoli all'orizzonte...
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Tutti insieme violentemente
Se nella prima stagione Eric Kripke e i suoi collaboratori si divertivano soprattutto a smontare certi miti associati ai supereroi, con abbondanti dosi di irriverenza e brutalità (ricordiamo la fine del primissimo episodio, con Patriota che abbatteva un aereo, o quella del secondo, dove l'invisibile Translucent viene ucciso tramite l'inserimento rettale di un esplosivo), nella seconda la componente ironica e satirica è andata di pari passo con una maggiore volontà di introspezione e pathos, per praticamente tutti i personaggi principali. Un approccio che è servito soprattutto a rendere più "umani" i Super, tendenzialmente rappresentati nella serie come una pura manica di stronzi (scusate il francesismo), e dare a tutti lo spessore psicologico che in precedenza era un diritto più o meno esclusivo di Hughie, Butcher e Starlight (quest'ultima Super, ma ancora alle prime armi e quindi non vittima del cinismo che contraddistingue i colleghi). Un approccio giustificato non solo dalla progressione emotiva della stagione, con momenti sottilmente emozionanti come le pene d'amore di Queen Maeve, ma anche da tutti gli eventi di questo finale che chiude le varie sottotrame con il giusto equilibrio tra scurrilità e catarsi, a volte unendo le due cose: una battuta ipocrita di Stormfront negli episodi precedenti diventa qui il riassunto perfetto di una sequenza deliziosamente violenta che rappresenta forse l'apice della serie per quanto concerne la creatività truculenta di Kripke e soci.
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Pronti per la terza?
Tra una lacrima, una risata e un colpo di scena, la serie si congeda in vista di una terza stagione già confermata e prossima alla lavorazione attiva (stando alle ultime indiscrezioni le riprese cominceranno nei primi mesi del 2021, il che lascia intendere che il debutto su Prime Video avverrà non prima del 2022), e gli indizi lasciati in tal senso suggeriscono che il percorso inaugurato in questa sede, con la sincerità associata al sangue e al turpiloquio, continuerà anche nei prossimi episodi. L'evoluzione giusta per uno show che nel corso di due stagioni si è già ritagliato uno spazio speciale nell'ambito delle produzioni supereroistiche, mettendo alla berlina le convenzioni di genere e applicandole con criterio allo stesso tempo. Criterio che giustifica l'eventuale scelta da parte del pubblico di rivedere tutti e sedici gli episodi in attesa di un ritorno che, a detta di Kripke, sarà ancora più attuale di quanto visto finora. E già adesso, tra eroi neanche velatamente nazisti e abbondanti dosi di satira legata alla cultura aziendale americana, è un ritratto inquietantemente riconoscibile del mondo in cui viviamo. Con l'aggiunta di cani pervertiti e folli superdotati.
Conclusioni
Ci congediamo, con questa recensione di The Boys 2x08, dal secondo ciclo di episodi di una delle più divertenti e spettacolari serie di Amazon Prime Video. Il finale chiude tutte le storyline nel modo giusto e lascia le porte aperte per una terza annata che si annuncia ancora più spudorata a livello politico. L'attesa spasmodica inizia adesso.
Perché ci piace
- L'uso di tutti i personaggi è sopraffino.
- I momenti action sono brutali ed esilaranti.
- La componente emotiva non è da sottovalutare.
- Le basi per la terza stagione sono molto promettenti.
Cosa non va
- Quanto bisognerà aspettare prima di rivedere in azione i Boys e i Sette?